Meet the Visionaries è un nuovo progetto di StarWars.com in cui andranno ad intervistare i registi di Star Wars: Visions Volume 2. Il primo ad esser intervistato è Rodrigo Blaas, regista del primo episodio della nuova stagione, dal titolo “Sith“.
L’arte di un Sith
Come detto in apertura, “Sith” è il primo episodio del Volume 2 di Star Wars: Visions. L’episodio è stato scritto e diretto da Rodrigo Blaas, noto sopratutto per il suo lavoro alla Pixar e Trollhunters: Tales of Arcadia con Guillermo del Toro. Le animazioni dell’episodio sono state realizzate dall’El Guiri Studios con sede in Spagna.
La protagonista dell’episodio è Lola, una sensibile alla Forza (ed ex Sith), che assieme al suo fidato droide E2 cercano l’ispirazione artistica in completo isolamento. Tuttavia questa vita pacifica non durerà molto; il vecchio maestro di Lola riuscirà a rintracciarla e minaccerà la sua tranquillità minacciandola con la sua Spada Laser color cremisi.
Blaas non ha mai nascosto il suo amore per Star Wars; “Quando mi hanno fatto ‘la telefonata’, per me è stato come viaggiare nel tempo, che mi ha trasportato nel momento in cui ho visto per la prima volta la trilogia originale”, ha confessato a StarWars.com. “Ho visto i primi film di Star Wars al cinema, ma è stato quando li guardavo sulle VHS di mio fratello che mi sono innamorato“
Il suo coinvolgimento nel progetto Visions
“Jacqui Lopez (vicepresidente della produzione Lucasfilm e produttore esecutivo di Visions) mi ha chiamato e mi ha raccontato di questo secondo volume di Visions”, racconta Blaas. “Ho avuto una seria conversazione con me stesso: come poter rendere omaggio alla mitologia che amo, ma essere anche audace? Posso esplorare visivamente cose diverse che ho sempre voluto sperimentare nell’animazione?” ha continuato Blaas.
Di fatti l’animazione di “Sith” è visivamente incredibile e diversa da qualsiasi progetto visto fino ad ora, trasudando vera e propria arte! Basti guardare le spade laser di Lola e del Maestro Sith, che sputano e gocciolano di vernice, in cui la tempera sostituisce il laser. Oppure il mondo che circonda il duello finale, in costante cambiamento, esattamente come la tela di un artista. “Volevamo avere un personaggio così connesso alla sua arte e alla pittura da voler mostrare fisicamente tutto il suo processo di artista: come si sveglia e da dove prende ispirazione. Usa la Forza ed altri elementi della mitologia di Star Wars per formare il suo spazio, la sua bolla sicura”.
Innovare Visions mantenendo la mitologia di Star Wars
Sebbene incentrato sull’espressione dell’arte, le spade laser non sono gli unici elementi inerenti alla Saga di Star Wars, il team di El Guiri Studios ha volute includerne altri, per rendere la storia più autentica. “Volevo davvero fare qualcosa che sembrasse reale, specialmente nel modo in cui abbiamo mostrato la tecnologia”, afferma Blaas. “Una delle cose che amo di Star Wars è che ogni tanto qualcosa non funziona o si rompe, richiedendo metaforicamente che venga colpito, come il motore del Millennium Falcon. Queste piccole cose caratterizzano il personaggio”.
All’inizio dell’episodio possiamo vedere proprio questa caratterizzazione, “quando il tè non cade nella tazza, il droide deve picchiettare sul macchinario affinché possa il liquido possa cadere. Rende tutto tangibile e palpabile”, dice Blaas. Il regista è estremamente entusiasta della risposta dei fan, “volevo creare qualcosa che ispirasse e si connettesse con il pubblico. Sono molto curioso di osservare la loro reazione” ha concluso il regista.
Star Wars: Visions Volume 2 è disponibile su Disney+, con ben 9 episodi, tutti realizzati da studi di animazioni sparsi per il mondo. Avete visto l’episodio “Sith”? Vi è piaciuto? Aspettiamo i vostri commenti!
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