L’universo di Guerre Stellari è famoso sotto molti punti di vista: uno tra questi è la varietà di astronavi che sono presenti nella saga. Non solo le pellicole ci hanno regalato una vasta varietà di caccia, spedeers, corvette, trasporti e navi da battaglia, molte delle astronavi più iconiche vengono dall’universo al di fuori dei film. E’ il caso ad esempio della “Ghost” la nave utilizzata dai protagonisti nella serie animata “Rebels” o l’ “Outrider”: la nave del mercenario Dash Rendar presente in “Shadows of the Empire” videogioco rilasciato nel lontano 1996. In questa recensione faremo un salto più indietro nel tempo: torniamo indietro di 4000 anni rispetto ai fatti accaduti in episodio IV: l’astronave in questione è la Ebon Hawk!
Ebon Hawk: da dove salta fuori?
La Ebon Hawk appare per la prima volta nel videogioco Knights of the Old Republic rilasciato nel 2003 e riappare nel suo seguito KOTOR 2 rilasciato l’anno successivo. La nave in questione accompagna il giocatore e i compagni durante l’avventura nella vecchia repubblica. Esattamente come nel caso del Millenium Falcon, la Ebon Hawk diventa immediatamente l’astronave cult per gli amanti della vecchia repubblica. Le immagini in basso mostrano rispettivamente la vista frontale e posteriore del vascello.
Il set 76362: Ashoka Shuttle, un discreto candidato:
E’ compito dell’autore essere sincero con i propri lettori, quando ho acquistato il set 75362 Ashoka Shuttle, lo schema dei colori e la quantità di pezzi angolati (wedge plates), mi hanno fatto subito pensare: Ebon Hawk! Dopo aver goduto della vista del set ufficiale sulla mia scrivania, sono iniziati i lavori di ri-costruzione. La realizzazzione di questo alternativo inizia con la ricerca della giusta immagine di riferimento (riportata sulla destra). In genere, quando si realizza un qualsiasi modello, la cosa più importante da rispettare sono le proporzioni. Così facendo, l’occhio che guarda, capirà subito che modello ha di fronte: anche se al posto dei colori corretti la nave fosse stata di colore giallo! Una volta stabilite le proporzioni si inizia a predisporre i pezzi nella posizione giusta come se stessimo componendo un puzzle.
Si passa a lavorare sui dettagli:
Dopo aver messo insieme un accozzaglia di pezzi per realizzare lo scafo si passa al lavoro sui dettagli. Il set originale contiene una discreta quantità di pezzi piccoli da utilizzare per abbellire la nave. Sono stati utilizzati per simulare prese d’aria, circuiti scoperti e danni delle battaglie. Quasi utilizzando tutti i pezzi di colore rosso scuro (dark red) si riesce a riprodurre il disegno sul dorso della nave, un’altra caratteristica peculiare del modello. La realizzazione del cannone (immagine a destra) si è rilevata alquanto complessa: il desing è cambiato almeno una decina di volte durante la progettazione!
Il risultato finale: una Ebon Hawk “snella”!
Utilizzando 398 dei 608 pezzi a disposizione nel set originale, la Ebon Hawk è completa. Le due immagini in basso mostrano il risultato finale. Il modello non è perfetto, appare subito evidente che manca di “volume” ma, il set 75362 Ashoka Shuttle presenta un numero esiguo di pezzi “voluminosi” come bricks e wedge briks. In definitiva, considerando che si tratta pur sempre di un set alternativo, il risulato è soddisfacente. Quindi se siete appassionati di lego e di vecchia repubblica potete costruire il vostro modello di Ebon Hawk a partire dal set 75362 e magari, realizzare una versione migliore di questa!
Se desiderate approfondire la questione trovate qui i link al video mentre, qui il link alle istruzioni.
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