Nel corso della sua lunga vita, Star Wars ha saputo dimostrarci il suo amore per il cinema. Si parte dall’ode a “La Fortezza Nascosta” di Akira Kurosawa in Una Nuova Speranza e si giunge alla più recente ispirazione a Sergio Leone di Rogue One: A Star Wars Story.
Star Wars è insomma una fonte inesauribile di citazioni cinematografiche e Gli Ultimi Jedi non è certo da meno. Rian Johnson ha mantenuto fede alla tradizione ed ha infatti inserito nella pellicola uscita lo scorso dicembre, un gran numero di citazioni a film che hanno fatto la storia del cinema mondiale, che il sito nerdist.com ha raccolto in un suo recente articolo.
Andiamo con ordine ed esploriamo una per una le scene di Episodio VIII che richiamano ad altri film:
Twin Peaks
L’intenso rosso della sala del trono del Supremo Leader Snoke richiama una grande varietà di immagini diverse, incluse quelle della famosa camera rossa di Twin Peaks. Stando a quanto dichiarato dal production designer de Gli Ultimi Jedi, Rick Heinrichs, alla redazione di Nerdist, il riferimento sarebbe voluto:
“È divertente che abbiate citato proprio Twin Peaks, dato che avevamo un’immagine della camera rossa sulla nostra mood board nell’art department”.
L’Appartamento
Nel libro The Art of The Last Jedi, James Clye (VFX director) cita la scena di apertura del film di Billy Wilder come un punto di riferimento nel concepimento del design delle aree comuni all’interno del Mega Destroyer.
“C’è una scena in quel film che ci mostra solo file e file di scrivanie… quindi ancora, non abbiamo scoperto l’acqua calda ma abbiamo fatto omaggio e giocato con quella stessa scena”.
Casablanca
Allo stesso modo in cui Rose Tico mostra un anello per dimostrare la sua appartenenza alla Resistenza, così in Casablanca è un anello ad essere il codice da utilizzare per chi vuole fuggire. Nel film, infatti, un membro della resistenza contatta i rifugiati che intendono fuggire verso l’America, fingendo di volergli vendere un anello; una volta approcciati, lui apre l’anello e mostra la croce di Lorraine, un simbolo della Francia Libera.
Narciso Nero
Il dramma psicologico del 1947 si focalizza su un gruppo di suore che vivono in una valle isolata dell’Himalaya. Il Costume Designer de Gli Ultimi Jedi ha rivelato in The Art Of The Last Jedi che ha cercato di ricreare lo stesso look per le suore presenti su Arch-To.
Brazil
Più un simpatico easter egg che una citazione: quando Finn e Rose vengono arrestati dalla polizia su Canto Bight, il codice del loro reato è “27 B stroke six”. Nel film di Terry Gilliams del 1980, due tuttofare si presentano a casa del protagonista Sam Lowry per aggiustare i condotti dell’aria. Sam chiede agli uomini se hanno compilato un “27B/6”, puntualizzando che i lavori non possono essere eseguiti senza degli “appropriati pezzi di carta”.
Quarto Potere
La sequenza mentale che vede protagonista Rey nella caverna su Arch-To è un chiaro richiamo alla sequenca nella camera degli specchi del classico del cinema Quarto Potere, dove il personaggio di Orson Welles cammina attraverso la stanza con un gran numero di sue immagini riflesse sullo sfondo.
La Tigre e Il Dragone
Lo stile di combattimento delle Guardie Pretoriane durante il duello nella camera del trono è stato senza dubbio influenzato da una delle migliori scene di arti marziali della storia del cinema. “Una scena chiave che Rian ci ha chiesto di realizzare in modo da rendere omaggio alla lotta nel dojo in La tigre e il Dragone“, ha dichiarato Matthew Savage (prop concept designer) in The Art Of The Last Jedi.
Fargo
Prima di essere il production designer di Gli Ultimi Jedi, Heinrichs lo è stato per molti altri film, tra cui quello dei fratelli Coen, Fargo.
“La battaglia di Crait è ovviamente una raffigurazione grafica di una cruenta battaglia, col suo rosso acceso sul bianco. Ero tentato di dire a Rian che mi sono ispirato alla scena finale del film Fargo, quella con il tritalegna”.
Goldfinger
L’abbigliamento del maestro di codici visto su Canto Bight, col suo tux bianco ed il suo fiore rosso in bella vista, sono un chiaro richiamo al James Bond di Sean Connery, apparso in 007: missione Goldfinger.
Gunga Din
Rian Johnson ha selezionato questo film come uno dei film da mostrare alla Lucasfilm prima di iniziare a lavorare per Episodio VIII. “È la cosa che più si avvicina a quel senso di avventura pop”. L’avventura del film del 1939 segue le avventure di tre sergenti britannici ed il loro porta porse, che catturati da una tribù indiana dell’India britannica, i Thuggee, cercano di scapparne. L’avventura di Finn e Rose su Canto Bight, ed il conseguente arresto da parte del Primo Ordine, fanno da specchio alle vicende dei protagonisti del film.
Il ponte sul fiume Kwai
Un altro film scelto da Johnson per i lavori preliminari su Episodio VII è stato Il ponte sul fiume Kwai, considerato uno dei migliori film di guerra mai realizzati. Il rapporto che intercorre tra i due personaggi principali, può essere considerato speculare a quello che c’è tra l’Ammiraglio Holdo e Poe Dameron. Johnson stesso si è espresso a riguardo:
“Possiamo vederlo in ciò che c’è tra Holdo e Poe, quel tipo di inquieta tensione che c’è tra loro”.
Jurassic Park
L’acqua che trema dentro al bicchiere all’avanzare degli animali in fuga nella sequenza di Canto Bight, evoca lo stesso effetto visuale utilizzato da Steven Spielberg in Jurassic Park nel 1993, nella scena in cui un enorme T-Rex si avvicinava alla macchina dove si trovavano due dei protagonisti.
Kagemusha e Ran
L’epica samurai di Akira Kurosawa è caratterizzata da una gamma di colori brillanti che attraversano tutto il film. L’art department di Gli Ultimi Jedi ha preso diretta ispirazione da questi colori per riprodurre la sala del trono di Snoke. Come afferma ancora Heinrichs:
“abbiamo usato questo particolare uso del rosso come fonte di qualità. Il rosso conferisce a Snoke un’aria di regalità e ci fa capire che quella che vediamo è proprio la stanza del suo trono. Non una stanza come le altre, è la stanza dove lui proietta il suo potere sulla Galassia”.
La lettera non spedita
A prima vista questo film sovietico del 1960 potrebbe sembrare una scelta bizzarra per i sei film che Johnson ha presentato alla Lucasfilm. Nel film, un gruppo di geologhi partono all’avventura alla ricerca di diamanti in una foresta della Siberia centrale. Riescono a trovare i diamanti, ma un maestoso incendio li intrappola all’interno della foresta lasciandoli senza viveri. Il gruppo di uomini dovranno lottare contro gli elementi della natura in una battaglia per la sopravvivenza. Gli Ultimi Jedi pone i suoi attori nel mondo naturale in ambientazioni chiave molto simili, primo tra tutti Luke Skywalker su Arch-To.
Rashomon
Un altro film di Kurosawa, Rashomon, ruota intorno a tre personaggi chiave fornendo la loro rispettiva visione soggettiva prendendo come pretesto il racconto di un incidente. Questo stesso artifizio narrativo viene risprodotto in Episodio VIII quando Luke e Ren raccontano della lotta che avrebbe portato alla distruzione del nuovo Ordine Jedi.
Sahara
Un altro film di guerra dal quale Johnson ha preso direttamente ispirazione è questo film del 1943 che parla di un gruppo di soldati americani sul territorio libanese. Forzati a ritirarsi, gli uomini trovano rifugio in una fortezza abbandonata. La sequenza della battaglia di Crait presenta delle sfumature di colore molto simili, dando lo stesso effetto visivo del film che aveva come protagonista Humphrey Bogart.
Three Outlaw Samurai
Al posto di selezionare un altro film di Kurosawa, Johnson ha scelto un film del 1964 di Hideo Gosha. La sequenza della lotta acrobatica dei tre samurai, ha ispirato direttamente la scena in cui Ren e Rey fanno squadra contro le guardie pretoriane nella sala del trono di Snoke.
Caccia al ladro
Il casinò di Canto Bight prende ispirazione per la sua ambientazione proprio dal film di Alfred Hitchcock del 1955.
Cielo di fuoco
Nella sequenza finale di questo classico di guerra narra delle forze aeree americane che si lanciano in una pericolosa missione di bombardamento sopra Berlino. Questa scena ha ispirato la sequenza del bombardamento deila Resistenza nelle scene di apertura di Gli Ultimi Jedi.
Vertigo
Il capolavoro di Hitchcock utilizza una tecnica molto usata nel cinema, per accentuare il senso di paura provato dal personaggio interpretato da Jimmy Stewart: l’Effetto Vertigo. La stessa tecnica viene utilizzata nella scena finale della sequenza di Canto Bight, quando Rose e Finn si trovano sull’orlo di un precipizio.
Il mucchio sevaggio
Il dialogo di Poe Dameron durante l’ammutinamento suona in maniera molto familiare a tutti gli appassionati di film; ogni scena che presenti questo tipo di dialogo prende ispirazione direttamente dalla famosa frase detta dal personaggio di William Holden nell’epico film western diretto da Sam Peckinpah nel 1969.
Ali
Johnson fa omaggio ad uno dei classici del cinema americano, lo ‘Star Wars’ del 1927. In una scena del film, ambientata in un night club di Parigi, c’è una ripresa che ci fa passare attraverso tutti i presenti nel locale, realizzata con una tecnica diventata famosissima proprio grazie a questo film.
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Fonte: nerdist.com