Eccoci giunti alla conclusione della serie Andor, uno dei protagonisti di Rogue One. Andor è disponibile, con tutti i suoi 12 episodi su Disney+. Ecco la mia recensione su questa serie! Attenzione, potrebbero esserci dei piccoli spoiler se non avete ancora visto il finale di stagione!
- PRODUTTORE : Kate Hazell, David Meanti
- PRODUTTORE ESECUTIVO : Sanne Wohlenberg, Tony Gilroy, Kathleen Kennedy, Diego Luna, Toby Haynes, Michelle Rejwan
- STUDIO DI PRODUZIONE : Lucasfilm
- SCENOGRAFIA : Luke Hull
- MUSICHE : Nicholas Britell
- MONTAGGIO : John Gilroy, Tim Porter, Hazel Baillie
- FOTOGRAFIA : Adriano Goldman, Jonathan Freeman, Frank Lamm
- IDEATORE : Tony Gilroy
- ANNO : 2022 – IN PRODUZIONE
- EPISODI : 12
- Diego Luna: Cassian Andor
- Stellan Skarsgård: Luthen Rael
- Adria Arjona: Bix Caleen
- Fiona Shaw: Maarva Andor
- Denise Gough: Dedra Meero
- Kyle Soller: Syril Karn
- Genevieve O’Reilly: Mon Mothma
- Forest Whitaker: Saw Gerrera
- Andy Serkis : Kyno Loy
ANDOR, la trama
Scopriamo un Cassian non completamente agente Ribelle come in Rogue One, bensì un ricettatore di pezzi usati che non vede decisamente di buon occhio l’Impero. Apprendiamo le sue origini ed iniziamo a conoscere alcune delle persone con cui condivide un forte legame. Tra loro spiccano la madre ed il padre “adottivi”, Maarva e Clem, gli amici Bix e Brasso (Joplin Sibtain). Diametralmente alle vicende del protagonista, viviamo le vicende di Mon Mothma, di Luthen Real e della sua cellula di ribelli. Naturalmente non può mancare la controparte imperiale, nelle figure di Syril Karn e di Dedra Meero. A causa di una lite, finita male, con due guardie di sicurezza di Ferrix, Cassian è costretto a lasciare il pianeta. Si imbatte in Luthen, che gli propone di rubare gli stipendi destinati agli Imperiali di un intero settore, un grosso colpo.
Assalto ad Aldhani
Si inserisce in un gruppo di ribelli, sebbene con poca esperienza in questo genere di azioni. Il colpo riesce a metà e senza poche perdite per i Ribelli. Tuttavia il nostro protagonista riesce ad impossessarsi di una grossa somma di denaro, con cui decide di nascondersi. Il colpo allarma l’ISB, l’Imperial Security Bureau, l’agenzia d’intelligence dell’Impero che come primo atto inasprisce tutte le pene nel codice giudiziario intergalattico. Proprio a causa di questo provvedimento, mentre Cassian era letteralmente in vacanza su Niamos, viene arrestato e condannato a sei anni di detenzione nel carcere di Narkina 5.
Fuga da Narkina 5
Un carcere in cui i detenuti sono costantemente costretti ai lavori forzati con conseguenze letali per chiunque vi si opponga. Deciso ad uscire da quella trappola mortale, Andor ed un gruppo di detenuti elaborano un delicato piano di fuga. Dopo esser fuggito dalla detenzione e fatto ritorno su Niamos, scopre della morte della madre Maarva e decide di ritornare su Ferrix per assistere al rito funebre.
L’ultimo saluto a Maarva
L’ISB coglie l’opportunità di catturarlo e decide di tendergli un’imboscata collocando un’intera guarnigione sul pianeta. Ma non sono i soli a volerlo braccare, anche Luthen e la sua squadra vogliono catturarlo. Le abilità di Cassian si dimostrano superiori rispetto a quelle dei suoi avversari. Non solo assiste al funerale di sua madre, ma riesce a liberare alcuni amici detenuti e a metterli in salvo. Alla fine dell’ultimo episodio decide di unirsi alla cellula di Luthen, epilogo che ci porterà alla seconda stagione. La scena post-credit è un ulteriore tocco di classe!
ANDOR, l’analisi
Lo stile recitativo, nella serie, è deciso, intenso e pragmatico. Ideale per raccontare qualcosa di enormemente complesso come una ribellione. La trama si sviluppa in modo lineare e scorrevole. Da qui l’enorme abilità degli sceneggiatori nell’intrecciare più filoni narrativi senza perdere coerenza. La qualità della scrittura è probabilmente uno dei veri punti di forza di questa produzione che, a mio avviso, è la migliore fin qui proposta da Disney/Lucasfilm. I personaggi crescono e si avvicinano costantemente verso le figure che conosciamo nella trilogia classica ed in Rogue One. La caratterizzazione dei personaggi è il secondo punto di forza della serie grazie, sopratutto, alla bravura degli interpreti. L’enfasi, la convinzione e a volte la ferocia, con cui interpretano i propri ruoli, rende lo spettacolo quasi reale. Luna, Skarsgård, O’Reilly, Gough, Serkis e tutti gli altri elevano la qualità dello show. Fotografia e montaggio non deludono mai, iconica la scena “dell’Occhio di Aldhani” in cui sono rimasto letteralmente a bocca aperta. Le colonne sonore accompagnano, quasi sempre, le scene visive con altrettanta qualità. La musica dell’intro cambia volta per volta, in base allo sviluppo dell’episodio precedente. Da applausi la resa finale del funerale di Maarva, un suono struggente, quasi come se fosse un vero funerale. Molto bene!
ANDOR, le mie considerazioni finali
Lo ammetto, non avevo per nulla aspettative quando annunciarono questa serie. Non saprei esattamente perché, probabile che il personaggio non mi ha mai trasmesso il giusto appeal, sarà anche per alcune delusioni nelle recenti produzioni di Star Wars. Fatto sta che mi sono totalmente ricreduto, sia per qualità che per entusiasmo che ha saputo instillarmi. La qualità della sceneggiatura, della fotografia e l’enorme abilità interpretativa dei personaggi ha dimostrato, episodio dopo episodio, che si può realizzare un prodotto di qualità, anche senza effetti speciali nello spazio (anche se la scena di Luthen che fugge dall’Incrociatore Arrestor è assurda), senza la Forza e senza i personaggi principali del franchise. Una serie assolutamente da guardare e gustare. E’ vero, a volte il ritmo è compassato e lento, ma lo reputo necessario per raccontare correttamente il dietro le quinte della Ribellione, non si può essere sempre esplosioni e blaster. In trepidante attesa della seconda stagione!
“Io preferisco morire cercando di sconfiggerli, piuttosto che dargli ciò che vogliono!”
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