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Star Wars e la fisica:
la "finta-scienza" che ci piace tanto


di Germaine M.A. De Haan


     "Per quei milioni di persone la cui conoscenza del genere è limitata a quello che vedono nei film ed in televsione, la fantascienza troppo spesso viene identificata con mostri, poltergeists, vampiri, lupi mannari ed altri esseri mitologici. Film di questo tipo sono decisamente veicoli d'evasione dalla realtà. Possono anche essere considerati popcorn per la mente, tranne per il fatto di non essere né nutrienti, ne gustosi. Ma, a parte questi coinvolgimenti con il futuro e altri mondi, la vera fantascienza si occupa della realtà. Infatti, lo scopo principale del trattare ed ananlizzare la vita nel futuro è aprire nuove prospettive sul nostro modo di considerare la realtà attuale."

     Isaac Asimov


     La realtà tecnica

     Con le loro migliori intenzioni, i registi e i loro fantasiosi collaboratori ci danno qualcosa di molto più credibile delle foglie di tè e dei giornali scandalistici. Le loro previsioni cinematiche sul futuro sono sempre state tutto quello che lo spettatore poteva chiedere: appassionanti, documentate, degne di plauso. E sono quasi sempre state sbagliate. Nella storia della fantascienza il pubblico è stato "imbrogliato" un infinito numero di volte, vista la notevole quantità di grossi errori contenuti in film così tecnicamente stupefacenti. È vero, all'inizio la fantascienza serviva a "terrorizzare" e "impressionare", e solo più tardi, con l'arrivo dei programmi spaziali, il pubblico iniziò a pretendere rappresentazioni più vicine alla realtà. Alcuni filmmmaker fecero molte ricerche sul rapporto tra fantascienza e realtà, altri invece preferirono ignorare ogni legge naturale dell'universo.
     È ovviamente opinabile chiedersi se sia necessario o meno preoccuparsi di queste cose, perché chi vorrebbe cambiare tutti quegli stereotipi così familiari dei film di fantascienza? E poi, ci sono comunque tante domande nell'universo che non hanno ancora avuto risposta... è possibile il viaggio nel tempo? Saremo mai in grado di viaggiare più velocemente della luce? E le altre civiltà nell'universo? I mondi alternativi? L'anti-gravità?
     Comunque, lo scopo di questo saggio non è quello di essere negativi nei confronti dei creatori di science-fiction, anzi... e poi, con centinaia di scrittori che mettono in funzione la loro immaginazione, alcuni di loro sono riusciti anche a colpire il bersaglio. E con ogni probabilità se i film fossero totalmente e accuratamente scientifici, non sarebbero così divertenti da guardare.

     Sul rapporto tra la fantascienza e la realtà scientifica il Professor D. McNally, direttore dell'Osservatorio Astronomico dell'Università di Londra dimostrò in una sua dissertazione che c'è veramente poca reltà fisica all'interno della maggior parte dei film di fantascienza, con un numero relativamente ridotto di eccezioni. Anche se molto spesso si sentono scienziati ed astronomi parlare in questo modo della fantascienza, non bisognerebbe dimenticare che c'e anche un lato positivo a tutto questo, visto che molto spesso questi "errori" sono utilizzati a scuola per insegnare ai bambini le leggi della fisica. Ad esempio, Jack Weyland, professore presso la South Dakota School of Mines and Technology a Rapid City utilizza i passi falsi dei cineasti per illustrare le leggi della fisica durante le sue conferenze, giustificandosi così: "è il modo migliore che abbia mai visto per comunicare la scienza". A quanto pare però i filmmaker devono aver perso le lezioni del professor Weyland, assieme a molte altre, visto che gli errori più grossolani arrivano proprio dalla mancanza di rispetto di certe semplici leggi che si imparano a scuola, come ad esempio il fatto che non c'è aria nello spazio....

     La Navigazione

     Nei film di fantascienza, troppo spesso viene mostrata in modo errato la navigazione spaziale. L'azione in una scena aumenta grazie a caccia spaziali velocissimi che manovrano tra le stelle come se fossero sulle montagne russe, ma nella realtà tutto questo non è possibile, e neanche così eccitante. Ad esempio, se sulla terra possiamo fare delle inversioni ad U con l'automobile, graize all'attrito dei pneumatici sul terreno, nello spazio non c'è niente contro cui poggiarsi. Se si fa cambiare direzione ad una astronave, questa continua a viaggiare comunque nella stessa direzione di prima - solamente all'indietro. Per fare una inversione ad U, bisognerebbe girare la nave, fermarla grazie a dei reattori, per poi accelerare nella direzione opposta. Nella finzione, ad esempio in Star Wars, le navi spaziali manovrano come aerei, e questo nello spazio è impossibile Un altro fenomeno mostrato in modo errato è quello dell'aberrazione stellare. Quando Han Solo e Chewbacca per esempio stanno "guidando" nello spazio, li vediamo circondati dalle stelle. Nella realtà questo è impossibile perche quando ci si muove in avanti nello spazio, la luce arriva inclinata, da una direzione intermedia tra la propria e la vera direzione della stella. È lo stesso fenomeno che accade quando si cammina sotto la pioggia. Le gocce cadono dritte verso il basso, ma a noi sembra che cadano angolarmente perché noi ci stiamo muovendo in avanti. Il risultato di questo fenomeno, nello spazio, è che di fronte e dietro alla nave spaziale c'è un cono d'oscurità. In Guerre Stellari, invece, ci sono navi spaziali sempre circondate da stelle.

     Più veloce della luce

     Con le tecnologie attuali, raggiungere la velocità della luce (c=300.000 km/sec.) è impossibile. Praticamente in ogni opera di fantascienza le navi spaziali viaggiano per decine di migliaia di anni luce in pochi giorni. La ragione è molto semplice: il tempo di un film o un telefilm è troppo poco per una odissea spaziale, e il pubblico si annoierebbe facilmente, o non vivrebbe abbastanza per vedere la fine della missione. A volte i filmmaker piegano la realtà al loro volere per il bene delle storie... il padre di Star Trek Gene Roddenberry ad esempio, assieme ai suoi consulenti tecnici Rick Sternbach e Michael Okuda pensò alla "velocità warp", la possibilità di raggiungere una velocità molto superiore a quella della luce (dal diario di bordo dell'Enterprise: Warp 9,6 è equivalente a 1909 volte la velocità della luce). E senza navi così veloci a Luke Skywalker e ai suoi compagni non basterebbero neanche tutti i sei film della saga per compiere tali viaggi spaziali....
     Dal punto di vista scientifico, molti ricercatori hanno cercato di stabilire se sia possibile o meno viaggiare a tali velocità, come Miguel Alcubierre, o Nick Herbert che ha scritto un intero libro su questo argomento, "Faster Than Light, Superluminal Loopholes in Physics", dove dichiara che, anche se la teoria della relatività di Einstein è contraria, la velocità superiore a quella della luce è possibile. Mah.

     Accelerazione e propulsione

     Quando un'astronave accelera di alcuni decimi di velocità della luce, la luce proveniente dalle stelle sfugge dal campo ottico. Così, quando Han Solo lascia l'astronave madre per andare a distruggere la "Morte Nera" di Darth Vader, non dovrebbe essere in grado di vedere stelle. E comunque, una tale velocità schiaccerebbe i passeggeri sui sedili... vediamo come un altro problema importante che incontriamo quando si viaggia nello spazio è la propulsione. Come si potrebbero raggiungere velocità tali da raggiungere le stelle in tempi così brevi? In Star Wars questo non sembra essere un problema. Nella realtà i due modi in cui questo potrebbe essere possibile sono la "fusione" e i "missili anti-materia". Ma bisognerebbe tenere a mente che una tale accelerazione e propulsione causerebbe severi danni ai membri dell'equipaggio. Ma la legge dell'inerzia non sembra funzionare molto nei film. Le continue forze G avrebbero altrimenti già ucciso ogni Solo, Skywalker o Vader. But i creatori di fantascienza non sarebbero tali se non avessero inventato anche degli stabilizzatori di inersia per ricreare la gravita artificiale, giusto?

     L'iperspazio

     Il fatto che noi assistiamo a conversazioni, senza alcun ritardo temporale, tra persone a bordo di una nave spaziale con persone sulla superficie di un pianeta è un altro fatto curioso di questo genere di film.
     Alcuni hanno cercato di correggere questo errore creando ad esempio cose come l' "iperspazio", che è stato "inventato" da John W. Campbell per il suo racconto The Mightiest Machine (1934), e che gli è poi stato rubato da centinaia di scrittori e registi. Con l'iperspazio i messaggi vengono trasmessi a 199.516 volte la velocità della luce attraverso uno speciale canale spaziale, lo stesso che si può utilizzare anche per viaggiare più velocemente da un punto A ad un punto B. Tuttavia, prendere una scorciatoia iperspaziale significa comunque scontrarsi con la relatività e la casualità... quindi non è un caso che non si è stati (ancora) in grado di creare l'iperspazio nella realtà.

     Il pianeta artificiale

     L'Impero malvagio di Darth Vader costruisce un pianeta artificiale, la Morte Nera. Vediamo persino le varie fasi della sua costruzione. Nella realtà, non potrebbe mai accadere, perche le forze dell'Universo sono così forti che si sfalderebbe.

     Asteroidi

     Nei film di science-fiction ci sono fondamentalmente due interpretazioni errate riguardo agli asteroidi. Per prima cosa, cadono sempre nella direzione di qualche grossa città degli Stati Uniti, mentre invece, da un punto di vista statistico, dovrebbero avere più probabilità di cadere nell'oceano, visto che la maggior parte della superficie della terra è formata di acqua. Poi, c'è sempre una certa quantita di asteroidi in rotta di collisione con le astronavi dei nostri beniamini, come ad esempio nel caso di Star Wars... nei vecchi tempi si pensava che asterodi girassero per lo spazion e andassero a cozzare di continuo sulle carrozzerie delle navi spaziali; gli scrittori più esuberanti addirittura le immaginarono alle prese con dense nuvole di asteoidi da zigzagare attraverso gli anelli di Saturno. In realtà, anche nelle cinture di asteroidi, gli ostacoli sono ad una distanza media di un milione di chilometri.

     Il suono e la visione

     Oggi è molto difficile vedere un film senza suoni presi dalla realtà, visto che rumori di ogni tipo circondano la nostra vita di tutti i giorni. Per i cineasti che si occupano di fantascienza è sempre difficile scegliere i suoni giusti per lo spazio, o per meglio dire, i non-suoni... perché nello spazio, non essendoci aria, le onde sonore non possono vibrare. Pensiam alle bellissime battaglie spaziali di Star Wars, con quel fantastico effetto di mitragliatrice quando Luke passa sparando attraverso lo schermo... la scena diventerebbe noiosa senza quei suoni. E poi, il suono non viagga velocemente come la luce. In altre parole, le grandi esplosioni spaziali messe a punto dalla ILM sono probabilmente uno degli errori più grossi, perché non possiamo vedere e sentire una simile esplosione nello stesso momento, soprattutto da distanze così ampie. Insomma, una colonna di suoni scientificamente corretta non farebbe altro che danneggiare un film come quelli della saga di Guerre Stellari, quindi ben vengano le licenze "poetiche". Per non parlare della visione dei laser nello spazio. Un raggio laser è visibile solo in presenza di un'atmosfera, quando incontra insomma le molecole d'aria. Le luci posteriori del Millennium Falcon possono essere una buona idea sulla terra, ma nello spazio non si possono vedere. E cosa dire dei cannoni a fotoni? In Star Wars sono l'arma principale per distruggere i caccia nemici. Ma non pensate di poter manovrare contro queste armi, perché, mentre vedete arrivare il proiettile, probabilmente siete già stati colpiti....

     Conclusioni

     Una delle cose più affascinanti della science-fiction è non solo la combinazione della fantasia e del pensare alle conseguenze della tecnologia attuale, ma anche il suo costante rapporto con la realtà. Porta gli scienziati a pensare a problemi nuovi, che vengono posti da opere di finzione, che a loro volta discutono di problemi sociali e politici come il razzismo, la guerra, il rapporto tra l'individuo e la società, l'importanza dell'amicizia, la piaga della solitudine, l'esistenza di Dio e così via. Guerre Stellari insomma nulla più è di una antica storia trasportata in un futuro (? ndDC) tecnologizzato con l'aggiunta degli argomenti sociali di oggi.... quindi, preparatevi ai prossimi tre episodi di Star Wars, perché la forza della realtà, come abbiamo visto, è più forte della "Forza".


     Apparso su "Guida completa a Star Wars: da Guerre Stellari a La Minaccia Fantasma", Falsopiano, 1999

     Germaine De Haan è una laureata in cinematografia all'università di Leiden (Paesi Bassi). Vive attualmente in Gran Bretagna.






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