La Forza, una divinità simbiotica o parassitica?

Le cronache Leggendarie degli antichi Signori Oscuri, dall’Imperatore Vitiate al Triumvirato Sith, dipingono la prospettiva di un fato ominoso, confluente nell’ineluttabile punto di fuga: la morte della Forza. Il Dolore di Darth Sion e la Fame di Darth Nihilus, reminiscenti delle tecniche esecrabili di Vitiate, illustrano che il segreto dell’immortalità alligna nelle Catene della Forza. I legami tra la vita e il campo metafisico costituiscono un imperativo naturale e in essi dimora un potenziale incommensurabile. L’Imperatore fruì di tale nozionismo per plasmare un rituale che consumò totalmente il pianeta Nathema, assimilando l’energia vitale di tutti gli organismi ivi presenti. Il drenaggio globale privò infine il mondo della Forza ed elargì a Tenebrae la vita eterna.

Un’altra contingenza dell’immanità del suddetto potere si manifesta nelle distruzioni di massa, capaci di lacerare la Forza irreversibilmente. Gli Echi di una Ferita si propagano come onde oscure che pervertono la vita. Più Ferite in risonanza possono armonizzare il rintocco di morte della Forza, come bramava Darth Traya. È sensato tuttavia accostare il concetto dell’estinzione a un’entità trascendentale, avulsa dalla fisicità dell’universo empirico? Qual è la vera natura della Forza?

Questioni Forzate

I Midi-Chlorian
Due immagini al microscopio di un Midi-Chlorian, la scaturigine della Forza.

Secondo quanto ormai noto, la Forza è un campo energetico originato da tutti gli esseri viventi grazie ai Midi-Chlorian, simbionti pseudo-mitocondriali annidati nelle cellule. La vita genera la Forza Vivente, ma quest’ultima sostenta contemporaneamente la prima, divenendo un’astrazione olistica superiore alla combinazione delle singole parti, ossia la Forza Cosmica. La Forza trascende dunque l’empirismo universale verso la totalità metafisica e acquisisce un’essenza pressoché divina. Tale simbiosi è proprio il fondamento delle suddette Catene della Forza. La storia della Jedi Meetra Surik dimostra tuttavia la possibilità di esistere senza la Forza, elevando la vita a un trionfo di volontà e autoaffermazione. Se dunque la Forza non è così scevra dall’Universo fisico da trascenderlo, né così imprescindibile da garantire la vita, che cos’è? Davvero è la divinità vaticinata dai Celestiali e dagli Dei di Mortis?

La Sorgente della Vita, culla dei Midi-Chlorian.

Simbiosi o parassitismo?

La risposta ai quesiti antecedenti può risultare assai speculativa. Essendo la Forza un’emanazione dei Midi-Chlorian, potrebbe essere a sua volta un sostrato vivente in simbiosi con la vita, le cui minime unità sono proprio le cellule. Parafrasando, la Forza sarebbe un’entità aliena ignota, stabilitasi entro le forme organiche primitive per sopravvivere, ed elargendo loro capacità extrasensoriali quale garanzia di ospitalità. Giacché la Forza è proclive a “guidare” i più sensibili mediante visioni e presagi verso il rinomatissimo Equilibrio Universale, sorge spontaneo interrogarsi se non sia invero un parassita travestito da dea neutrale. Una creatura anelante all’autoconservazione, la quale manipola surrettiziamente gli eventi per scongiurare gli squilibri che ne minerebbero la sopravvivenza, conformando le cause degli utenti alla propria. Difatti, come sovra delineato, le guerre furenti nuocciono alla Forza e talvolta potrebbe rispondervi alacremente. Si pensi per esempio all’immacolato concepimento di un Prescelto (Anakin Skywalker) destinato a risanare l’equilibrio tanto agognato. Se la simbiosi vira pertanto sul parassitismo, è lapalissiano avere una pletora di personaggi talmente succubi da attribuire alla Forza una morale (come Jedi e Sith), o altri intenti ad affrancarsene (Meetra Surik) o nutrirsene (Tenebrae, Sion e Nihilus), se non addirittura annichilire (Traya e Abeloth).

Ai confini canonici della Forza

Un conglomerato di Kobomateria cristallizzata. Una sostanza ermetica dalle insolite peculiarità energetiche e possibilmente correlata alla Forza.

La genesi di un simile organismo metafisico è opinabile. Secondo i miti del Vecchio Canone Lucasiano e dell’attuale Disneyano, i Midi-Chlorian provengono dalla Sorgente della Vita, un pianeta sperduto al centro della galassia. Si narra che sussista su più piani esistenziali e che da esso la Forza abbia pervaso l’Universo. Presso la Disney la tematica sembra ampiamente eviscerata, collimando con molte opere moderne (per esempio Ahsoka, Jedi Fallen Order, Jedi Survivor), nelle quali la Forza è totalmente implementata nella realtà, grazie alla sua materializzazione nella tecnologia Zeffo o nella Stregoneria della Notte. Persino la Kobomateria trattata in Jedi Survivor potrebbe beneficare di una connotazione analoga, benché ancora non sia stato acclarato.

La Star Forge, il vessillo del potere dell’Impero Infinito Rakatano.

Ciò inferisce dal Vecchio Canone, come rammentano altresì le Spade di Forza (Forcesaber), una tecnologia Rakatana generante lame di Forza solida da else strutturate su cristalli catalizzatori. Allorché l’Impero Infinito prosperava e dominava la galassia, i Rakatani erano famigerati per la costruzione di imponenti opere artificiali. Un sinergico connubio tra la tecnologia e il Lato Oscuro della Forza, dalle consecuzioni tutt’altro che metafisiche e di matrice prettamente Celestiale. Un’ulteriore esibizione della maestria Rakatana era la Star Forge, una colossale stazione spaziale alimentata dal Lato Oscuro e dal plasma di una stella attigua, in grado di fabbricare intere flotte di navi ed equipaggiamenti illimitati.

Le Spade di Forza imbrigliavano e materializzavano la Forza stessa in una sostanza solida. Una tecnologia di Celestiale memoria.

Inoltre le Leggende annoveravano nel proprio comparto diegetico vari esempi di entità non solo extra-galattiche, ma addirittura extra-dimensionali. Queste presenze esterne attingevano a un’energia sconosciuta, con la peculiarità di flettere la realtà stessa e favorire l’immanenza su più dimensioni simultaneamente. Una menzione obbligata è il Mnggal-Mnggal, comparso per la prima volta nel manuale del gioco di ruolo Star Wars – The Unknown Region.

Il Mnggal-Mnggal

Il Mnggal-Mnggal è una melma senziente e parassitica extra-dimensionale (di ispirazione Lovecraftiana), la quale penetra nei corpi organici per possederli e digerirli dall’interno. Condivide un’unica mente collettiva con ogni propria parte, a prescindere dalla distanza spazio-temporale. I miti asseverano che la Barriera Circonferenziale dell’Iperspazio, un vettore di anomalie iperspaziali cingente la galassia, sia stata eretta all’alba dei tempi dai Celestiali per repellere il Mnggal-Mnggal nelle Regioni Ignote. Una sorta di nemesi naturale, più pericolosa di Abeloth, in grado di spostarsi nel tessuto iperspaziale.

Una sezione della mappa galattica, nella quale è visibile il confine delineato dalla Barriera Circonferenziale.

Poiché i Celestiali erano presumibilmente nati dalla Forza e ne rivendicavano il controllo, potrebbe essere anch’essa un’entità extra-dimensionale parassitica, di cui il Mnggal-Mnggal sia predatore? La Forza potrebbe essersi concretizzata nei Celestiali per edificare disperatamente la barriera volta alla propria protezione? A posteriori i parallelismi comportamentali sono numerosi, ma forse le illazioni sulla tematica sono destinate a scivolare nel mirabile limbo del mistero. Come la Disney insegna, non fa male sognare.

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