Rossella
“Su su piccoli! Dai seguite ‘a zia!”
Stavolta che sta succedendo in redazione? Io volevo solo fare ricerche sul peso alla nascita di Babu Frik ma, evidentemente, oggi non è il giorno giusto.
La stagista Ornella passa in mezzo alle scrivanie come un tornado, seguita dalla scia di profumo al talco nella quale riesco a scorgere varie testoline di umani insolitamente piccoli.
Bambini, credo sia questo il termine tecnico.
“Signorina Ornella, ma cosa succede?” chiedo
“Ma su ciccina! Non lo sai che oggi è la giornata del ‘porta tuo figlio al lavoro’?” risponde lei spargendo brillantini ad ogni battito di palpebre.
No, non lo sapevo, ma tra i piccoli che la seguono riesco a scorgere i due cloni femmina del caporedattore, i figli umani della nostra Intelligenza Artificiale, per gli amici Skynet, e il nostro Scassian Andor, che fa parte dello staff ma è ancora un bambino pure lui.
C’è anche un adulto umano, dalle evidenti occhiaie, che tiene in braccio un neonato e gira come uno zombie tra i tavoli, ripetendo “Non dormo più, non dormo più”, ma pare sia un infiltrato di Star Wars News Italia.
La fiaba del pomeriggio
“Su su, avanti che c’è posto!” li incita Ornella.
“Ma dove li sta portando?” chiedo incuriosita, seguendo il flusso di lattanti.
“Suvvia ciccina, che domande! Li porto qui, da mia sorella Rossella per la fiaba del pomeriggio!”
Conoscevo Graziella, la sorella maggiore di Ornella, ma la minore mi mancava.
E’ così che mi trovo davanti questa specie di Jessica Rabbit con la parlata della Ferilli.
“Daje piccoletti! Su che zia ve sta ad aspettà!” esclama col tono da venditrice al mercato di Brentaal IV.
“Daje che zia ve racconta de la Principessa, che poi era na Duchessa!”
Sono solo a otto pause caffè oggi, posso farne un’altra e rimanere ad ascoltare.
“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…”
A giudicare dall’inizio, qualche sospetto sull’ambientazione mi viene e chiedo a Ornella “Signorina Ornella, ma sua sorella sarà mica un’altra amica di Radio Fulcrum?”
“Ahahahahah!” la Missis Doubtfire di guerrestellari.net scoppia in una fragorosa risata, prima di rispondermi.
“Ma no che non è amica di quel belloccio di Fulcrum!”
Meno male, questa volta forse l’ho scampata.
“Lei era proprio l’amante di Fulcrum!” ecco, appunto… come non detto.
“Solo che poi ha conosciuto quell’altro, quel Netracer che sta sui social, si è invaghita follemente e Fulcrum si è ingelosito, quel permalosaccio”
Satine e Bo-Katan
Intanto Rossella: “La principessa se chiamava Satine ed era ‘na biondina coi fiocchi che stava su Mandalore…”
“Ma che storia è?” esclamo involontariamente e Ornella mi guarda ridendo ancora.
“Ma è la storiella che le ha raccontato proprio Netracer, le sa lui queste cose e poi Rossella ha raccontato tutto a Fulcrum prima che quello screanzato la mollasse”.
A questo punto, tanto vale ascoltarla tutta la storia.
“La principessa stava sempre sola soletta e un po’ ‘ncazzata”
Ma non era un racconto per bambini?
“Stava a discute’ sempre co’ mamma e papà. Ma un bel giorno arrivarono due Cavalieri Jedi e uno dei due era un pochetto gnocco, che la principessa se sciolse in brodo de giuggiole!”
Non me la ricordavo così, ma pazienza.
“Ste due regazzì, la principessa e il cavaliere gnocco, se filavano mica male. Fila fila, ecchè doveva da succede? Che quando er cavaliere se n’è annato, ‘a principessa stava in stato interessante“
I bambini, un po’ perplessi, seguivano la storia rapiti e io non è che fossi da meno.
“Ma er papà de la principessa nun ce lo voleva lo scandalo a casetta sua, così diede l’ordine di far passare er nascituro come fijo suo non de la principessa!”
Non mi risulta che Satine abbia avuto figli, ma lascio il beneficio del dubbio e Rossella, scuotendo i fantastici capelli bruni, riprende a raccontare.
“A ‘sto punto, ‘a princess dà alla luce una femminuccia che se chiama Bo-Katan perchè mammina vuole darle il nome col trattino in mezzo, come a papà suo”
Le vere origini di Bo-Katan
Stai a vedere che Bo-Katan è figlia di…
“Perchè papà suo se chiama Obbi-Wan, ma nun po’ sapè che la bambina è fijia sua. Nun lo scopre nemmeno quando torna sul pianeta, tanti anni dopo, e incontra Bo-Katan subito prima che la principessa Satine fosse uccisa da uno zozzone brutto rosso e nero!”
Tempo di smorzare il coro di “Oooooohhhhh!” dei bambini e poi continua
“Che ‘sto frascicone de Obbi-Wan, se usava un paio de neuroni in più, ce poteva pure arrivà! Che se guardavi Satine e tutta la famija erano tutti biondi come cenci slavati, mentre Bo-Katan c’ha ‘a chioma rossa che pare un fiammifero!”
Rossella si guarda intorno e sussurra ai bimbi “Anvedi che anche Obbi-Wan c’ha la chioma rossiccia, un po’ mezza e mezza” e strizza l’occhio suscitando le risate dei piccoli.
“E’ per quello che Bo-Katan ha litigato con Satine, tanto tempo fa, quanno ha scoperto che sta biondina nun era ‘a sorella ma ‘a mamma!“
Ecco il vero motivo della rottura! Adesso mi spiego molte cose.
“Ma a noi nun la si fa, vero?!” esclama Rossella ai bambini con fare da cospiratrice mentre i piccoli si stringono sempre più verso di lei.
“Noi ‘a sappiamo ‘a verità! Perchè l’abbiamo vista combatte’ la rossa e se mette pari pari come se mette paparino Obbi-Wan. Avoja se se vede che so’ parenti stretti!”
Ripenso ad una scena appena vista in un live action e forse potrebbe avere davvero ragione.
Poi penso a quanto sia irritante Obi-Wan Kenobi e al caratteraccio di Bo-Katan e… ok, stavolta sono convinta che sia tutto vero!
Secondo voi?
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