Meet the Visionaries: Magdalena Osinska e l’episodio “I Am Your Mother” in Visions Volume 2

Meet the Visionaries è un nuovo progetto di StarWars.com in cui andranno ad intervistare i registi di Star Wars: Visions Volume 2. Questa settimana è il turno di Magdalena Osinska, regista del quarto episodio intitolato “I Am Your Mother“.

Un episodio interamente realizzato in Stop-Motion

“I Am Your Mother” è un cortometraggio animato interamente realizzato con la tecnica dello Stop-Motion dagli Aardman Studios, nel Regno Unito. Non è la prima volta che si utilizza questa tecnica per un prodotto di Star Wars, la scena con gli scacchi tridimensionali Dejarik de Una Nuova Speranza è stata realizzata in Stop-Mpotion. Tuttavia è la prima volta che si realizza un intero cortometraggio usando questa tecnica.

Visions

Protagonista dell’episodio è la giovane Twi’lek di nome Anni, in contrasto con l’invadente madre Kalina. Il loro rapporto, tendenzialmente distante, migliora durante una gara di velocità attraverso la capitale Chandrilan di Hanna City. La gara sarà piena di ostacoli ed imprevisti, in cui Anni e sua madre affronteranno amici e nemici lungo le vie tortuosa della città, non senza battibecchi.

Per la sceneggiatrice e regista Magdalena Osinska questo progetto significava realizzare un sogno. “Il mio più grande sogno era quello di lavorare per gli Aardman Studios ed il secondo sogno era fare un film di Star Wars”, ha raccontato Osinska a StarWars.com. “Ho lavorato nella Aardman per 16 anni, per lo più su spot pubblicitari e cortometraggio, incluso un po di lavoro in Live-Action. Ma lo Stop-Motion è sempre stata la mia passione, Lo adoro”

Le esperienze personali nel progetto Visions

Quando abbiamo ottenuto l’incarico, ho cercato di pensare a ciò che mi ha entusiasmato di Star Wars e, onestamente la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la famosa frase ‘Sono tuo padre!'”, ha ricordato Osinska riguardo il processo creativo dell’episodio nel Volume 2 di Visions. “Ora che sono una mamma, ho iniziato ad analizzarmi molto come genitore. Pensavo a mia madre ed ora la capisco molto meglio“, ha continuato Osinska. “Sapevo di voler realizzare un film sulla relazione madre e figlia, così come sulla maternità in generale, con una prospettiva molto più positiva”.

I personaggi di Anni e Kalina rappresentano i classici personaggi realizzati da Aardman, abitualmente raffigurati come sfavoriti (Wallace & Gromit, Chicken Run). “Volevo che questi personaggi fossero ispirati da persone reali. Kalina è ispirata sia da me che da mia madre, perché penso che mio figlio si vergogni di me, con il mio accento polacco e le mie stranezze. Anche il loro droide Z-1 è ispirato al mio vecchio cane e molti dei personaggi di sfondo rappresentano le mamme della scuola di mio figlio”.

Volevo che i personaggi fossero Twi’lek, perché è così che mi sentivo quando mi sono trasferita nel Regno Unito dalla Polonia” continua Osinska. “Anche loro sono venute da un lontano pianeta e si sono trasferite a Chandrila per permettere che Anni diventi un pilota”

I numerosi riferimenti alla Saga ed a Visions

Chi ha avuto un occhio attento, avrà sicuramente notato i numerosi riferimenti alla Saga di Star Wars. Ad esempio, sul lettino di Anni, il team creativo di Aardman ha inserito i poster dei suoi idoli, tra cui Wedge Antilles ed Hera Syndulla, così come un poster della band Star Waver, apparsa nell’episodio “Tatooine Rhapsody” del Volume 1 di Visions.

C’è anche un altro dettaglio nascosto, di cui Osinska è particolarmente orgogliosa, “Abbiamo letto che i fan si chiedevano come Maz Kanata avesse ottenuto la lightsaber di Luke Skywalker prima di Star Wars: Il Risveglio della Forza, quindi volevamo risolvere il mistero” dice. “Nel mercato c’è un negozio con ‘oggetti toccati da Luke Skywalker’, inclusa la sua mano con la lightsaber e se guardi da vicino, puoi vedere la mano di Maz che la ruba!”.

Un altro omaggio alla Saga è il sorprendente coinvolgimento dell’originale Wedge Antilles, l’attore Denis Lawson. “Stavamo cercando un personaggio che potesse essere una sorta di idolo per Anni, qualcuno che l’avrebbe ispirata in quanto pilota. Non credevamo di poter coinvolgere Denis, e quindi c’era molta eccitazione in studio quando lui ha accettato”.

Il messaggio che “I Am Your Mother” trasmette

La famiglia è uno dei temi centrali nella Saga di Star Wars, esattamente come il realizzare i propri sogni e traguardi affidandosi alla “Forza” di volontà. “Spero che il cortometraggio trasmetta queste sensazioni. In definitiva il personaggio di Anni deve riconoscere che qualcosa che pensava fosse una debolezza, ovvero il luogo da cui proviene, è in realtà un suo punto di forza. Si tratta di credere in se stessi e nella propria famiglia”.

Osinska conclude dicendo che l’episodio “è una lettera d’amore di Star Wars verso tutte le madri”.

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