In più di quarant’anni di vita cinematografica, Star Wars ha utilizzato alcuni tra i più innovativi effetti visivi immaginabili, tra i quali moltissimi sono stati applicati per dare vita ai numerosi droidi e robottoni che popolano il suo universo. In Solo: A Star Wars Story, l’attrice Phoebe Waller-Bridge ha indossato un costume per interpretare il personaggio robotico di questo capitolo, L3-37.
Ovviamente, tutto questo è stato fatto per aiutare l’interpretazione degli attori e favorire anche il lavoro della ILM con gli effetti speciali durante la post-produzione.
La rivelazione è arrivata attraverso un post sul profilo Instagram del Costume designer Glyn Dillon, che ha voluto condividere con i suoi fan il prodotto ultimato.
Nonostante nel corso dell’intera saga siano state utilizzate, negli anni, le più svariate tecnologie per gli effetti speciali, Solo: A Star Wars Story non è il primo capitolo in cui viene utilizzato un costume di scena per interpretare un personaggio robotico. Nella trilogia originale, ad esempio, Anthony Daniels e Kenny Baker si infilavano dentro i loro costumi per interpretare C-3PO ed R2D2; in Rogue One, l’attore Alan Tudyk ha indossato una motion-cap suit per interpretare K-2SO.
In Solo: A Star Wars Story, la particolare conformazione fisica di L3-37 rende impossibile alla Waller-Bridge di entrare direttamente nel suo corpo, costringendo all’utilizzo di una tecnica mista tra motion-cap suit e costume di scena, come fatto per C-3PO in La Minaccia Fantasma.
L’utilizzo di tali espedienti rende la presenza di questi innaturali personaggi più verosimile, permettendo una migliore interazione tra attori in carne ed ossa e quelli in ‘carne e circuiti’.
[amazon_link asins=’0241301742,1780898657,1465466924,3831035105′ template=’ProductCarousel’ store=’guerrestenet-21′ marketplace=’IT’ link_id=’80c09710-3e6e-11e8-a09e-71ac311b0bd7′]
Ammireremo la performance della Waller-Bridge nei panni di L3-37 all’uscita di Solo: A Star Wars Story il prossimo 25 maggio.