Le criticità del Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi
“Come mai sento che abbiamo raccolto un’altra patetica forma di vita?”
Partiamo con questa frase poco felice, pronunciata dall’allora Padawan Obi-Wan in Ep.1 “La Minaccia Fantasma“.
Ma puoi dire una cosa del genere di un bambino?
Obi-Wan Kenobi è un Jedi, vive da Jedi, pensa da Jedi, respira “Jeditudine” da tutta la vita.
Il fatto che il suo Maestro, Qui-Gon Jinn, sia “sopra le righe” e spesso in contrasto con il Consiglio, crea evidenti problemi all’allievo, portandolo a volte ad esprimere il proprio dissenso sui comportamenti del Maestro.
Kenobi sente che Anakin è pericoloso, lo dice apertamente a Qui-Gon ma, da bravo soldatino, fa comunque ciò che il Maestro gli chiede in punto di morte, cioè addestrare il bambino.
“Maestro Yoda, ho dato a Qui-Gon la mia parola. Io addestrerò Anakin, anche senza l’approvazione del Consiglio, se occorre.“
Questa frase, con la quale si pone in contrasto con le decisioni del Maestro Yoda e del Consiglio, pare l’unico moto di ribellione in tutta la vita del Jedi.
In realtà, però, si ribella al Consiglio solo per obbedire al defunto Maestro.
Devozione? Non saprei.
Volendola guardare “da un certo punto di vista”, forse solo abitudine all’obbedienza.
Le percezioni trascurate
Rimane il fatto che Obi-Wan percepisce che addestrare il ragazzo è sbagliato, pericoloso, ma lo fa lo stesso.
E non lo fa per niente bene, dato che appare molto evidente nei due successivi film che i contrasti tra Maestro e Padawan sono importanti.
Anakin mal digerisce le ingerenze del suo Maestro ed è convinto che Kenobi lo voglia limitare, come spiega molto chiaramente a Padmè in una chiacchierata privata tra i due.
In Ep.2 “L’Attacco dei Cloni“, Kenobi si rivolge così ad Anakin: “Fa attenzione ai tuoi pensieri. Essi ti tradiscono. Tu hai fatto un giuramento all’Ordine dei Jedi che non è facile infrangere. E poi ricordati che non ti devi fidare di una che è in politica.“
Quindi, oltre a conoscere la pericolosità del ragazzo, sa anche del suo debole per la Senatrice Amidala.
E il Consiglio chi pensa di mandare con Padmè per farle da scorta nel ritorno su Naboo? Ovviamente Anakin.
Kenobi avrebbe potuto opporsi, avrebbe potuto farsi sentire, ma si dichiara semplicemente perplesso della scelta e nulla più.
Ora, state seguendo il ragionamento?
Sapete dove porterà?
Ovviamente a Darth Vader.
Obi-Wan e l’attaccamento vietato
In Ep.3 “La Vendetta dei Sith“, Kenobi accusa il suo ex allievo di aver cercato volontariamente il Lato Oscuro.
Gli dice “Hai lasciato che questo Signore Oscuro ti corrompesse l’animo, finché sei diventato ciò che avevi giurato di distruggere.“
Quindi, secondo lui, chi doveva rendersi conto che qualcosa non andava, che l’influenza di Palpatine stava cambiando il modo di vedere di Anakin, era Anakin stesso e non il suo Maestro?
Mica male come scaricabarile.
A questa stregua, mi domando che giustificazione si sia dato dopo aver scoperto che Anakin non era morto su Mustafar, solo perchè lo stesso Obi-Wan era stato tanto codardo da non infliggergli il colpo finale.
Probabilmente la stessa giustificazione che avrà riciclato quando ha deciso di non farlo nemmeno su Tessen, nella serie Live-Action “Star Wars: Obi-Wan Kenobi“, dopo aver sconfitto Lord Vader e avergli rotto l’elmo.
Perchè non l’ha finito?
Perchè non ha risparmiato alla Galassia tutto ciò che è venuto dopo per mano del Lord Sith?
Kenobi è un Maestro Jedi, abituato alla disciplina e al distacco emotivo ma, su Mustafar come su Tessen, viene sopraffatto dal legame che sente per il suo ex allievo.
Vediamo gli altri Jedi uccidere, quando necessario, quindi non è l’azione in sé ad essere un problema.
Ma l’attaccamento non era vietato?
Quando si dice predicare bene ma razzolare male…
Obi-Wan Kenobi: l’ingannatore
E qui, come cigliegina sulla torta, si finisce al famoso passaggio “da un certo punto di vista” di Ep.6 “Il Ritorno dello Jedi“.
Sei stato uno dei più stimati Maestri Jedi.
Hai trascurato tutti i campanelli di allarme e tutte le percezioni che ti dicevano che c’era un problema.
Non sei riuscito a risolvere il problema che hai creato perchè eri troppo attaccato al tuo amico per ucciderlo, contravvenendo ad uno dei dogmi principali della casta.
La prima volta non l’hai ucciso per sbaglio (credevi di averlo fatto, ma come potevi accorgerti del contrario? Del resto sei solo un potente Jedi), ma la seconda volta lo lasci in vita volontariamente.
E dieci anni dopo cosa fai?
Prendi il figlio del tuo amico, gli menti e lo mandi ad uccidere il proprio genitore a sua insaputa.
Obi-Wan Kenobi sarebbe il migliore dei Jedi?
Sicuri?
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