Esattamente venti anni fa, il 5 agosto 2000, ci lasciava il magistrale interprete del maestro Jedi Obi Wan Kenobi, spentosi all’età di 86 anni a Midhurst nella Contea del West Sussex.
Sir Alec Guinness, nome completo Alec Guinness de Cuffe, era nato a Paddington il 2 aprile 1914. E’ stato un attore britannico di grandissimo talento, che intraprese una carriera artistica sui palcoscenici teatrali, affermandosi presto come “uno dei più completi interpreti ” shakesperiani fino ad approdare allo storico teatro londinese Old Vic.
Principalmente conosciuto come attore cinematografico, in particolare per le sue collaborazioni col regista David Lean che gli fece interpretare diversi ruoli che lo resero familiare al grande pubblico, tra questi, il colonnello Nicholson in Il ponte sul fiume Kwai per il quale vinse un premio Oscar come migliore attore.
Indimenticabili sono le sue famose interpretazioni in Le avventure di Oliver Twist (1948), il Cigno (1956), Lawrence d’Arabia (1962), Il Dottor Zivago (1965), Passaggio in India (1984), ed Il PiIccolo Lord (1980).
Il ruolo di Guinness come Obi-Wan Kenobi nella trilogia originale di Star Wars cominciò nel 1977, portandolo sugli schemi internazionali a essere conosciuto da una nuova generazione, oltre a delle nomination per un Golden Globe e un premio Oscar. Nelle lettere agli amici, Guinness descrisse il film come “una favola da spazzatura”, ma esso venne generalmente molto apprezzato e anzi gli venne raddoppiato lo stipendio per spingerlo a scritturarsi anche in seguito. Malgrado la sua poca propensione per la trama, Guinness capì che il film sarebbe presto divenuto uno dei titoli che avrebbero sbancato il botteghino e per questo contrattò col regista George Lucas l’anticipazione di una somma per la produzione in cambio del 2% dei profitti del film (Lucas aveva da contratto 1/5 dei profitti dell’intero film). Questo fatto lo rese un attore molto ricco nell’ultima parte della sua vita, al punto che acconsentì nuovamente a ricoprire il ruolo di Kenobi a condizione che non avrebbe contribuito ad alcuna pubblicità per promuovere il film. Dopo aver visto il film terminato, Guinness scrisse nel suo diario “È un film molto spettacolare e tecnicamente notevole. Emozionante, molto rumoroso ma sincero. Secondo me la battaglia finale dura cinque minuti di troppo. Alcuni dei dialoghi sono atroci e la maggior parte si confonde nel frastuono generale. Rimane comunque un’esperienza che lascia il segno.”
Fonte: Wikipedia.org