StarWars.com, intervistando Kevin Jenkins (supervisore dei design di Star Wars: Gli Ultimi Jedi), ha pubblicato un approfondimento sui nuovi AT-M6 e sul Dreadnought del Primo Ordine.
Tutto il mio lavoro si è svolto con Rian. Direttamente con Rian. Il Dreadnought non è nato fino a quando non siamo arrivati alla post-produzione. Avevo già realizzato alcuni passaggi intermedi molto simili a quello che Rian ha approvato e che erano sul set ma si è arrivati alla versione finale che vediamo ora, solo durante la post-produzione e quando si è realizzato il modello completo. Fondamentalmente, il design si è evoluto per necessità di sceneggiatura perché Rian aveva bisogno di una nuova nave da guerra chiamata Dreadnought. Essenzialmente, doveva essere la base di un cannone per bombardamenti. Altre limitazioni messe da Rian erano la superficie piatta e le torrette su di essa. Quindi, è una cannoniera con un’artiglieria pesante e molto più grande rispetto ad uno Star Destroyer. Circa due e volte e mezzo rispetto ad uno standard.
Questa la descrizione “tecnica” della nave spaziale:
La Dreadnought è classificata come una nave da guerra di classe Mandator IV, con due enormi cannoni orbitali per bombardamenti su vasta scala e, sulla superficie, 24 torrette anti caccia e per difendersi. E’ anche grande – 7,669.72 metri in lunghezza.
Passando al nuovo camminatore, l’AT-M6 (Nome completo: All Terrain MegaCaliber Six):
Una delle questioni che ci ha molto preso è stata il fatto che (gli AT-AT) venissero abbattuti dagli snowspeeder ne L’Impero Colpisce Ancora e sembrava che tutti volessero evitare il problema di un camminatore con 4 gambe essendo stato battuto su Hoth. Quindi ho preso una lavagna e ho detto a Rian “Allora, invece di un cane (n.d.a. vedevano l’AT-AT come una via di mezzo tra un cane e un panzer), che ne dici di un gorilla?”. Non ricordo esattamente perché abbia detto gorilla ma ho continuato “Hanno una grossa stazza e sono molto aggressivi” e così è nata l’idea. E il profilo l’ho letteralmente modellato su una photo di una gorilla per ottenere la posizione base iniziale.
La gambe frontali sono pesantemente corazzate fino a quasi l’avambraccio. E ancora, questa è la mia opinione “Non si possono abbattere con degli snowspeeder”. Sono stati corazzati e potrebbero anche rompere le funi ora, considerando le dimensioni. Inoltre, il modo con cui sono bilanciati è proprio come nei gorilla, perché le nocche sono girate al contrario e hanno spalle molto alte. Hanno una posizione completamente diversa. Magari si possono anche inginocchiare o fare qualcosa di simile.
Quindi ho proprio preso il profilo di un gorilla e ho ricostruito tutto da lì. In realtà non ho neanche fatto molto design e immagini. E’ abbastanza divertente perché mi sono portato il laptop in vacanza e ho realizzato il modello in spiaggia in due settimane. Poi l’ho portato a Rian, che ne era molto felice, e abbiamo realizzato un modello fisico.Questa è un’altra delle cose fatte in questa produzione, a differenza di Episodio VII e i molti veicoli che ho fatto: dovevo fare approvare a Rian i prototipi fisici. Venivano stampati in 3D dai miei file e poi me ne occupavo. Sono stati tutti dipinti. Rian ha infatti un modello del camminatore gorilla che ho realizzato per lui. Questo procedimento è stato tenuto per diversi veicoli di Episodio VIII.
Vi invitiamo a leggere l’intervista completa su StarWars.com.
Per chiudere l’articolo, troverete una piccola note spoiler in fondo. Ovviamente, chi volesse evitarla fermi qui la lettura!
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Come segnala Jason Ward di MakingStarWars.net (sito sempre precisissimo su questo tipo di notizie), il Dreadnought NON è il Mega Star Destroyer di cui si era parlato negli ultimi mesi e su cui dovremmo vedere Snoke:
That's not the Mega. The Mega is more like a Stealth Bomber in shape.
— MakingStarWars.net (@MakingStarWars) August 23, 2017
Di conseguenza, ci rimane ancora molto da vedere in Star Wars: Gli Ultimi Jedi!