Star Wars: Il parere dello Staff è una rubrica pensata da Marcello Durante, per farvi conoscere le opinioni dei tanti componenti della redazione Guerrestellari.net su diversi argomenti legati alla saga creata da George Lucas. Questa settimana sotto i riflettori ci mettiamo il settimo e ottavo episodio della Seconda Stagione della serie tv animata The Bad Batch (Disney+).
Marcello Durante (starwarsnews.it): Ci troviamo di fronte all’arco narrativo più importante e meglio realizzato della serie. Queste due puntate diventato un tassello fondamentale per capire alcune dinamiche di Star Wars e fungono da ponte perfetto tra due trilogie. Finalmente si vede ardere l’impronta di Darth Sidious: è sempre lì, nell’ombra e anticipa ogni mossa, determina con la sua astuzia le sorti della galassia. L’entrata in scena è epica e il suo discorso l’ho riascoltato più volte, soprattutto in lingua originale.
La Clone Force 99 ha dimostrato perché è speciale, a tal punto da essere necessaria per portare a termine missioni impossibili. È stata una grande esperienza, divisa in due tempi da circa mezz’ora. Nel primo sono state poste le premesse per questo nuovo terremoto galattico; nel secondo c’è stata tanta azione, ma anche introspezione. Il profumo della politica era ancora una volta nell’aria e le vibrazioni della ribellione hanno scosso l’ambiente grazie alla presenza di Bail Organa e della senatrice Chuchi (una Padmé migliore, non vittima del fascino oscuro del Prescelto). Questo è lo Star Wars definitivo che Lucas ha proposto, nonostante l’assenza di Jedi e della Forza (elementi giusto accennati). Una grande storia!
Manuela Milady: “Segui il denaro, lascia sempre una traccia”. Bail Organa mi piace, mi è sempre piaciuto. Qui, con una semplice frase, mi ha riportata di botto alla serie Andor e a Mon Mothma e l’ho apprezzato tantissimo. Ma andiamo con ordine… La settima è stata una gran bella puntata di Clone Wars. Sì perché della Bad Batch neanche l’ombra, di nuovo. Ero già sul punto di gettare la spugna e pensare che Hunter e compagni fossero solo le comparse di contorno di una più interessante storia che si svolgeva una puntata ogni tanto, senza di loro. Per fortuna è arrivata anche l’ottava, che ha riequilibrato un pochino le cose.
Omega è stata un po’ più zitta del solito, ascoltando invece di prendere sempre iniziative istintive, e la Bad Batch si è riunita momentaneamente a Rex. Sono tornati anche gli intrighi di Palpatine, sempre un passo avanti a tutti. Il tutto incentrato sulla legge che decreta passaggio dalle forze armate formate dai cloni al reclutamento di civili, che diventeranno gli Stormtrooper. Eventi importanti che non vedo l’ora di approfondire. Disegni e resa fotografica impeccabili e conna sonora con il tema dei cloni, che io amo particolarmente, usato più volte in modo toccante. E inaspettato anche il finale di puntata, che lascia forte la curiosità per le puntate successive. Ottimo lavoro, era ora!
Radio Fulcrum: Le Vere Guerre Stellari. Due puntate SPE-TT-AC-CO-LA-RI! Cosa possiamo dire? Intrighi alla The Clone Wars, Palpatine che è sempre il numero 1. La puntata sette funziona benissimo senza la Clone Force 99, ma la otto necessitava della loro presenza. E così è stato! Per non parlare delle musiche e della realizzazione grafica. Sembrava di vedere un film. Poi passiamo al messaggio che lancia: i cloni che sono trattati come droidi, ma sono esseri umani senzienti con delle emozioni. Meritano di essere considerate persone umane, come lascia intendere la Senatrice Chuchi. Voto totale: 10/10.
Star Wars: La cospirazione dei cloni, Verità e Conseguenze
Lorenzo: Le due puntate costituiscono quello che ritengo l’arco narrativo più interessante della serie, in quanto va a spiegare il processo che ha portato alla dismissione dei cloni con conseguente inizio dell’arruolamento dei classici stormtrooper. Ho trovato gli aspetti politici della questione ben concepiti e raccontati, con le giuste note oscure, sia scenografiche che sonore, sugli eventi che mettono in mostra la corruzione e la spietatezza dell’Impero. La vicenda del riconoscimento dei diritti dei cloni, visti solo come macchine militari, probabilmente trae ispirazione dalla storia afro-americana di metà Ottocento, con una senatrice Chuchi che, facendosi portavoce della comunità dei cloni, assume un ruolo quasi “lincolniano”. Ciliegina sulla torta è ovviamente l’apparizione finale di Palpatine, che come al solito si rivela essere sempre avanti a tutti nelle sue macchinazioni. Non mi resta che sperare che la serie continui seguendo lo stile di questa coppia di episodi.
Davide Veraldi: Finalmente tanto Star Wars. La serie fino a questo punto si è comportata bene. A tratti mi ha lasciato perplesso per una trama alquanto debole. Nel settimo episodio torna al centro il Senato. Un momento molto importante nella storia della Galassia lontana lontana: la “legge del reclutamento della difesa”.
Le bugie di Rampart sulla distruzione di Kamino sono troppo per cloni ribelli come Slip e Cade che hanno vissuto in prima linea quella bugia. Per questo perdono la vita per far emergere la verità. La Senatrice Riyo Chuchi ha iniziato a prendere consapevolezza che stanno calpestando i diritti di esseri viventi. I cloni non sono macchine. La verità su Kamino, nascosta nel computer centrale della Venator, la porta quasi ad essere uccisa da un assassino.
Finalmente rivediamo il Capitano Rex che si ritrova a guardare morire un fratello che ha scelto la strada del “credente” abbracciando il lato oscuro. Molto toccante tutta la costruzione del lato emotivo dei cloni divisi tra l’onorare il dovere e riflettere sul futuro.
Nell’ottavo episodio vediamo la Senatrice Riyo Chuchi in prima linea pronta a difendere i diritti dei Cloni che sembrano ormai considerati alla pari di droidi obsoleti. Rex presenta la missione alla Clone Force 99 in modo semplicistico, un furto di dati su Coruscant. Sinceramente mi ha fatto storcere il naso quella presentazione. L’impatto emotivo è la vera chiave di questo episodio!
Omega che scambia il dialogo con Halle Burtoni, una Kaminoana che non sembra molto disponibile a mettersi in gioco, ma viene smossa dalle affermazione della piccola clone. Il livello di attenzione si alza durante la missione sulla Venator che si conclude con quella bellissima fuga con la capsula di salvataggio.
Quando ormai le prove erano state servite su un piatto d’argento al Senato e sembrava ormai fatta, il vero tuffo al cuore: l’Imperatore Palpatine! Vederlo emergere al centro e dirompere nel finale di puntata è stato stupendo. Aveva manipolato tutti per far passare la legge del reclutamento e tutti erano stati le sue pedine. E se già ad un finale perfetto non si poteva chiedere di più, sono rimasto piacevolmente commosso dall’abbraccio di Omega ed Echo. Quest’ultimo lascia temporaneamente la sua famiglia per seguire un’altra strada. Speriamo di vedere altre puntate come queste.
Star Wars: il cambio di passo
Mariapia Leone: Finalmente il cambio di passo, e la qualità narrativa diventa notevole. La Clone Force 99 abbandona le rotte sicure – dove sopravvive di missioni poco idealistiche.
I nostri viaggiano fino a Coruscant, dove sono stati richiamati da un Capitano Rex ormai vicino agli ambienti di una ribellione che sta montando e che coinvolge gli stessi cloni. C’è da proteggere l’indagine della senatrice Chuchi. La donna sta cercando di fermare la Legge sul Reclutamento della Difesa, che dichiarerebbe obsoleti i cloni e li sostituirebbe – senza sostegno per la sopravvivenza vita natural durante – con un esercito reclutato tra volontari motivati. La discriminante vera e segreta alla base del provvedimento su cui spinge l’Imperatore sta nella capacità di pensare dei cloni e nella loro consapevolezza sempre più diffusa di aver obbedito ad ordini da considerarsi in realtà dei crimini – dal post Ordine 66 in poi.
Non a caso i due cloni Slip e Cade ragionano sulla distruzione di Kamino e vengono uccisi quando realizzano che non si è trattato di un evento catastrofico, ma di una epurazione eseguita per mano loro e di migliaia di altri cloni su ordine dell’Ammiraglio Rampant.
Testimone dell’assassinio dell’ultimo dei due cloni ribelli, la Senatrice Chuchi scampa la morte grazie a Rex, ma le serve aiuto e protezione: ha indizi sui fatti di Kamino, ma le servono prove schiaccianti da portare in senato – per stabilire che individui come Rampant vanno condannati, dimostrare la lealtà dei cloni e battersi per loro ottenendo diritti e un seggio che li rappresenti in Senato.
Sorprendentemente sarà Palpatine in persona a presentarsi in Senato per condannare Rampant e il disastro su Kamino; una mossa strategica che gli consente di ribaltare la situazione a proprio favore. Rampant agì su Kamino eseguendo un ordine dell’Imperatore, ma non essendo stato abbastanza feroce nel proteggersi… ora viene abbandonato dal burattinaio – che invece si rafforza e incoraggia il Senato ad approvare la sua Legge sul Reclutamento. Palpatine avrà il nuovo esercito di volontari reclutati dai popolosi ceti meno abbienti.
Chuchi non otterrà diritti per i cloni e la sua indagine muore in Senato. Poco esaltante il ruolo di Bail Orfana: vede, suggerisce, ma non si sporca le mani. Sembra una sorta di osservatore degli eventi, sempre lì a incoraggiare senza mai esporsi concretamente. Piuttosto deludente.
I due episodi si chiudono con una nuova separazione: la Bad Batch perde Echo, che sceglie di restare al fianco di Rex per aiutare i cloni in difficoltà e quelli che tra loro vorranno liberarsi del chip inibitore per unirsi ai primi moti ribelli, il cui vento soffia ancora lontano.
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