I gemelli Leia e Luke Skywalker non nascono in un’amorevole famiglia delle fiabe (anche se le classiche famiglie delle fiabe, tanto amorevoli non sembrano).
Luke e Leia perdono la mamma appena venuti al mondo a causa di papà che, nell’idea del Maestro Jedi Kenobi, doveva essere morto tipo spezzatino flambé su Mustafar.
Quindi il destino dei due neonati è nelle mani di Yoda e Obi-Wan, unici Jedi rimasti in zona dopo l’Ordine 66 che decretava l’eliminazione dell’intero Ordine.
La scelta è di dividere i due piccoli, probabilmente per proteggerli meglio nascondendo il fatto che i discendenti di Anakin Skywalker fossero due e non uno solo, ma anche perchè, istintivamente, i due Jedi sanno che i piccoli saranno molto importanti per il futuro della galassia.
Separarli significa raddoppiare le possibilità che uno di loro sopravviva e, al momento giusto, intraprenda il percorso che aiuterà a sconfiggere nuovamente i Sith che, attualmente, governano la galassia.
Opportunità, quindi, non solo un tentativo di protezione dei piccoli.
I destini degli Skywalker
Ai bambini vengono assegnati destini molto diversi.
Leia andrà su Alderaan, verrà adottata dalla famiglia regnante sul pianeta, la famiglia Organa, e verrà cresciuta a palazzo con il titolo di Principessa.
Luke, dal canto suo, andrà sul polveroso pianeta natale del padre, Tatooine, presso gli zii acquisiti, e crescerà lavorando nella loro fattoria, consapevole da subito di non essere loro figlio ma di essere un orfano.
Per quale motivo questa differenza?
Ovvio che non si possano trovare immediatamente due sistemazioni simili per i due fratelli, ma perchè una potrà crescere come figlia, acquisendo il cognome e il rango della famiglia adottiva, mentre l’altro manterrà il proprio pericoloso cognome e non pronuncerà mai le parole “mamma” e “papà” bensì “zia” e “zio”?
Luke Lars sarebbe stato così improponibile? Perchè chiamarlo Luke Skywalker lasciandogli il cognome del padre, portandolo sul pianeta natio del padre, dai parenti del padre?
E’ un’impressione solo mia che qualcosa non torni?
Per quanto ci fosse Kenobi a vegliare da lontano sul bambino, tirando le somme sembra quasi che Luke, in realtà, fosse uno specchietto per le allodole.
Nel caso in cui Vader avesse sospettato dell’esistenza del proprio erede, avrebbe cercato un bambino solo e, probabilmente, l’avrebbe trovato.
E Leia sarebbe stata al sicuro.
Ma passiamo oltre…
Il futuro che Luke vorrebbe ma non avrà
Negli anni, Kenobi non ha molti contatti con Luke, anche a causa dell’ostruzionismo di zio Owen.
Quindi, al contrario della sorella a cui vengono insegnati da subito i rudimenti della politica e del governo, il piccolo Luke viene lasciato crescere manutenzionando i droidi della fattoria e giocando con modellini di navette spaziali.
Anche il suo desiderio di seguire gli amici nell’Accademia Imperiale viene stroncato dallo zio e Luke potrà, finalmente, lasciare il pianeta solo in seguito al drammatico evento dell’uccisione dell’unica famiglia che abbia mai conosciuto.
Sì perchè Leia, che nel frattempo è entrata ufficialmente in politica ma, segretamente, è anche parte attiva della ribellione contro l’Impero (mentre suo fratello gioca con i modellini), nasconde i file che l’Impero cerca disperatamente in un droide che poi manda a Obi-Wan su Tatooine.
E chi potrà mai intercettare il droide, attirando così l’ira dell’esercito imperiale?
Esatto, la famiglia del povero ragazzo, che rimarrà orfano per la seconda volta.
Fin qui, la tristezza della storia (e delle sfighe) di Luke Skywalker credo possa rivaleggiare tranquillamente con La Piccola Fiammiferaia.
Ma, raccogliendo in un sol colpo tutta la fortuna di cui è dotato il ragazzo da qui all’eternità, spunta la nota positiva: Luke ha finalmente un mentore che può istruirlo nelle arti Jedi, come suo padre prima di lui.
E “come suo padre prima di lui” non è un modo di dire, dato che Obi-Wan Kenobi è stato davvero il Maestro di Anakin, il padre di Luke.
Sì, lo stesso Anakin che ha causato la morte della madre di Luke, si è volto al Lato Oscuro, è diventato Darth Vader e ha seminato morte e distruzione per tutta la galassia.
Ehm… ok, cosa dicevamo della fortuna di Luke nell’aver trovato un mentore?
Luke Skywalker e l’attrazione fatale
Il ragazzo non si perde d’animo, nonostante tutto, e si butta a testa bassa nell’avventura per salvare la ragazza di cui si è invaghito dopo averla vista nell’ologramma trasmesso dal droide.
La ragazza che… beh, sì… sarebbe sua sorella, ma lui non lo sa!
E il suo nuovo mentore, che lo sa perfettamente, ovviamente se ne guarda bene dal rivelarglielo.
Kenobi, a cui Luke si affida completamente, non solo non gli dice che la ragazza è sua sorella ma insinua nel ragazzo anche l’idea che il cattivone del momento, Lord Vader, sia l’assassino del padre di Luke.
Che sarebbe anche vero, “da un certo punto di vista“, ma la conseguenza è che Luke, in un ipotetico scontro con Vader, non si farebbe scrupolo nell’ucciderlo.
Rimanendo definitivamente e completamente orfano. Di nuovo. Per propria mano.
Il nostro eroe persevera e si fa forza anche quando, dopo un tempo minimo dall’averlo conosciuto, perde pure il mentore per mano del solito cattivone Vader, già millantato assassino del padre.
Obi-Wan, come sappiamo, si è lasciato sconfiggere volontariamente, per tornare da Luke in modo differente, ma questo il ragazzo mica lo sa.
Il giovane Skywalker che fa? Si fa prendere dallo sconforto? Molla tutto?
Assolutamente no, al contrario, entra attivamente nella ribellione affiancando quella gnocca di… sua sorella.
Ma tanto è già arrivato il pirata belloccio e irriverente che gli leverà il problema incesto di torno, quindi tutto a posto.
Ok, adesso il futuro Jedi può andare tranquillamente a studiare in un bel posticino, come hanno fatto tutti Padawan prima di lui.
Del resto, che differenza potrà mai esserci tra il tempio Jedi a Coruscant e la palude di Dagobah?
Forse un filo di differenza in più che tra il palazzo degli Organa su Alderaan e la fattoria del Lars su Tatooine, ma non badiamo ai dettagli.
Epilogo di Luke Skywalker e della sua famiglia
Luke si immerge nello studio, nel frattempo scopre tutti i retroscena famigliari passati e assiste all’evoluzione famigliare futura, compresa la nascita dell’erede della casata Skywalker: Ben Solo.
Ragazzo che gli viene, successivamente, affidato e che si rivela tanto equilibrato e lontano dal Lato Oscuro da essere responsabile, nell’ordine:
- dell’annientamento della rediviva Scuola Jedi, costruita apposta da Luke per ripristinare l’Ordine Jedi;
- dell’allontanamento di Luke dalle faccende della galassia, che si nasconde come eremita sul pianeta Ahch-to;
- dell’avvento del Primo Ordine, in sostituzione dell’Impero, ma cattivo uguale;
- della distruzione di una consolle della base Starkiller che costava millemila crediti, solo perchè è uno lievemente irascibile;
- della morte di suo padre, Han Solo, trapassato come uno spiedino dalla spada laser del figlio;
- della morte dello stesso Luke, che combatte in smart working con il nipote ma consuma troppe energie;
- della morte di sua madre Leia, che interviene pure lei da remoto per salvare Rey nello scontro con Ben;
C’è chi ha sempre amato il personaggio di Luke Skywalker e chi non l’ha particolarmente apprezzato.
Ma una cosa è sicura: se c’è qualcuno che deve vincere il nobel per la perseveranza è decisamente lui!
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