Chris Terrio ha concesso una bella intervista ad Uproxx in cui ha toccato diversi temi interessanti riguardanti Star Wars: Episodio IX – L’Ascesa di Skywalker. Oltre ad aver parlato del ritorno di Palpatine e di Lando ma anche della novità che scopriremo sull’avvento del Primo Ordine, la parte più interessante riguarda il finale di Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi, un tema spinoso data la conclusione fortemente emotiva e radicata nei cuori dei fan.
Infatti, proprio il ritorno in scena di Darth Sidious potrebbe rendere – ai nostri occhi – meno di impatto la conclusione della trilogia originale. JJ Abrams ha già dichiarato, negli scorsi giorni, che tale ritorno era stato ampiamente previsto (a voi crederci o meno) fin dai tempi de Il Risveglio della Forza. Questa l’opinione di Chris Terrio:
Dovrei probabile stare lontano dai dettagli su questo temo fino a quando il film uscirà. Poi sarò felice di sviscerarlo. Ho paura che qualsiasi cosa dica potrei svelare qualche elemento della trama e non sono così bravo nel farlo come JJ. Ma, quello che posso dire è che sentivamo che questa storia, questi nove film, fossero la saga di una famiglia. Abbiamo deciso abbastanza presto che avremmo visto questa storia come la saga degli Skywalker. E fin dall’inizio, il gioco è girato attorno Palpatine/Sidious e i Jedi. Più nello specifico, i Jedi rappresentati da Anakin e dagli Skywalker. Quindi, eravamo convinti che in un modo o nell’altro dovesse essere presente in questo film. Dall’altro lato, il sacrificio di Vader alla fine de Il Ritorno dello Jedi e riportare equilibrio nella Forza doveva essere ancora onorato e penso che lo abbiamo fatto nel film. Non abbiamo preso il finale di Episodio VI alla leggera, per nulla, perché è uno dei momenti più belli della storia dei film – vedere che cosa Vader fa per suo figlio. Il Ritorno dello Jedi è stato il primo film che abbia mai visto al cinema e ricordo di essere stato entusiasmato da quello che ho visto in quel momento. Perché non avevo mai pensato, da bambino, che un cattivo potesse cessare di esserlo e diventare un buono. Il momento quando Vader alza Palpatine è stato un genuino shock per me e è pieno di verità e bellezza. Abbiamo dovuto essere cauti su questo argomento ma, se si ripensa alla storia di Palpatine e dei Sith e al modo con cui George ha inserito delle idee sui Sith all’interno della mitologia di Star Wars, ci sono diversi modi per cui la presenza del personaggio possa allungare la sua ombra nel futuro. Penso che la chiuderò così.
Lo sceneggiatore ha aperto anche alla possibilità che i fan scopriranno di più del Primo Ordine ne L’Ascesa di Skywalker, anticipando che sarà chiaro come sia arrivato a formarsi così velocemente un esercito tanto potente e dotato di una terribile super-arma:
Ci sono già cose stabilite nell’Universo Espanso e nei romanzi, ci sono alcune che conosciamo canonicamente sul Primo Ordine. Anche in Episodio VII, c’era quella sensazione di Nazisti in Argentina. (…) Quindi ne sapremo sicuramente di più. Penso che troverete molte risposte in questo film su come tutto ciò è nato. Sul perché sono una formazione militare estremamente formidabile che si è sviluppata relativamente in modo veloce. Questa è una cosa che mi interessa veramente come fan. Perché quando ho visto Il Risveglio della Forza come fan ho pensato a tutte queste cose. Quindi, sono arrivato su questo film con queste domande. Volevo sapere queste cose. In alcuni casi c’erano comunque già delle risposte e in altri no, dove le abbiamo potute costruire.
Riguardo il ritorno di Lando:
Una delle idee di cui JJ ed io abbiamo parlato abbastanza presto era che Rey, Finn e Poe dovessero confrontarsi la generazione più grande. E può sembrare che la percezione sia quella dell’ansia ma è anche un’opportunità che è nei film fin dal momento in cui Rey apre gli occhi e sente di Luke Skywalker. Si può vedere come sia cresciuta con con l’idea di queste grandi figure nella sua testa. E quindi la questione in questo film è: può questa generazione reggere quella incredibile precedente? Possono riuscire a fare le stesse eroiche cose che hanno fatto? Quando abbiamo iniziato a parlarne, l’altro sopravvissuto era Lando. Ed è un personaggio amato sia da me che da JJ fin da bambini. E quando Billy Dee si è detto disponibile a tornare, abbiamo pensato che saremmo stati dei pazzi se non avessimo lavorato con lui. Anche solo l’emozione di sedersi per il tuo programma di sceneggiatura e scrivere la parola e poi delle linee sotto. ANche solo quello, come potete immaginare, ci ha dato dei brividi. Poi c’è anche la pressione e il nervosismo su come si possano scrivere parole per una leggenda.
Conclude parlando anche di come le scelte inaspettate prese da Rian Johnson con Star Wars: Gli Ultimi Jedi abbiano aiutato nello sviluppo di quest’ultimo capitolo. Tutto ciò viene messo a confronto al passaggio narrativo tra Episodio V e VI:
Quando si termina L’Impero Colpisce Ancora, c’è questa informazione che viene lasciata “Sono tuo padre”. Ma c’è anche il cliffhanger di Han. Si sa che è sopravvissuto al processo con la carbonite. Quindi c’erano i tre personaggi più importanti – Leia, Han e Luke – e grandi domande che ci facevamo su di loro. Quindi, c’era sicuramente una continuità narrativa più naturale nell’approcciarsi a Il Ritorno dello Jedi rispetto al passaggio da Gli Ultimi Jedi a L’Ascesa di Skywalker. Ma, detto questo, ciò ci ha consentito di avere più creatività rispetto a certe soluzione. Penso che se non ci fossero stati diversi sviluppi in aspettati ne Gli Ultimi Jedi, non credo che saremmo arrivati alle soluzione che abbiamo per diverse cose. Spero che siano le più interessanti tra quelle che avremmo potuto fare. Come detto, ho visto Gli ultimi Jedi come membro del pubblico e, come tutti, ho pensato: che cosa succederà ora?
Davvero un’intervista interessante quella di Chris Terrio e non vediamo l’ora di sentire, quindi, i suoi commenti dopo che Star Wars: L’Ascesa di SKywalker sarà rilasciato nella sale di tutto il mondo.