Claudia Gray è una scrittrice statunitense; tra le sue ultime pubblicazioni vi sono alcuni titoli a tema Star Wars come Lost Stars, Leia: Princess Of Alderaan, Bloodline e a breve leggeremo anche una nuova storia dal titolo “Master and Apprentice.” Durante il corso dell’anno e distanza di due mesi, in Italia sono stati pubblicati Leia: Principessa di Alderaan e Bloodline e per l’occasione, noi di guerrestellari.net siamo riusciti ad intervistarla
Durante l’intervista (e come si poteva dedurre dal suo profilo Instagram), l’autrice ha spesso manifestato un grande amore per l’Italia, esprimendo più volte il desiderio di volerci ritornare!
GS.NET: Quando sei stata contattata dalla LucasFilm per quanto riguarda la tua prima pubblicazione a tema Star Wars, qual è stata la tua reazione e cosa ne pensi, ora che di romanzi a tema ne hai già pubblicato qualcuno, di questa collaborazione?
CG: “Ero davvero sorpresa quando mi hanno contattata! Non pensavo che un qualcosa di così grande potesse mai fare parte dei miei lavori, ed ero anche molto eccitata di farlo, non vedevo l’ora e sapevo che mi sarei divertita molto. Ero anche molto spaventata perché con questo tipo di realtà si è molto fiscali con le scadenze e inoltre si deve anche rispettare il canone, di conseguenza devi avere anche delle profonde conoscenze di tutto l’universo, dai film ai fumetti. Con il mio ultimo lavoro “Master and Apprentice” è stato molto divertente conoscere le storie dei due personaggi al di fuori dei film. “
GS.NET: Recentemente, la casa editrice Oscar Mondadori ha pubblicato Leia: Principessa di Alderaan. E’ chiaro che con il personaggio di Leia hai una connessione speciale, proprio come molti fan. Perché? Cosa rappresenta per te?
CG: “Beh, avevo circa sei o sette anni quando ho visto Star Wars per la prima volta…e BUONA FORTUNA SE NON VOLETE INNAMORARVI DELLA PRINCIPESSA LEIA! L’intero universo di quel film ti entra totalmente nel cervello, ed è quello che ha fatto lei a me. E’ un personaggio così forte, così dinamico, segui con gli occhi ogni suo movimento, ogni sua parola, è a dir poco ipnotica, e in quel periodo non si vedevano personaggi così da decenni!”
GS.NET: E’ stato difficile per te scrivere di personaggi già esistenti, diversamente da “Lost Stars”? Ciò ha influenzato le tue idee?
CG:” “Oh, in un certo senso sì, certamente. Ho sempre detto che scrivere un libro su Leia sarebbe stato molto bello proprio perché tutti conoscono e amano Leia, ma la cosa peggiore è proprio che tutti conoscono MOLTISSIMO la sua storia! quindi hai una responsabilità maggiore. Tutto ciò che ho fatto è guardare nuovamente i film, ascoltare le sue parole, i suoi dialoghi e chiedermi “chissà come Leia avrà passato la sua infanzia, se è diventata forte come lo è adesso.”
GN.NET: “La mia famiglia. I miei amici. Il mio mondo. Queste sono le cose che l’Impero non potrà mai portarmi via.”: quanto è stato importante per te esplorare il rapporto tra Leia e i suoi genitori adottivi?
CG: “Per me è stato molto importante! Prima di tutto sappiamo benissimo il ruolo che Bail Organa ha avuto nella Ribellione, quindi prima o poi Leia doveva essere introdotta in questa realtà. Inoltre di Breha non si è mai saputo molto, quasi niente. Quindi per me era importante darle un accento, renderla più attiva sia nella vita di Leia che nella Ribellione stessa, ma la domanda era: come renderla attiva? Abbiamo quindi pensato di renderla una questione di soldi, in cui ci sarebbero stati milioni e milioni di crediti coinvolti. Volevo quindi renderla una Leder, Leia doveva pure avere un modello da seguire. Quindi per me era importante sottolineare anche quell’aspetto della famiglia Organa.
GS.NET: Parliamo del personaggio di Kier: ha dato a Leia il suo primo bacio, ma purtroppo il suo destino era quello di morire. Cosa ne pensi del loro rapporto e pensi inoltre che, in qualche modo, il loro amore abbia influenzato il rapporto tra Han e Leia?
CG: “Assolutamente sì! Ho sempre creduto che Leia avesse avuto un altro interesse amoroso prima di Han, semplicemente perché è impensabile che una Principessa meravigliosa sia arrivata a ventun’anni senza che nessuno le chiedesse di uscire. Sappiamo che la storia d’amore tra Han e Leia sia una GRANDE storia d’amore, ma Leia ha sempre dimostrato, sin dall’inizio una sorta di distacco, ci ha messo davvero tanto a lasciarsi andare. Kier rappresenta per Leia una luce che in quel periodo non ha mai potuto vedere: lei era costantemente impegnata su Alderaan, col pensiero della Ribellione, non riusciva proprio ad essere realistica; Kier è stato il primo, tragico amore di Leia, e questa esperienza ha di certo influenzato il suo rapporto con Han, tant’è che ne L’Impero Colpisce Ancora è arrabbiata con se stessa perché ha capito che prova qualcosa per lui, ma non vuole rivivere quell’esperienza così traumatizzante per lei.”
GS.NET: Recentemente, direi molto recentemente, i fan hanno avuto modo di leggere “Bloodline” ma ovviamente non tutti. Senza spoilerare troppo, puoi dire qualcosa su questo libro? magari preparando chi ancora non l’ha letto.
CG: ” Bloodline ci spiega come Leia sia diventata il Generale Organa e come abbia fondato la Resistenza, che abbiamo conosciuto con “Il Risveglio Della Forza”. Trovo che sia stato molto importante spiegare il modo di lavorare della Resistenza, ciò che fanno, come ragionano. Inoltre volevo anche approfondire il suo rapporto con Han che è sopravvissuto per tutti questi anni; loro si amano ancora tantissimo ma in un certo periodo della loro vita decidono di vivere separati, ecco, in questo libro cerco di esplorare proprio questo lato del loro rapporto a partire dalla tragedia di loro figlio, Ben Solo, che passa al lato oscuro della Forza.
GS.NET: Per chiudere questa intervista, mi piacerebbe chiederti di “Master and Apprentice”, recentemente annunciato al San Diego Comic-Con. Ovviamente sappiamo che non potrai parlare in modo approfondito, ma l’annuncio è stato accolto dai fan con molto entusiasmo. Immaginiamo che tutto questo entusiasmo possa anche mettere un po’ di pressione. Come la gestisci? Questa pressione influenza in un certo senso il tuo lavoro?
CG: “Inizio col dire che per me è stato più facile scrivere i primi due libri, che i secondi due. Quando stavo scrivendo Leia: Princess Of Alderaan ho avuto parecchi momenti di panico della serie “e se sbaglio? e se faccio un disastro?”, ma in qualche modo è stato MOLTO più facile con “Master and Apprentice”. Penso prima di tutto che ci sia molta più curiosità da parte dei fan di sapere di più sulla vecchia Repubblica.”
GS.NET: Ultima domada: Obi-Wan e Qui-Gon – cosa ne pensi questi due personaggi?
CG: Non ci crederai mai, ma sono due tra i miei preferiti! Obi-Wan perché lo ammiro molto: fa sempre molti errori nel corso del tempo, ma tornando indietro a La Minaccia Fantasma, nella sua vita iniziano ad accadere cose molto tragiche: dal suo maestro che viene ucciso in sua presenza a ritrovarsi ad essere lui il maestro anche se ancora un apprendista, più in là ci sarà la morte di Satine, la morte di Padmé, Anakin, il suo apprendista, che passa al lato Oscuro: tutte cose che affronterà da solo. Ad un certo punto deciderà di ritirarsi nel deserto di Tatooine. Penso che la cosa più incredibile riguardo Obi-Wan è che nonostante tutti questi tragici eventi, lui non venga MAI tentato dal lato Oscuro. Quando penso invece a Qui-Gon, non posso far altro che pensare alla figura dello Jedi devoto al 100% alla Forza. Niente politica, lato oscuro, niente di tutto ciò. C’è solo la Forza. E’ più un mistico, che un supereroe. Spero che questo romanzo piaccia soprattutto perché tratta di due personaggi molto importanti, tra cui uno in particolare di cui sappiamo davvero poco, penso che sia questo il motivo per il quale molti fan siano rimasti entusiasti al riguardo! Spero davvero che il mio nuovo lavoro piacerà!