Trama:
Se sulla superficie di Muunilinst le cose sembrano volgere al meglio per la Repubblica, in orbita la battaglia continua. Il comandante Anakin Skywalker, ormai miglior pilota stellare della galassia, guida le squadriglie dei cloni contro i caccia geonosiani inviati come supporto al Clan Bancario, mentre gli incrociatori combattono contro le stazioni orbitali.
Il giovane Jedi insegue due caccia separatisti compiendo incredibili evoluzioni sulla superficie delle enormi stazioni, manovre che sarebbero impossibili per chiunque.
Nella furia dello scontro molti cadono. Lo stesso Anakin è messo in difficoltà da un gruppo di caccia geonosiani che lo insegue bersagliandolo con un volume di fuoco impressionante.
Grazie alla sua destrezza nel pilotare, nessuno dei colpi va a segno, lasciando una scia di distruzione sul fianco di una delle stazioni orbitali. Poi gli inseguitori crescono in numero fino a diventare uno sciame sterminato: tutti alle calcagna di Anakin. Il Prescelto tenta allora una manovra temeraria, che solo grazie alla sua abilità, al suo tempismo e alla sua capacità di vedere le cose prima che accadano può avere successo: ordina ai piloti clone suoi sottoposti di lanciare tutti i loro siluri oltre il fianco di un incrociatore della Repubblica, ma solo al suo segnale, anche se essi non vedono ancora niente. Con un grave rischio, Anakin sfreccia oltre la nave spaziale un attimo prima che tutti i siluri travolgano lo sciame degli inseguitori, decimandolo.
Alcuni dei missili a ricerca termica inseguono però anche il caccia di Anakin, che tirandoseli dietro entra dentro l'hangar di una stazione orbitale, attirando gli ordigni al suo interno e provocandone la totale distruzione, prima di uscire incolume, in modo non dissimile da quanto fece da bambino nella battaglia di Naboo.
Gli incrociatori Acclamator della Repubblica, intanto, concentrano il loro fuoco su altre stazioni separatiste infliggendo gli ultimi letali colpi alle forze del Clan bancario. Ma, proprio quando sembrava di poter festeggiare il successo dell'offensiva spaziale a Muunilinst, una nave misteriosa sopraggiunge dall'iperspazio e fa strage di caccia dei cloni.
Anakin, allora, ingaggia nelle profondità dello spazio un duello all'ultimo sangue col misterioso pilota del caccia rosso dotato di vela solare.
Le due piccole navi si inseguono e tentano di abbattersi più e più volte senza successo, limitandosi a colpirsi a vicenda una volta a testa. Il giovane padawan percepisce che il suo avversario misterioso è un utilizzatore della Forza.
Il confronto testa a testa si sposta dallo spazio all'atmosfera del pianeta sottostante, fin tra i palazzi della capitale del Clan Bancario, sui quali finiscono i colpi che Anakin esplode dal suo caccia tentando di abbattere il tenacissimo avversario.
Quando i due caccia sfrecciano sulle teste del Generale Kenobi e degli ARC Trooper, Obi-Wan si accorge che è Anakin ad essere impegnato nell'inseguimento, e si altera.
Il Maestro intima all'allievo di cessare immediatamente di inseguire il nemico per le vie della metropoli e di tornare alla battaglia nello spazio, il suo posto è quello, gli è stata affidata una responsabilità di comando ben precisa. Anakin obietta che non si tratta di un pilota droide, ma addirittura di qualcuno che usa la Forza. Non lo si può lasciar scappare.
Obi-Wan conferma di percepire qualcosa di strano ma ordina ad Anakin di fermarsi per non cadere in una probabile trappola.
I due caccia lasciano nuovamente l'atmosfera di Muunilinst e, quando la nave di Asajj Ventress si prepara a saltare nell'iperspazio, Anakin chiede al droide R4 di copiarne le coordinate di destinazione per continuare a inseguirla ovunque vada. A quel punto Obi-Wan impone al giovane di non seguire quella nave, glielo ordina come maestro e come ufficiale militare; Anakin finge di non riuscire a ricevere più distintamente le parole di Obi-Wan e persiste nei suoi intenti.
Kenobi è profondamente contrariato per la disubbidienza dell'allievo e insieme preoccupato per lui. Per questa ragione ordina a una legione di cloni di seguirlo a bordo di un trasporto truppe.
Commento:
Tra i "generi" contemplati in questa serie mancava ancora quello dell'inseguimento mozzafiato, ed ecco allora questo blocco dedicato proprio a un duello tra Anakin e Asajj Ventress giocato sullo scontro spaziale e l'inseguimento puro. Gran parte del primo dei due episodi, a dire il vero, vede protagonista il solo Anakin impegnato in altri duelli spaziali e inseguimenti, prodezze che ci mostrano finalmente il significato delle parole del vecchio Ben Kenobi, che dirà un giorno del padre di Luke "era il miglior pilota stellare della galassia". Nel dare corpo a parole di tanti anni fa mostrando queste imprese, è curioso che il rumore tipico del caccia Jedi personalizzato di Anakin derivi da quello del suo podracer (del quale abbiamo detto eredita anche forme e colori), in uno strano gioco tra passato e presente, che riesce a mescolare suggestioni dei primordi della saga con altre del passato recente, non sempre ben metabolizzate; almeno, non da tutti.
L'episodio decimo si apre con una citazione che, nella sua immediata evidenza, costituisce un omaggio spudorato e affettuoso all'incipit di Star Wars: un incrociatore Acclamator della Repubblica entra nello schermo dall'alto, alludendo all'ingresso dello Star Destroyer suo "discendente" che costituisce la leggendaria sequenza d'apertura del film che diede inizio a tutto.
A confermare il gioco di rimandi incrociati tra epoche diverse di cui si è detto sopra, un'altra evidente scena-citazione è il passaggio del caccia di Anakin attraverso gli hangar della stazione orbitale, dinanzi ad attoniti droidi, che risulta nella distruzione della struttura: il richiamo palese è alla scena di Episode I nella nave controllo droidi della Federazione. Anche in questo caso è evidente il tentativo di sfruttare, oltre ai film, anche questa serie animata per amalgamare meglio elementi e suggestioni di due trilogie tra loro piuttosto diverse.
Terza grande citazione è, nel secondo dei due episodi, l'11, una frase pronunciata da Anakin quando riesce a tenere sotto tiro il caccia di Asajj Ventress: "I have you now!" (ital. "Ora ti tengo!"), immortale escalamazione di Darth Vader (cioè dello stesso Anakin!) quando nel canale della Morte Nera riesce ad avere nel proprio mirino l'X-Wing di Luke.
La fiera delle citazioni si conclude con l'ultima frase, in bocca a Obi-Wan, la gettonatissima "I've got a bad feeling about this". Poteva mancare anche qui?
Accanto a ritmi sincopati e citazioni incrociate tra il primo Star Wars ed Episode I c'è comunque spazio per le gag: breve ma molto carina è quella che vede i caccia di Asajj e Anakin sfrecciare sulle teste di Obi-Wan e dei cloni, uno dei quali risponde con meccanicità militaresca e servile alle osservazioni del Generale: "Cos'era quel rumore?" "Non lo so generale" "Quello non è uno dei nostri" "No generale" "E quello era Anakin!" "Sì generale", che strappa più di un sorriso.
Infine non si può tacere la studiata disobbedienza del Prescelto, che dimostra di possedere ancora la stessa malizia capziosa di quando da bambino si trincerava con falsa innocenza dietro il fatto che lui era rimasto in quella carlinga come gli aveva detto Qui-Gon. In questo caso si spinge ben oltre, ovviamente, fingendo di non riuscire più a ricevere bene la voce del maestro che, non a caso, gli sta vietando di fare ciò che fa. Questi tocchi sono più che benvenuti per approfondire il personaggio e tracciare sempre meglio la strada che porta a Episode III.
(segue)
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