TANTO TEMPO FA IN UNA GALASSIA LONTANA
Tanto tempo fa in una galassia lontana, lontana ma così vicino alle origini della saga.
“L’apparente innovazione”, introdotta in Ahsoka con la mappa utilizzata da Elsbeth, per raggiungere il Grandammiraglio Thrawn su Peridiana,
seguendo la rotta di migrazione purgill verso una galassia differente da quella che abbiamo conosciuto fino a ora (“Lo Jedi caduto” – Ahsoka S1E4),
è attualmente oggetto delle principali dissertazioni nonché depositaria di molte perplessità nel merito da parte degli appassionati.
L’affondo, per chi non avesse ancora colto l’importanza fondamentale di tale nuovo approccio,
si palesa definitivamente in “Far far away” (Ahsoka S1E6) con quel “Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana …“
fatto uscire ‘dalla bocca’ di Huyang, a inizio episodio.
Filoni dichiara apertamente, in maniera intellegibile, deflagrante e importantissima, di voler andare a incidere nella storia di Star Wars, come solo i grandi, quelli veri, possono osare.
IL PROLOGO DELLA SAGA
Tutti dovrebbero ricordare l’incipit iniziale del romanzo di Star Wars (1976 – in Italia Guerre Stellari ed. Mondadori) il cui prologo così esordiva:
“UN’ALTRA GALASSIA un’altra era. La vecchia Repubblica era la Repubblica del mito, grande più dello spazio o del tempo.”
Non occorre dire dove si trovava né da dove veniva, basti sapere che era la Repubblica…. .
Questo l’inizio, e fin qui nulla di strano se non fosse che a raccontare non é l’autore del” romanzo”(il Giorgione nazionale) ma bensì un certo Senatore di Alderaan, tale Organa Leia, che cita il Libro Primo della Cronaca degli Whill.
IL RITORNO DEGLI WHILL
Gli Whill, nella concezione originale della Saga di George Lucas,“esseri superiori garanti del tutto”, erano l’espediente narrativo per raccontare la nascente galassia di Star Wars proprio con le loro cronache “I Libri della Cronaca degli Whill”.
Nel corso degli anni, questo concept iniziale fu lasciato da parte in preminenza della Forza, accreditato come protagonista della sequel nei piani originali del Maestro;
teorizzato e smentito quale razza di appartenenza di Yoda and Co., descritto come nobile entità sub cellulare in sintonia con la Forza (midiclorian…?);
infine definitivamente ribadito canonico nel 2016 con l’arrivo di Chirrut Imwe e Baze Malbus, Guardiani degli Whill in Rogue One.
LA GALASSIA LONTANA LONTANA…
Dunque, Huyang, pronunciando quel “Tanto tempo fa.in una galassia lontana lontana…” ha trasformato la famosissima e tradizionale premessa di Star Wars nella più rivoluzionaria dichiarazione d’identità della Saga.
Filoni, con un colpo di genio, nel venire a ricordarci che “un’altra galassia c’é sempre stata”, rovescia la prospettiva spalancandoci gli occhi e indicandoci quello che abbiamo saputo da sempre ma che non riuscivamo ancora a percepire chiaramente.
L’altra galassia non é mai stata quella di Peridea, del cimitero dei purgill, di Ezra e Thrawn, bensì proprio quella della quale stiamo continuando a innamorarci da 46 anni: quella “Skywalker”.
Filoni, con questo semplice quanto geniale espediente, ci restituisce virtualmente il concetto degli Whill di non unicità di una galassia all’interno del mondo di Star Wars,
e forse anche la loro “vecchia galassia”, facendoci dono di una nuova speranza dal medesimo fascino e dalle medesime potenzialità degli inizii della Saga.
LA “DIVERGENZA” DI AHSOKA.
Perdonatemi ma a questo punto sono costretto ad autocitarmi dal mio precedente pezzo su Ahsoka del passato 21 agosto:
“Questa nuova serie tv potrebbe rivelarsi infatti come il principale spartiacque tra quello che Guerre Stellari é stato fino a oggi e quello in cui dovrà necessariamente evolversi per essere in grado di persistere e perdurare in futuro.
La storia che sta per arrivare, potrebbe risultare capace di autoalimentarsi dell’autorevolezza dei suoi protagonisti e delle sue vicende, LONTANE da quanto fino a ora abbiamo conosciuto…”
Beh possiamo dire che l’unica cosa che non avevo intuito era che non stavamo andando lontano ma…lontano lontano.
Scherzi a parte, stiamo assistendo a una nuova alba e i finti fenomeni del nulla possono solo stare a guardare.
Viva i purgill, viva Filoni, grazie Dave la Forza é con te come non mai…
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