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Le simmetrie dei titoli di Star Wars

di Davide G. Canavero


     In un altro saggio dell'Athenaeum si indaga quale possa essere il titolo più adatto alla saga, in una prospettiva culturale e letteraria. Ma poiché allo stato attuale delle cose quella di Star Wars è un'epopea solo cinematografica, il suo unico titolo è quello che George Lucas annotò nei propri appunti cartacei all'atto di dare forma scritta alle sue fantasie e che originariamente apparteneva al primo film: STAR WARS. Nulla più, nulla meno. Il ricorso stesso al concetto di "episodio" a partire dalla prima riedizione del primo film, nel 1978, un'aggiunta che spiazzò il pubblico, testimonia il fatto che tutta la saga degli Skywalker si chiama solo "Star Wars" e che i titoli delle sue parti o capitoli o "libri", conservando il paragone con un poema epico, cioè i cosiddetti "episodi", non sono altro che sottotitoli, o titoli di capitoli.

     Un'analisi anche piuttosto rapida dei titoli dei sei "episodi" di Star Wars rivela una fitta serie di rimandi e simmetrie, tanto sul piano formale che su quello semantico. Vediamoli insieme.

corrispondenze formali tra i titoli degli episodi che occupano il primo posto nelle due trilogie:
The Phantom Menace - A New Hope : entrambi gli episodi iniziali delle due trilogie sono caratterizzati da tre parole soltanto. Lo schema, inoltre, è identico: articolo, aggettivo e sostantivo.

corrispondenze semantiche: la coppia minaccia / speranza è evidentissima. I Prequel iniziano nell'opulenza all'insegna di una "minaccia" che allunga la sua ombra oscura sulla Galassia: è l'ombra dei Sith, promessa di sventure. La Trilogia Classica invece inizia, nell'ora più disperata, all'insegna di una "speranza", promessa di riscatto. La minaccia in Ep1 è nascosta (questo il significato di "fantasma": nessuno sa che il senatore Palpatine che diventa Cancelliere è Darth Sidious), mentre la speranza in Ep4 è "nuova", cioè palese, che esce alla luce del sole (Luke Skywalker distrugge la Morte Nera e mostra di possedere la Forza), e in questo senso si oppone anch'essa all'aggettivo corrispondente nell'altro titolo: una minaccia nascosta / una speranza nuova, evidente, che dà coraggio.

corrispondenze formali tra i titoli dei "secondi episodi":
The Empire strikes back - Attack of the Clones : entrambi 4 parole. Il titolo di TESB continua a fare eccezione rispetto a tutti in quanto è il più frastico, facendo uso addirittura di un verbo alla 3a persona singolare.

corrispondenze semantiche: sono maggiori di quelle formali. A differenza dei primi episodi delle due trilogie, dove i due titoli esprimevano concetti del tutto opposti fra loro (minaccia / speranza), qui entrambi i titoli esprimono sostanzialmente lo stesso concetto: qualcuno (contr)attacca. Cambia il soggetto (i Cloni / l'Impero) ma sempre della medesima azione si tratta: attaccare / colpire; e se teniamo conto che i cloni evolveranno nei soldati imperiali, l'identità dell'azione è totale perché anche il soggetto è, in fin dei conti, lo stesso. A cambiare è solo la prospettiva, dal momento che nei Prequel i Cloni rappresentano la Repubblica, i buoni, mentre in TESB i loro eredi incarnano le forze del male, sono in qualche modo passati dalla parte opposta, proprio come Anakin.
     Anche a livello grafico, il primo logo di AOTC riprende volutamente quello di TESB, con le lettere inscritte dentro un parallelogramma che spezza la rigidità e suggerisce dinamismo.

corrispondenze formali tra i titoli dei "terzi episodi":
Revenge of the Sith - Return of the Jedi : entrambi 4 parole, entrambi con identica struttura, sostantivo (omologo fonico, stessa iniziale) , "of the", sostantivo (ancora omologo, vedi sotto).

corrispondenze semantiche: sono altrettanto stringenti di quelle formali. Questo è il caso di titolo più palesemente ricalcato sul suo corrispettivo. ROTS, creato per ultimo, è l'erede dell'originario titolo di ROTJ, "Revenge of the Jedi", cambiato prima dell'uscita in "Return" perché concettualmente inadatto ai Jedi (i Jedi ripudiano l'idea di "vendetta", Luke per primo, e del resto il concetto di "ritorno" era in sintonia col riscatto di Anakin), ma ben attestato nella pubblicistica, nei teaser trailer e teaser poster dell'epoca. Nel 2004, all'atto di cercare un titolo per l'ultimo episodio della saga —episodio chiave— e terzo dei Prequel, Lucas si è rivolto al terzo dei film originari e ne ha ricalcato la struttura reincarnandovi l'idea allora scartata. Ecco quindi rispuntare la "Vendetta", ma associata questa volta a coloro cui si attaglia perfettamente, i Sith, che finalmente fanno la loro comparsa nei titoli di Star Wars. Anche il logo è ripreso, con un gioco autoreferenziale, dallo schema usato oltre vent'anni prima per disporre le parole, in un rosso sanguigno e inscritte dentro un rettangolo.
Questa coppia di titoli risulta, così, legata in maniera assolutamente evidente e indissolubile, grazie alla perfetta sovrapponibilità di struttura, di suono (in inglese "revenge" / "return") di senso e persino grafica, almeno in una delle varianti dei loghi.



Nei Prequel il primo e il terzo hanno termini con valenza negativa e minacciosa ("minaccia" e "vendetta + sith"), quello centrale con valenza positiva (i "cloni", perché per ora rappresentano le forze della Repubblica). I Prequel si aprono e si chiudono all'insegna del male, della caduta, concedendo solo una relativa pausa nell'episodio centrale, anche se l'elemento di riscossa alla "arrivano i nostri" è del tutto illusorio: sappiamo in cosa si trasformeranno i cloni. I titoli negativi del I e del III episodio corrispondono a finali drammatici: i festeggiamenti di Ep1, dopo la vittoria di Naboo, nascondono in realtà l'evento più terribile di tutti, l'elezione di Darth Sidious a Cancelliere supremo; mentre la fine di Ep3 non ha bisogno di commenti. La fine di Ep2, quello centrale, è aperta e carica di drammaticità, perché nonostante la vittoria di Geonosis la Guerra dei Cloni è iniziata; ma almeno una grande nota positiva, autentica, vi è contenuta: il matrimonio segreto di Anakin e Amidala, quello che permetterà la nascita di Luke e Leia, attraverso i quali Anakin si redimerà. Nella tragedia dei Prequel, l'unico finale vagamente positivo è proprio quello di Ep2, non certo quello illusorio di Ep1.

Nella Trilogia Classica il primo e il terzo titolo hanno termini con valenza positiva ("speranza" e "ritorno + jedi"), quello centrale con valenza negativa ("Impero"). Questa Trilogia si apre e si chiude all'insegna del bene e della speranza, e infatti solo TESB ha un finale drammatico e aperto, gli altri due si chiudono con scene di festeggiamento (vittoria di Yavin e vittoria finale di Endor, due finali limpidamente positivi), andando a configurare uno schema rovesciato rispetto ai Prequel:
male / bene / male
bene / male / bene

     Infine si può ancora rilevare che i tre trittici di titoli iniziano con le medesime lettere con una sola inversione di posto: T A R - A T R.


     Grazie a Simone Lucarini per aver messo in rilievo molte di queste simmetrie sul forum di GuerreStellari.Net.






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