Star Wars Andor, prequel del film spin-off Rogue One, è online su Disney+. Lo staff di GuerreStellari.net ha visto l’ottavo episodio – “Narkina 5” – della nuova serie tv di Lucasfilm. In questo articolo troverete le impressioni dei vari componenti. Nella parte finale il link Youtube con la LIVE dallo Spazioporto, dove anche gli ospiti di GSNet hanno detto la propria.
Davide Veraldi: L’episodio 8 di Star Wars Andor è un viaggio nella condizione umana, di chi si sente soffocato e bloccato dal sistema. Cassian aveva già fatto esperienza di una prigione, ma per la prima volta si sente ingiustamente punito e frenato nella possibilità di voltare pagina. Lo smarrimento e lo sconforto lo accompagnano perché non vede via di fuga.
Con il passare dei giorni scopre che ha bisogno di alleati e che non è disposto a piegarsi e perdere la speranza. Mon Mothma si è ritrova nella sua condizione di prigionia: un matrimonio impostole sin da giovanissima, che l’ha strappata ad una vita diversa. Luthen costretto a rimanere nell’ombra: ora che sta uscendo fuori dalla sua prigione non è più al sicuro e vede un futuro incerto. Syrill nell’interrogatorio continua a pensare solo a riabilitare il suo nome. Saw Gerrera “libero” di vivere nella sua prigione. Mentre Bix ci è vicina: al momento è abbandonata a se stessa rischia di essere torturata. Sento ancora l’amaro in bocca di vite diverse schiacciate dall’Ombra dell’Impero. Il commento della nostra spia ribelle
Radio Fulcrum: THX 1138, a no è la puntata numero 8 di Star Wars Andor. Sinceramente non so che dire, rimango sempre a bocca aperta. Ci stanno dando Star Wars nella sua purezza. Ci fanno vedere il vero lato dark dell’Impero, senza (come già detto in tutte le salse) la Forza, gli Jedi, i Sith…
Tutto funziona alla perfezione, dialoghi incredibili. Dedra mi sta’ piacendo molto, Syril che vuole di più. Il cameo di Saw finalmente è arrivato: il dialogo con Luthen è qualcosa di sublime. Due pazzi scatenati, ognuno con le sue idee, per lo stesso scopo. Anche questa siamo a 10/10 non si può dire altro. Ah si, ascoltate Serkis in lingua originale, da paura! Alla prossima…
Star Wars Andor: pregi e difetti dell’Episodio 8
Marcello Durante di Star Wars News Italia: L’episodio 8 è un buon episodio? Assolutamente sì. Confesso, però, che non mi ha coinvolto e emozionato come i precedenti capitoli. Ci sono diverse ragioni. La sottotrama di Mon Mothma l’ho trovata ripetitiva. Avrei preferito veder raccontare la medesima storia in circostanze più originali, per diversificare. Le conseguenze dell’arresto di Andor sono interessanti e mi hanno portato ad accettare la necessità di dedicare alle sue condizioni in prigione gran parte dell’episodio. Sequenze molto statiche, non proprio esaltati. Fanno il loro dovere: descrivere le manovre dell’impero, trasmettere un senso di oppressione e impotenza. La vicenda su Ferrix mi ha tenuto abbastanza a distanza. L’entrata in scena di Saw Gerrera non mi ha sorpreso, visto che era attesa, ma è degna di nota per il dialogo severo con Luthen, che sarà fondamentale per capire le dinamiche della futura Alleanza Ribelle. Voto 7 -.
Alex Pedaci: Nankirina 5 Episodio decisamente diverso rispetto a quelli visti fino ad ora. Il nostro protagonista, Cassian Andor, è stato arrestato e condannato a scontare 6 anni di detenzione. Detenzione che dovrà scontare nel carcere di massima sicurezza di Narkina 5. Magistrale la regia, entra nell’animo e nella mente dello spettatore, che si immedesima alla perfezione nei detenuti. Lo sconforto inizia a farsi strada, la sensazione che, forse, sarà difficile uscirne questa volta. L’Imperiale Dedraa Meero è sempre più incalzante, affiancata da un Syril intenzionato a dimostrare il suo valore e riabilitare il suo nome.
Non se la passano meglio i Ribelli. Vel e Cinta sono sulle tracce di Andor, ignare che sia in mani Imperiali. Motma continua ad escogitare un modo per salvare le apparenze e nascondere l’ingente somma di denaro versato alla causa Ribelle. Infine, Luthen, stanco di rimanere a guardare, si addentra nello spazio profondo alla ricerca di appoggio, in Saw Gerrera. Concludo con un plauso ad un grandissimo Andy Serkis, che ritorna a recitare nella famiglia Star Wars, prendendosi completamente la scena! Episodio 8 Andor – Nankirina 5 – voto 7,5.
Star Wars Andor: Una recensione a quasi cinque stelle
MariaPia Leone: La tensione cresce, lo si intuisce già dall’intro sonora – che si trasforma con decisione, e passa dai toni compassionevoli della prima metà del serial ai toni inquietanti e taglienti dell’episodio 8.
In questo capitolo il progetto di Luthen prende forma. L’Impero abbocca alla provocazione su Aldhani e risponde esponendo ai civili della Galassia la propria natura “soffocante”: pesanti limitazioni, arresti sommari spesso immotivati, in cui è incappato lo stesso Cassian.
È proprio l’indagine del Supervisore Dedra Meero a scatenare l’effetto voluto da Luthen; ma Meero è un ufficiale imperiale idealista, che col suo metodo di indagine è riuscita a guadagnarsi la considerazione del Maggiore Pantagaz, che ottiene dall’indignato Siryl informazioni preziose e dal consiglio ISB presieduto dal Colonnello Yularen l’autorizzazione ad avviare la caccia a Cassian Andor: un ladro e una “pista” attraverso cui arrivare al suo salvatore – il probabile capo di un movimento terrorista di cui sta seguendo con difficoltà le tracce.
Luthen questo non può saperlo…
Perciò mentre Impero e ribelli gli danno la caccia, Cassian viene deportato su Narkina 5 e sprofonda nei gironi asettici di un inferno industriale di concezione imperiale; non una prigione, ma un luogo dove un numero incalcolabile di individui lavora per restare vivo ed esistere a scapito dei più deboli; una catena di montaggio che produce componenti meccanici sfruttando una manovalanza fatta di individui schiavi, che operano in cambio della vita in un luogo di cui la Galassia ignora l’esistenza.
La segretezza del sito e le condizioni in cui sono tenuti i prigionieri suggerisce che lì si sta costruendo qualcosa di terribile, forse un’arma di distruzione di massa…
La presenza di uno straordinario Andy Serkys tra i detenuti potrebbe inoltre suggerire che una volta scontata la pena quegli individui potrebbero essere avviati a sperimentazioni genetiche oscure…
Di tenore sontuosa è invece la linea narrativa dedicata alla Coruscant politica; qui alla prigione mentale si aggiunge quella ideologica, e Mon Mothma deve ricorrere all’organizzazione di ricevimenti sempre più frequenti allo scopo di incontrare i suoi contatti anti-Impero senza destare sospetti.
Ma è su Ferris che l’Impero torna a far sentire la sua stretta soffocante; qui la ex ragazza di Cassian sottovaluta il controllo imperiale sul pianeta e azzarda ingenuamente un contatto col “compratore” per avere notizie dell’amico – ma brucia la copertura di tutti gli altri amici in città e anche la propria.
Dall’altra parte una inflessibile Cleia impone a Luthen di chiudere il contatto con Ferrix. È dunque lei il vero leader ?…
All’antiquario non resta che tessere la sua rete ribelle in luoghi più periferici: Segra Milo, mondo remoto su cui si nasconde uno dei terroristi anti Impero più estremisti – Saw Guerrera.
Ma il tentativo di coinvolgerlo in un’alleanza tra fazioni che dia forza e risultati costruttivi alle loro gesta… fallisce.
Intanto su Ferrix la giovane Bix viene catturata e arrestata sotto lo sguardo di Cinta, che osserva tutto senza mai perdere d’occhio la casa di Maarva. L’ordine di uccidere Cassian Andor è ancora valido.
Il mio voto è un 9 pieno.
Finalmente Saw Gerrera
Manuela Milady_mxw: Saw Gerrera. Lo aspettavo fin dall’inizio e, finalmente, è arrivato! Ed è anarchico e incontrollabile come l’abbiamo conosciuto in precedenza.
Il dialogo tra lui e Luthen è da rimarcare, due personalità forti che si confrontano, che evidentemente non si fidano l’uno dell’altro ma che, prima o poi, dovranno collaborare per uno scopo superiore. Saw fa l’elenco delle innumerevoli cellule di opposizione all’Impero e fa capire chiaramente quanto la futura Ribellione, in questo momento, sia spezzettata.
Luthen vuole a tutti i costi che si riesca a collaborare, dice chiaramente quanto lo stato attuale delle cose sia tutto a favore dell’oppressione imperiale.
Solo insieme si può avere una speranza di ribaltare la situazione. Nel frattempo assistiamo alla visione dello stesso evento ma da punti di vista agli antipodi.
La nuova legge imperiale sulla sicurezza, che di fatto è repressione e reclutamento forzato di mano d’opera, emessa dopo i fatti di Aldhani, causa da una parte il trasferimento di Cassian in un centro detentivo dove le condizioni sono disumane più psicologicamente che fisicamente.
Prigionieri, spesso incolpevoli, che vengono sfruttati per la realizzazione di apparecchiature imperiali, mettendoli in competizione gli uni con gli altri in una sorta di Hunger Games spaziale, con pene raddoppiate unilateralmente solo come effetto della nuova legge. Dall’altra parte, la stessa legge viene discussa durante un ricevimento in casa di Mon Mothma, da senatori e burocrati annoiati che sorseggiano cocktail ed esprimono chi consenso, chi lieve dissenso, ma dimostrano di non essere un gran che toccati dagli eventi, se non fosse per qualche ipotesi di primo passo verso la repressione. I sorrisi forzati di Mothma esprimono perfettamente il disagio e la voglia di esplodere della senatrice, che scopriamo aver ricoperto la carica fin dalla tenera età di 16 anni, un anno dopo essersi sposata.
In compenso Perrin Fertha, il marito di Mothma, si conferma quale essere più odioso e irritante della serie.
Dredra e la ricerca di Andor
Intanto anche Dedra Meero si muove, convocando Syril Karn, che non ha mai perso la speranza di riabilitare il proprio nome tramite la cattura di Cassian Andor.
Syril serve quel tanto che basta per rivelare a Meero i dettagli dell’incidente di Ferrix, salvo poi essere di nuovo scaricato e perdere ancora la possibilità di tornare nelle fila dell’Impero. Poveraccio, mi sta facendo seriamente pena. In qualsiasi caso, la serie sta mantenendo una qualità e tensione incredibile, che non pensavo possibile per così tante puntate di fila. I personaggi vengono approfonditi sempre di più e non gravita tutto attorno a Cassian, ogni personaggio sta ottenendo sempre più concretezza tanto da spingere lo spettatore a capire, in qualche modo, le motivazioni di tutti. Continuano a non esserci i bravi e i cattivi, ma solo personaggi che lottano per la sopravvivenza e per ciò in cui credono.
Menzione d’onore a Vel e Cinta, con il loro rapporto difficile e oscurato dalla lotta, ma anche con le loro debolezze e i sogni differenti di un futuro insieme.
Ma, soprattutto, onore a Kleya che non è solo l’assistente di Luthen nel suo negozio ma, evidentemente, una figura importante e risoluta, che non si fa scrupolo di rimproverare Luthen per le proprie debolezze e riesce a gestire perfettamente sia l’uomo che l’embrione della futura ribellione.
Non vedo l’ora che arrivi la prossima puntata!
Star Wars Andor: Tutto procede come previsto
Salvatore Scandura: Episodio 08 non mi ha deluso mai. Ogni scena mostrata, aveva un senso compiuto ricca di significato. In questa puntata ho individuato i miei punti cardine:
L’impero cerca di fare chiarezza muovendosi con determinazione;
Viene mostrata una prigione imperiale da incubo dove il povero Cassian si troverà a sottostare a ferree regole;
La ribellione prova a stare nell’ombra riorganizzandosi.
Mon Mothma sempre più determinata di portare avanti il suo piano
Luthen Rael incontra un personaggio di vecchia data ormai noto a tutti noi.
Proseguo col far presente che nonostante la quasi assenza di scene d’azione, la puntata risulta magnetica e non lascia un attimo di tregua allo spettatore che rimane incollato a seguire ogni dettaglio e situazione che ci viene mostrata. Il mio voto raggiunge un “9” pieno a conferma della gioia nel vedere un prodotto più maturo e fatto egregiamente su tutti i fronti. Non vedo l’ora di scoprire cosa ci aspetterà nella prossima puntata di Star Wars Andor.
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