Star Wars Andor, prequel tanto atteso di Rogue One, è online su Disney+. Lo staff di GuerreStellari.net ha visto i primi episodi della nuova serie tv di Lucasfilm e, in questo spazio, vi rivela le varie impressioni.
Davide Veraldi: Un inizio degno di una nuova avventura. Ho apprezzato i costumi, le ambientazioni, l’uso di oggetti di scena. Non c’era la solita CGI vista negli ultimi show. Molta curata la storia. Nel primo episodio ti trovi catapultato in un’ambientazione futuristica alla Blade Runner. Cassian non è l’eroe di turno, ma qualcuno che ha un particolare pregresso. Non vive, ma sopravvive da sempre: è un ragazzo che ancora non ha messo radici in una dimensione. E’ solitario, ma ha tanti conoscenti. Alcuni sembrano quasi amici ed è legato in particolare a quel pezzo di latta rosso (il droide) con evidenti problemi.
Mi piace che vogliano farci conoscere questo personaggio nel concreto. Le origini sono importanti e non sempre ci hanno abituati a sviscerare le storie dei personaggi nelle opere in live-action. La storia parte nel 5 BBY, cinque anni prima di Yavin. Riusciranno a raccontarci le vicende anno per anno? Il primo arco narrativo ha i suoi difetti: la lentezza con cui hanno introdotto i primi tre episodi.
Per adesso non apprezzo molto la figura dell’imperiale che vuole a tutti i costi stanare un uomo che ha ucciso due compagni. Speriamo di scoprire che dietro a tutta quella rabbia ci siano delle motivazioni profonde. Bello il finale del terzo episodio, con il confronto tra Andor bambino che guarda fuori dall’astronave e la sua versione più adulta con lo sguardo speranzoso. Una scena che fa sognare, nell’attesa della prossima puntata…
Salvatore Scandura: Finalmente è arrivato Andor! E’ ancora è presto per dare giudizi sulla riuscita o meno di questo prodotto. Però mi sento di dargli fiducia. Hanno dimostrato di cavarsela con la sceneggiatura, con la scelta delle ambientazioni, prestando grande attenzione a curare i dettagli estetici e i costumi. Per non parlare della capacità attoriale di tutto il cast.
Metto in chiaro che il nocciolo della questione rimane sempre l’adattabilità o meno alla mitologia di Star Wars di questo o altri nuovi prodotti “Disney+”. Ancora risento di un piccolo distacco emotivo e fatico ad apprezzare a pieno qualcosa di inedito (per meglio dire riadattato secondo i canoni moderni del fare cinema/serie tv).
Personalmente cerco sempre la scintilla che mi faccia innamorare di un qualcosa, che mi rimanga impresso nella memoria. Tutto questo deve ancora accadere. Di questi primi 3 episodi ho apprezzato che hanno introdotto qualche luogo nuovo, il background di Cassian Andor e un immancabile nuovo droide come spalla. Mi spingo a dare un complessivo 7,5 a questo arco narrativo.
Star Wars Andor: cinema per la tv?
Marcello Durante di Star Wars News Italia: I primi tre episodi di Andor ci dimostrano che si può creare uno Star Wars, uscendo dai binari più classici della saga. Lo show di Tony Gilroy ha una trama che funzionerebbe anche fuori dal franchise tanto amato. Non ha bisogno di Jedi, di spade laser, della Forza e nemmeno di figure “imperiali classiche” per suscitare interesse e curiosità.
Per questo valuto il primo arco narrativo in maniera positiva e “adesso” sono mi sento ancor più attratto dal progetto. I primi episodi introduttivi (lenti e curati) lasciano spazio a una terza puntata perfetta sotto tutti gli aspetti, ritmo compreso. Lo standard qualitativo – riguardante scrittura e messa in scena – si è decisamente alzato. The Mandalorian stesso non lo raggiunge nelle sue due stagioni. Perché, nel caso di Andor, hanno pensato principalmente a fare del “cinema per la tv”.
Radio Fulcrum: Andor? Capolavoro! E’ Star Wars, ma non è Star Wars, pur essendo dentro Star Wars. Cosa voglio dire? Premetto che ho visto le tre puntate ben tre volte: due volte in italiano, una lingua originale. Per me è uno Star Wars classico perché si intuisce sin da subito la galassia di appartenenza. Allo stesso tempo c’è qualcosa che ti fa pensare di non guardare uno Star Wars, perché mancano i Jedi, gli Imperiali, i personaggi più noti (al momento). Ma è una storia inserita assolutamente dentro Star Wars, perché quando si guarda questi tre episodi ci si sente dentro la galassia creata da George Lucas. Inoltre la sceneggiatura, le riprese, i dialoghi sono perfetti.
Non trovo nulla di criticabile. Ho apprezzato l’assenza dei sottotitoli nei flashback recitati nella lingua madre di Cassian. Scelta meravigliosa: una genialata, soprattutto se visto in lingua originale, perché Andor parla un accento strano e si intuisce che ha imparato il Basic Galattico in tarda età. Le ambientazioni sono eccezionali. Per questo, con un po’ di prudenza, valuto questo arco narrativo da 7+. Ottimo lavoro svolto da tutti e adesso sono veramente curioso di scoprire il resto.
Star Wars Andor: un’altra opinione
Alex Pedaci: Ammetto che non avevo molto hype verso questa serie, tant’è che ho guardato i primi tre episodi quasi con sufficienza. Ma mi sento di dire, dopo averle viste, che la serie è ben oltre la sufficienza. Inizio soporifero? Si! Ma quasi sempre i pilot sono così, lenti nella narrazione. Quindi definirei il primo episodio come “apripista” a qualcosa di molto interessante. Il secondo episodio che ci regala qualche dettaglio in più su questo Cassian. E’ il terzo episodio a essere veramente wow, azione e scrittura. Quindi, il quarto promette bene!
Dal punto di vista tecnico, una qualità straripante quella messa a disposizione dello spettatore. Scenografia, fotografia, riprese degne di un film cinematografico, sia nel taglio delle inquadrature che nei dettagli delle immagini. Forse a mio avviso è la colonna sonora – aspetto che ha fatto la storia del cinema in Star Wars – che lascia a desiderare. Ci daranno un tema più incisivo negli episodi successivi? Lo spero. Per adesso Andor è
ben oltre la sufficienza: 7+.
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