Il pericoloso doppio gioco di Mon Mothma

Conoscemmo la senatrice Mon Mothma nel 1983 con “Il Ritorno dello Jedi”, quando aveva il volto di Caroline Blakiston, che in molti ricorderanno, in tempi recenti, per il ruolo di zia Agatha nella serie cult Poldark.

Dal 2005 Mon Mothma ha il volto di Genevieve O’Reilly, che prima apparve nelle scene tagliate de “La vendetta dei Sith” a capo della petizione dei duemila insieme alla senatrice Padmé Amidala Naberrie Skywalker (Natalie Portman) e al senatore Bail Organa (Jimmy Smits), fondando di fatto l’Alleanza Ribelle.

I due volti di Mon Mothma: a sinistra e al centro Genevieve O’ Reilly e a destra Caroline Blakiston

Dopodiché la vedemmo come personaggio importante in “Rogue One” e ora la stiamo vedendo tra i protagonisti di “Andor

Da qui in avanti ci saranno diversi SPOILER proprio su Andor 

Mon vive una situazione molto complicata e ambigua per svariati motivi.

Una situazione familiare complicata

È sposata con un uomo, Perrin Fertha (Alastair Mackenzie), un tempo idealista quanto lei, ora letteralmente inginocchiato alle politiche imperiali, con cui vive un rapporto sempre più teso.

Insieme hanno una figlia adolescente, Leida (Bronte Carmichael), che ignora le politiche ribelli della madre e si sente trascurata e poco amata dalla donna.

Difficile capire se Perrin non ami più Mon e voglia metterle scientemente contro la figlia oppure sia ancora innamorato di lei e non sappia come salvare la propria famiglia dalle interferenze esterne.

Di sicuro le sue amicizie sono molto ambigue.

Mon finge spesso di andare a far compere nel negozio di antiquariato del senatore Luthen Rael (Stellan Skarsgård), che nei panni del contrabbandiere Axis prepara piani “esplosivi” per minare sempre più la sicurezza dell’impero.

Mon lo sa e se da una parte collabora attivamente al tutto, anche tramite donazioni a finti enti benefici, dall’altra teme che le persone soffrano più di quanto già non stiano già facendo, sotto il giogo di una dittatura spietata, come quella imperiale.

Etica e ribelle: una leader sensibile

La sua sensibilità e la sua etica la spingono a porsi domande giuste: fin dove è giusto spingersi per combattere il Male?

Quanto è successo su Aldhani, le ha fatto comprendere che ormai è dentro fino al collo, non solo perché l’amata cugina Vel Sartha (Faye Marsay) guidò quella missione ma anche perché si sente sempre più prigioniera di un sistema che la soffoca e che mette in pericolo tutto.

Sappiamo che Mon uscirà allo scoperto, diventando una delle leader ribelli di punta, fino al celebre discorso de “Il Ritorno dello Jedi”, in cui spiegò che “L’imperatore ha commesso un errore”.

Ora sappiamo quanta sofferenza l’abbiano spinta a scelte così radicali, arrivando a provare rimorso per ogni persona morta.

Già in quel discorso mostrò di tenere non poco alle vite altrui, sottolineando, con dolore “Molti Bothen sono morti per questo” ovvero per recuperare le informazioni che permetteranno a Han, Luke, Leia e Chewbacca di raggiungere Endor con una navetta imperiale. 

Il passato ritornerà?

Mon è una donna dalle varie sfaccettature, che ricorda con nostalgia il tempo della repubblica e nel contempo sa che quel periodo era già pieno di ombre, che le portarono via varie persone, compresa la sua amica Padmé.

Chissà se scoprirà mai com’è morta.

Chissà se la rivedremo anche in qualche serie post “Il Ritorno dello jedi”.

E se scoprirà mai che i suoi amici Luke Skywalker e Leia Organa sono figli di Padmé.

A proposito di figli: non possiamo negare di aver paura per Leida.

Forse l’Impero potrebbe farla pagare a Mon, una volta scoperta la sua reale identità.


Potete vedere Andor qui sotto

Andor – Disney Plus

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