È arrivata finalmente in formato cartonato la miniserie Star Wars: Lando, scritta da Charles Soule e illustrata da Alex Maleev. Approfittiamone per soffermarci nuovamente su una tra le migliori produzioni della nuova era fumettistica targata Star Wars & Marvel!
Pubblicata in originale nel lontano luglio 2015, ha attraversato il lungo iter di pubblicazione italiana (Tramite Panini Comics): rilasciata prima all’interno degli spillati della serie regolare Star Wars, dall’08/06/’17 è disponibile in tutte le fumetterie nel nuovo format.
Svolgimento, personaggi e considerazioni
Rispetto a miniserie come Star Wars: Principessa Leia e soprattutto Star Wars: Chewbacca, questa rappresenta decisamente un passo in avanti.
La trama – il furto dell’Imperialis, lo yacht personale dell’Imperatore – e il suo svolgimento sono molto più avvincenti e coinvolgenti, i personaggi, sia nuovi che vecchi, sono ben caratterizzati e la conclusione è matura e, a mio parere, per nulla scontata (fatto importante in un Universo ricco di cliché come quello di Star Wars).
Già, perché assistiamo a un’avventura che si rivela un completo disastro, dall’inizio alla fine: debiti che Lando non riesce proprio a pagare, il furto di una nave appartenente a un proprietario fin troppo scomodo, il tradimento – seppur involontario – di due membri del team, la morte di tre elementi su cinque, la perdita del ricco bottino dell’Imperialis e infine ciò che succede a Lobot, vera star di questo fumetto. È gratificante non assistere al più che abusato stereotipo “buoni che sconfiggono i cattivi”, dove l’Impero continua a fare la figura dell’incapace.
Parlavamo di Lobot, vera gemma di questa miniserie. Tutti noi lo ricordiamo come il silenzioso aiutante cibernetico di Lando in Episodio V, ma abbiamo finalmente un’occasione di scoprire un episodio canonico del loro passato insieme, prima che Lando assuma il controllo di Cloud City e delle miniere di gas Tibanna. In questo periodo Lobot sta combattendo contro l’apparato cibernetico che ha impiantato nel cranio, apparato che minaccia di assumere il controllo della sua personalità nei momenti in cui è meno concentrato. Tra i due vediamo una sincera amicizia, ma Lobot è palesemente deluso da come Calrissian stia utilizzando le sue doti: eppure è disposto a seguirlo ovunque.
Durante la storia Lando viene continuamente accusato di ideare piani infruttuosi, che spesso costano la vita delle persone intorno a lui. Nonostante lui neghi fortemente, il fumetto ci mostra quanto ciò sia vero, considerando che il furto dello yacht di Palpatine provoca effetti devastanti nel suo gruppo: Aleksin e Pavol (guerrieri cloni umanoidi-felini e amanti) vengono corrotti da artefatti del Lato Oscuro presenti a bordo, ribellandosi per poi venire uccisi; sava Korin Pers, un’ex studiosa Ugnaught, perde la vita per mano di Aleksin; Lobot viene gravemente ferito da una Guardia Imperiale e, infine, sacrifica la sua individualità, permettendo all’impianto di subentrare al suo posto per poter salvare la vita a Lando e a Chanath Cha (una cacciatrice di taglie assoldata da Palpatine per recuperare la nave, molto probabilmente un tempo legata sentimentalmente a Lobot).
Lando è consapevole quanto le sue azioni abbiano terribilmente nuociuto a tutti ed è sconcertato dal fatto di aver segnato il destino di Lobot. Quando dall’impianto cibernetico scaturisce un messaggio preregistrato che incita Calrissian ad essere “migliore di cosi” possiamo capire quanto ciò lo colpisca e lo sproni a migliorarsi, fino a diventare il generale della Ribellione che tutti amiamo. Anche questo è uno dei punti di forza del fumetto: i protagonisti non sono statici, compiono un percorso interiore che fa sì che alla fine siano cambiati o maturati durante il corso dell’esperienza.
Disegni
La maturità e la serietà dell’opera vengono evidenziate dalle fosche tinte delle illustrazioni. Ci vengono presentati colori forti, decisi e decisamente scuri che riflettono istantaneamente il tono della vicenda. Le tante ombre presenti incupiscono ulteriormente il tutto, esprimendo perfettamente l’ambiguità morale dei personaggi e i sentimenti con i quali ognuno di essi deve convivere. Nonostante personalmente preferisca un tratto più pulito e un’utilizzo diverso del colore – le tavole di Marco Checchetto per L’Impero a Pezzi sono un ottimo esempio di ciò che intendo – devo ammettere che la scelta calza a pennello, regalandoci una perfetta armonia tra vicenda, illustrazioni, colori e caratterizzazione dei personaggi (Aleksin e Pavol ne giovano particolarmente).
Collegamenti e citazioni
Come ogni tassello del Nuovo Canon, Star Wars: Lando non fa eccezione e si dimostra capace di riallacciarsi a ogni era dell’Universo starwarsiano. Ecco alcuni rimandi che ne arricchiscono la lettura:
- Il signore del crimine con cui Lando ha debiti e che lo incarica del furto è Papa Toren, che ricomparirà nella serie a fumetti Star Wars: Poe Dameron;
- Quando Lando elogia l’Imperialis, Lobot afferma che da qualche parte il Millennium Falcon è appena diventato geloso;
- Sava è un titolo onorifico dell’Università di Bar’leth, nei Mondi del Nucleo, che appare nella serie Star Wars: Doctor Aphra;
- La nave assegnata Chanath Cha per rintracciare l’Imperialis è la Scimitarra, un tempo appartenuta a Darth Maul;
- [SPOILER] Nella serie Aftermath, Yupe Tashu utilizza artefatti del Lato Oscuro per corrompere alcuni componenti degli Accoliti dell’Aldilà, probabilmente i precursori dei Cavalieri di Ren, così come succede ad Aleksin e Pavol;
- [SPOILER] Repliche dell’Imperialis erano presente in ogni Osservatorio dell’Imperatore al tempo della Battaglia di Jakku.
Diteci cosa ne pensate nei commenti! A presto per ulteriori notizie sulle pubblicazioni Marvel e che la Forza sia tutti voi!