Quando mi ritrovo a far vedere i prequel a persone che conosco, pongo sempre la domanda di rito: “ti è piaciuto di più Episodio I o Episodio II ?”. La maggior parte delle volte la risposta che ricevo è: “Il primo, almeno c’è Qui-Gon”.
Ma perché noi appassionati, a distanza di più di 20 anni, ci ricordiamo così tanto di Qui-Gon Jinn in Episodio I ? Cosa lo ha reso così memorabile? Cerchiamo di dare una risposta analizzando il suo ruolo nel film e quello che rappresenta per lo spettatore.
Tenete in considerazione che in quest’articolo faremo riferimento esclusivamente alla figura di Qui-Gon relativamente a quello che rappresenta in La Minaccia Fantasma, ignorando quindi il materiale extra cinematografico.
I Jedi nella Trilogia Originale
La Trilogia Prequel è entrata di prepotenza nell’immaginario collettivo. Proviamo però a calarci nella situazione pre-1999, in cui Episodio I ancora non era uscito. Fermiamoci a quello che ci viene detto nella Trilogia Originale.
“Per oltre mille generazioni i cavalieri Jedi sono stati i guardiani di pace e giustizia nella vecchia Repubblica, prima dell’oscurantismo, prima dell’Impero.” (Obi-Wan Kenobi in Episodio IV)
A conti fatti nella Trilogia Originale questi Jedi ci venivano solo raccontati da altri personaggi. Erano solamente un ricordo. Le uniche testimonianze erano quelle di Obi-Wan e Yoda, quindi i Jedi li immaginavamo come loro.
I Jedi nella Trilogia Prequel
Ebbene, lo scopo de La Minaccia Fantasma era quello di spiazzare lo spettatore mostrando un ordine Jedi diverso da quello che potevamo immaginare. Lontano dalla saggezza di quell’Obi-Wan interpretato da Alec Guinnes.
Ovviamente questo era necessario per contestualizzare la caduta al lato oscuro di Anakin, infatti le premesse della Trilogia Prequel erano estremamente ambiziose. Rappresentare la nascita di Darth Vader e contemporaneamente tracciare un quadro del corrispondente periodo storico non era sicuramente cosa facile.
I prequel avevano lo scopo di mostrare allo spettatore quello che era la Repubblica, nonché l’ordine Jedi prima della loro presunta “estinzione”.
Questo perché la nascita di Darth Vader non riguarda solo il personaggio interpretato da Hayden Christensen, ma è proprio una conseguenza della situazione in cui si ritrovavano i Jedi ai tempi.
Un ordine Jedi ormai fermo nei propri dogmi e sempre più cieco.
Perché Qui-Gon risalta in Episodio I
Una volta contestualizzata la situazione dei Jedi nel periodo della Repubblica, possiamo notare che ci sono un paio di aspetti che permettono a Qui-Gon di risaltare particolarmente.
Innanzitutto, rispetto agli altri Jedi, colpisce per la sua pacatezza e per la sua capacità di vedere in modo chiaro le cose.
Qui-Gon rappresenta un elemento estremamente familiare e di raccordo tra le due trilogie, permettendo allo spettatore di ritrovare in Episodio I il tipico Jedi che si era immaginato dai racconti dell’Obi-Wan di Alec Guinness.
Dopodiché, è proprio il maestro di Obi-Wan. Cioè… è il maestro del maestro. Parte della saggezza e della pacatezza dell’Obi-Wan che avevamo conosciuto nella Trilogia Originale viene proprio dal Qui-Gon di Episodio I.
In tutto questo, bisogna considerare che è stato lui a notare il piccolo Anakin. Lo ha liberato dalla schiavitù e lo ha condotto attraverso un cammino che poi ha ovviamente dato inizio alla Saga degli Skywalker.
La sua morte alla fine del film è anche particolarmente iconica, visto che segna il passaggio di testimone a Obi-Wan per l’addestramento di Anakin.
Resta da chiedersi cosa sarebbe successo se fosse stato Qui-Gon ad addestrare Anakin. Ma su questo possiamo solo fantasticare…
In ultima istanza, dobbiamo tenere in considerazione che Liam Neeson è un grandissimo attore.
Intendiamoci: la Trilogia Prequel è piena di talenti. Non sempre però Lucas è riuscito a trarre il meglio da loro.
In questo caso però l’attore è riuscito a dare al personaggio sufficiente carisma da farlo rimanere impresso nella memoria. Il Qui-Gon di Liam Neeson è pacato, lucido, nonché punto di riferimento tanto per i personaggi quanto per lo spettatore.
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