So che mettere il nonno e nipote a confronto, anche solo ad accostarli, è un rischio. So che potrebbe scatenare tanti commenti, ma dopo aver letto il libro di Filippo Rossi ‘Tutte le Guerre Stellari’ ho pensato di dire la mia.
Tutte le Guerre Stellari
E’ un libro che mi ha fatto pensare e c’è la mia frase preferita di tutto il libro che mi frulla continuamente nella mente:
L’ossessione del nipote di emulare e superare il leggendario nonno è la stessa degli appassionati più superficiali, che in lui vedono solo un piccolo isterico in maschera. “Darth Vader era ben altro!”, cianciano. Ed è vero, lo sa anche Kylo Ren, che quindi si ritrova inerme, prigioniero dei suoi stessi fan e sempre più furioso. Gli stereotipi possiamo salutarli per sempre. Questo Cattivo è un pericolo attuale. E’ l’assenza di identità dei giovani, in lotta senza una meta per sopravvivere, alla giornata, sulle macerie lasciate da giganteschi padri.
‘Tutte le Guerre Stellari’ di Filippo Rossi – pag. 249
Quando la lessi mi ritrovai a sorridere. Mi sono immaginata chi la leggeva e la reazione che poteva avere. La mia è stata assolutamente positiva.
Darth Vader
La prima volta che potei capire Episodio IV ho odiato Vader dal profondo: aveva ucciso Obi-Wan Kenobi. Poi durante gli anni ho cambiato idea su Kenobi e avrei voluto fosse morto al posto di Qui-Gon, ma questa è un’altra storia. Certamente quando pensavo questo vedevo Vader come il cattivo e Kenobi come il buono, il cavaliere dall’armatura d’oro, ma ora non più.
Nel 77 avevo 3 anni, quindi si può dire che Vader mi ha accompagnato assieme a Star Wars durante tutta la mia lunga vita (ormai sono quasi 50 anni). Ho avuto modo di scoprire e conoscerlo di più, sia lui che l’altra faccia della medaglia: Anakin Skywalker.
Vader è un personaggio complesso, con molte sfaccettature, non è il solito cattivo che uccide per divertimento. Lui ha solide motivazioni e, ognuna di queste, meriterebbe un post a parte.
Alla fine Vader è entrato nel mio cuore, anche se non lo reputo il cattivo migliore della saga, non abbiatene a male. Vedere tutta la sua crescita sia nei prequel che nelle varie serie animate e non, mi ha aiutato ad apprezzarlo e comprenderlo.
Per me Vader è:
- un cattivo eccezionale, che incute timore,
- un ragazzo traviato da un eccellente manipolatore,
- una persona che soffre tremendamente per aver perso l’amore della propria vita,
- una macchina spaventosa e crudele,
- un padre che si sacrifica per salvare il proprio figlio.
E’ tutto questo, ma molto altro.
Poi sono passati anni ed è arrivato il nipote.
Kylo Ren
2015 finalmente si torna al cinema a vedere Star Wars sul grande schermo. Un emozione che mi mancava. Ricordo quando vidi Kylo per la prima volta sullo schermo: ne rimasi scioccata, era così diverso da suo nonno. Sì sembrava un bambino capriccioso, ma sono uscita dal cinema con una buona impressione.
Innanzitutto sono contenta non abbiano fatto la copia esatta di Vader, sarebbe stato impossibile e nessuno l’avrebbe accettato, anzi.
Dopo la visione del film ho provato a mettermi nei panni di Kylo. Sarei stata sicuramente frustata e perennemente arrabbiata per una serie di ragioni:
- intanto sarei la nipote di Vader, il Jedi e Sith più potente mai esistito,
- avrei avuto sulle spalle l’eredità di Vader,
- tutti mi avrebbero guardato con invidia e, probabilmente, si sarebbero attesi il mondo da me. Accade così con i figli d’arte: come minimo bisogna essere bravi come i genitori, altrimenti non vali e sei meno di uno zero,
- con un Maestro che non so se mi apprezza o mi odia, più probabile la seconda, visto che non gli sarei utile come Vader,
- appena divento utile al mio Maestro lui mi offre il tutto, giusto per usarmi,
- dall’altra parte avrei una madre e un padre, che si sentono dei falliti per la scelta che ho fatto,
- l’amore per i miei genitori non mi permette di portare a termine la mia discesa verso il Lato Oscuro e di diventare un Sith.
Quando ho snocciolato tutte queste cose, mi sono resa conto di quanta aspettativa si erano fatti i fan di Kylo: avrebbero visto sullo schermo niente di meno che l’erede di Vader. Posso capire, in parte, l’odio e il risentimento perché vedere un erede così, per molti, è sicuramente stata una delusione. Però, per me, sarebbe stata una noia avere un clone di Vader. Ho preferito vedere il tormento di questo personaggio, l’incapacità di tenere testa alle aspettative degli altri nei suoi confronti, e la paura di essere una delusione per il nonno, che lui venera.
In conclusione
Credo sia inutile metterli a confronto: si sa che gli eredi non sono mai come i genitori o i nonni. Sono due figure completamente diverse, ma comunque capaci di un grande e profondo amore: entrambi per amore ritrovano la strada per la Luce e si redimono.
La loro morte avviene fra le braccia di coloro che li hanno salvati: Luke e Rey.
Due personaggi circondati da amore, che inizialmente lo rifiutano perché hanno paura di non esserne all’altezza, che poi fanno il più grande sacrificio: donano la loro vita per coloro che amano.
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