Chris Terrio, sempre sulle pagine di Rolling Stone, era stato ampiamente elogiato da JJ Abrams per il grande aiuto dato nella stesura di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. Questo anche grazie ad una profonda conoscenza dei prodotti dell’universo espanso che arricchiscono la saga. Lo sceneggiatore ha voluto parlarne, concedendo anche qualche parola su come sapremo dei genitori di Rey senza che venga ad essere tradito quanto già detto nei precedenti film.
Rispondendo sulla prima questione:
E’ un’equazione con molte variabili perché, se si guarda con attenzione, ci sono molte direzioni in cui si potrebbe condurre la storia che sono già state utilizzate, e utilizzate molto bene, dai romanzieri o dagli scrittori di fumetti o da Dave Filoni e dai suoi collaboratori sulle serie TV. Quindi si vogliono sì cercare delle nuove strade ma si vuole anche rimanere informati su tutte quelle belle idee che sono già state usate prima. Per esempio, i romanzi di Timothy Zahn sono fantastici. Penso che anche i romanzi di Aftermath (di Chuck Wendig) lo siano. Ci sono episodi Clone Wars o Rebels che sono belli tanto quanto altre cose che ho visto. Quindi bisogna prendere tutto in considerazione. Ma, allo stesso tempo, si vuole mantenere lo spirito d’avventura alla Flash Gordon che i film principali hanno. Quindi, anche se a volte si pensa di prendere un’altra strada e provare ad esplorare qualcosa di più oscuro, un angolo esoterico della galassia, si vuole rimanere comunque fedeli all’idea originale di George Lucas. Ovvero una storia che viene lanciata come un razzo e va avanti, con i personaggi sempre in difficoltà e rimanendo continuamente con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. La speranza è che tutto il materiale dell’universo espanso possa essersi inserito nel DNA senza averci fatto deragliare dal compito che avevamo per le mani, ovvero avere un’avventura in movimento, urgente e nuova.
Invece, riguardo l’argomento spinoso dei genitori di Rey – di cui è ormai è chiaro sapremo molto di più – così si esprime:
Penso che quello che ha fatto Rian sia interessante. Una democratizzazione di Star Wars, dicendo che la parentela e il sangue non determinano necessariamente chi sei e il tuo passato non determina il tuo futuro. Ma abbiamo preso quelle provocazioni come idea che potessimo fare nostre ed espanderle in questo film, perché non penso la discussione sia che sia l’uno o altro, o che sia che si provenga dal nulla oppure che sia di sangue reale. C’è molto spazio in mezzo. Anche la terminologia di Kylo Ren non è… Quando dice ‘Non Sei nessuno’ – che cosa significa? E’ quello che Rey pensa di sé stessa? Rey si fa queste domande? Sto provando a non dire nulla sulla trama! C’è una corda gordiana sulla mia lingua. Penso che Rian abbia portato delle idee veramente validi ma qualunque serie di film, specialmente quando se ne hanno tre, sia una conversazione – ovvero la stessa cosa che ho detto a JJ, tesi, antitesi e sintesi. Se Il Risveglio della Forza pone la domanda “chi sono i genitori di Rey e da dove viene”, Gli Ultimi Jedi risponde in modo negativo – in un certo senso, spero che L’Ascesa di Skywalker prenda quelle due questioni e ne crei una terza.
Per leggere la più ampia intervista a Chris Terrio potete recarvi su Rolling Stone. Tra gli argomenti toccati, senza dire nulla di diverso di quanto già detto da JJ Abrams, George Lucas e le sue idee sui sequel ma anche la sempre discussa Justice League.
Ovviamente noi attendiamo con sempre maggiore ansia tutte le risposte per Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, che avremo dal prossimo 18 Dicembre nelle sale italiane.