In agosto farà il suo debutto il primo albo della miniserie, targata Marvel, Star Wars: Jedi of the Republic: Mace Windu. A riguardo, è stata recentemente rilasciata sul sito ufficiale della Casa delle Idee una ricca intervista proprio a Matt Owens, in cui emergono numerosi dettagli su ciò che potremo leggere tra pochi mesi!
- La miniserie sarà ambientata poco dopo l’inizio delle Guerre dei Cloni. Secondo Owens c’è ancora molto da esplorare del celebre conflitto che ha drasticamente cambiato il panorama politico della galassia
- Mace Windu affronterà una crisi di fede, così Owens descrive il personaggio e la sua particolare situazione:
“È un uomo che cerca di fare la cosa giusta secondo le regole che governano la sua vita. Lo vedo innanzitutto come un insegnante e un leader. È incredibilmente forte e saggio e cerca di fare del suo meglio per condurre gli altri sulla strada giusta. A volte questo significa dover combattere. C’è un interessante conflitto in un uomo venerato per le sue abilità di combattimento, cosa che preferirebbe non utilizzare. Essere un grande guerriero non significa amare il combattimento o desiderare spargimenti di sangue. La spada laser è l’ultima arma che vorrebbe usare. Allo stesso tempo, è un oratore feroce e intelligente, ma disprezza la politica. È un uomo spinto in posizioni e situazioni che tende a non gradire, ma che accetta con la volontà di fare ciò che è giusto.
Sono cresciuto in una famiglia di afroamericani molto religiosa, quindi vedo alcune somiglianze tra Mace e le persone attorno a me. La religione è importante per le persone per diverse ragioni. Dà alla gente qualcosa in cui credere, qualcosa su cui contare, qualcosa per impostare la propria bussola morale. Ognuno ha le proprie ragioni per credere in qualcosa. Vedo Mace come una persona che ha bisogno della filosofia dei Jedi. Lui crede fortemente nella Forza, crede che sia il vero cammino verso la pace nella galassia e l’armonia tra tutti i popoli. Tuttavia, a volte la fede può essere cieca, può essere interpretata male o può portare fuori strada. Alcuni vedono la religione come una guida, ma non in maniera così rigorosa. Se metti in dubbio la tua religione, ciò ti rende cattivo cristiano? Musulmano? Jedi? Questo è uno dei conflitti che Mace dovrà affrontare in questa storia. La galassia è in guerra. Il ruolo dei Jedi è cambiato, ora guidano eserciti in battaglia. È questo il loro posto? Se la pace è il fine, sono i mezzi giustificati? Sono dalla parte giusta di questa cosiddetta pace? Queste sono le questioni per cui Mace dovrà scavare profondamente nell’anima e trovare una risposta per sé stesso. E non solo Mace. Domande come queste sono nella mente di molti Jedi in questo periodo tumultuoso.”
- Ritroveremo personaggi già noti: Owens si è detto orgoglioso di poter affermare che Kit Fisto (precedentemente visto in Episodio II, Episodio III e nella serie animata The Clone Wars) sarà molto presente all’interno del suo lavoro. Verrà approfondita la relazione tra Kit e Mace, che hanno combattuto spesso insieme durante la guerra, trovando entrambi la morte per mano di Darth Sidious verso la fine del conflitto.
- Faremo la conoscenza anche di volti nuovi: Mace verrà accompagnato nel suo viaggio da altri due Jedi, Prosset e Rissa. Il primo sarà un acuto e curioso Miraluka (una specie umanoide qui alla sua prima apparizione Canon, dopo una discreta fortuna ottenuta nel materiale Legends), il secondo un neo-nominato Cavaliere Jedi etichettato come ingegnere. Inoltre avremo modo di conoscere AD-W4, un droide mercenario assunto dai Separatisti per supervisionare una missione clandestina. AD è un droide che non comprende il concetto di Forza ma abbraccia piuttosto il dibattito Scienza vs Fede, cosa che lo rende la controparte perfetta per Mace e le domande che lo attanagliano durante questa vicenda.
Qui potete leggere l’intervista completa: Star Wars: Jedi of the Republic: Mace Windu
In cima all’articolo potete trovare alcune cover del primo albo.
Non appena Panini Comics dovesse annunciare qualche novità per il mercato italiano, ve lo faremo sapere.
– Massimo Sanchini