Oggi siamo felici di avere con noi Elena Ercole, sarta costumista di UTAPAU Costumes Lab.
Benvenuta Elena!
Partiamo subito con qualche informazione su di te e sulla realtà di Utapau Costumes Lab
Mi chiamo Elena e sette anni fà, con mio fratello e Dany, abbiamo cominciato a realizzare dei costumi per amici, in breve è nata Utapau e non ci siamo più fermati.
Da dove nasce questa passione? Cioè quando eri piccola hai pensato “da grande farò costuming”?
Premesso che quando ero piccola il costuming non esisteva… esisteva solo il Carnevale e, in effetti, sin da piccoli io e mio fratello chiedevamo a mia mamma ogni anno un abito nuovo.
Lei non era sarta, ma qualcosa sapeva fare e ci accontentava.
Fu così che vedendo lei ho imparato qualche base di cucito, da ragazza sempre per carnevale.
Poi con gli amici abbiamo cominciato a vestici in gruppo, per esempio un anno ci siamo vestiti da Famiglia Addams e per realizzare gli abiti mi sono fatta aiutare dalla mamma di uno del gruppo che era sarta in pensione e ho ampliato con lei le mie competenze.
Poi per anni non ho più fatto nulla finchè non ho cominciato a fare rievocazione storica e ho ripreso a cucire.
Ovviamente più si lavora più si impara e si ampliano le competenze, poi l’incontro con le Legioni e la passione per Star Wars ha fatto il resto.
A questo proposito, puoi spiegare brevemente la differenza tra cosplay e costuming?
Allora in generale il costuming è eseguire una replica di un costume quanto più possibile fedele all’originale sia in termini di costruzione che dei materiali.
Il cosplay lascia più libertà di interpretazione per aggiungere la propria vena artistica e, anche se il dettaglio non è maniacale, conta l’interpretazione e l’insieme generale.
Lavori da sola o hai uno staff da presentarci?
Utapau è formata da tre soci: io, mio fratello Enrico e Dany.
Loro si occupano del reparto armature, ma in sartoria sono da sola.
I tuoi lavori riguardano esclusivamente il mondo di Star Wars o fai costumi anche di altro tipo?
In generale accetto qualsiasi tipo di commissione.
Ho aiutato Cristina Malanchini a completare il suo costume di Hela di Thor e continuo a realizzare abiti per la rievocazione storica, in particolar modo del 1700 e 1910, l’era del Titanic per intenderci.
Parlando di Star Wars, da dove arriva la tua passione e quali sono i costumi inerenti la saga che più ti ha soddisfatto realizzare?
La passione è nata da piccola quando mio padre, che era appassionato di fantascienza, mi portò a vedere Star Wars Ep.IV al cinema.
I costumi che più amo sono: Anakin, perchè è stato quello che ha dato il via a tutto e che ho realizzato più volte, ogni volta migliorandolo; poi Kylo Ren di Ep.VII perchè amo tantissimo quel design; Krennic e sto adorando lavorare su Cad Bane che vedrà la luce prossimamente e, ovviamente, il mio Shaak Ti.
Ma alla fine li amo tutti.
Da dove si parte per realizzare un costume? In particolare, se io dovessi pensare ad un personaggio per me sceglierei Madre Talzin, la matriarca delle Streghe di Dathomir. Ma è un personaggio visto esclusivamente in serie animate o fumetti, mai il live action. Come si fa a riprodurre un costume del genere nella realtà?
Prima di tutto bisogna studiare molto bene il costume, analizzarlo fin nei più piccoli dettagli, cuciture, allacciature, materiali, colori ecc.
Bisogna anche entrare nel perchè alcune cose sono fatte in un modo piuttosto che in altro, specie quando si parla di costumi in live action.
Per costumi tratti da personaggi di animazione il discorso si complica perchè non ci sono tessuti reali da trovare, ma capire quale materiale potrebbe funzionare.
Altra difficoltà sono le allacciature: nei cartoni nessuno si preoccupa come si allaccia un costume, non tutto può passare dalla testa e quì si deve essere molto creativi per nascondere zip, bottoni ecc.
In certi casi poi si deve anche chiedere “aiuto” ad altri artigiani: se ci sono parti in pelle e cuoio, se servono protesi o maschere, stampa 3D ecc.
Quindi si deve anche cercare l’artigiano con cui collaborare.
Mediamente quanto ci mettete a realizzare un costume? C’è una lista d’attesa?
Le tempistiche variano tantissimo, perchè dipende dalla complessità del costume, alcuni sono fatti da pochi elementi, altri hanno mille accessori e dettagli da riprodurre.
A volte ci vogliono mesi anche solo per recuperare tutti i materiali.
Si ho una lista d’attesa molto lunga, dico sempre che non bisogna avere fretta.
Hai mai detto di no alla realizzazione di un costume in quanto “irrealizzabile”?
No, ma spesso è il costo a renderlo tale.
Alcuni costumi sono così complicati che il problema non è realizzarli, ma il costo che arriverebbero ad avere e che magari fa desistere il cliente.
So che lavorate anche per le Legioni, Ordine 66, Empisa. A parere tuo, il fandom di Star Wars in Italia quanto valorizza lavori di costuming accurati come i vostri? Riusciamo a rivaleggiare con i fan esteri o siamo ancora una realtà di nicchia, poco diffusa?
A livello di numeri siamo pochi, ma la qualità dei costumi è molto alta, non è raro che si ricevano complimenti quando si partecipa ad eventi all’estero.
Il pubblico poi, ovviamente, per la maggior parte non si accorge del livello di maniacale che raggiungiamo, ma in generale ognuno lavora per la propria soddisfazione personale.
Prima di lasciarci, ci racconti qualche aneddoto interessante sul tuo lavoro?
Ogni costume realizzato ha tutta una sua storia dietro le quinte che è difficile sceglierne uno o l’altro.
Di sicuro le situazioni strane non mancano.
Una delle cose che mi diverte di più è scoprire cosa sono, in realtà, alcuni particolari dei costumi.
Per esempio, lavorando sul costume del Barone Papanoida ho scoperto che la spilla che ha al collo è un badge di qualche corpo di Polizia inglese a cui hanno aggiunto un rivetto per modificarlo un po’.
E il cordone da ufficiale è sempre della Marina inglese.
Ovviamente quando è possibile si acquista il pezzo originale, così ci si trova ad acquistare cose piuttosto “inusuali”.
Ringraziamo Elena per essere stata con noi e averci dato la possibilità di scoprire qualcosa in più su questo mondo nascosto del costuming.
Avendo visto di persona alcuni dei suoi lavori, non saprei descriverli in altro modo se non opere d’arte.
Ho ancora in mente il costume dell’Ammiraglio Amilyn Holdo realizzato con un tessuto che non pensavo nemmeno potesse esistere!
L’appuntamento con Elena e con tutti voi è fissato per lo Star Wars Day, il 4 maggio 2023, in live sui canali di guerrestellari.net
Vi aspettiamo!
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