Star Wars. Il parere dello Staff è una rubrica pensata per farvi conoscere le opinioni dei tanti componenti della redazione Guerrestellari.net su diversi argomenti legati alla saga creata da George Lucas. Questa settimana le valutazioni sull’ottavo episodio di The Bad Batch: “Territorio ostile”.
Erika Ahsoka: Ecco ho trovato una puntata che non mi ha esaltato. Sicuramente ci voleva un pó di ‘tranquillità’, ma vedere Crosshair meditare mi ga fatto inarcare un sopracciglio.
Mi é piaciuo molto il contrasto fra le ambientazioni: una di pura luce e le altre cupe.
Sto cercando di capire chi ha chiamato Fennec alla fine. Spero che abbia mantenuto la promessa.
Voto: 6.5
Marcello Durante: Puntata piuttosto rilassante, per rifiatare senza troppi sussulti ed emozioni. Pochi i momenti interessanti, come quelli che riguardano il rapporto tra Omega e Crosshair. Tanta azione, ma tutta prevedibile. La scrittura di alcuni dialoghi non convince affatto…
Voto: 5.5
Radio Fulcrum: Datemi subito tutte le altre, puntata leggermente filler ma non troppo, le due storie in parallelo sono stupende, voglio il quadro del tramonto, pura grammatica di Lucas
Poi i toni musicali, qualcuno dice che sono introduttivi di Ventress io dico che sono di Boba….perché poi quel tono forte sulla parola CLONI….mah… Vedremo
Filoni Ti Amo
Voto: 8
Un’episodio “rilassante”
Mattia Campus: Finalmente una puntata senza troppa profondità, solo un po’ di sana azione, pew pew e… a no aspetta. Tralasciamo tutta la parte della missione di Hunter e Wrecker che, pur essendo utile nel lungo termine è abbastanza inconcludente, soffermiamoci invece sulla sempre piú interessante e profonda relazione tra Omega e Crosshair. La sorella aiuta il fratello a superare un disagio post traumatico utilizzando esperienze apprese durante il periodo di assenza del cecchino. Mentre una parte della Bad Batch è in missione alla ricerca di qualcuno che possa spiegare loro cosa sia il “Fattore M”, Omega invece mostra inconsciamente al fratello tramite la meditazione il significato di “Fattore M”, entrando in sintonia con la Forza.
Voto: 7
Pedro Paradisi: L’episodio 8 sembra tornare al vecchio formato della seconda stagione “contratti da mercenari filler” anche se non scade nel banale come in passato.
Speriamo comunque sia una pausa temporanea dalla trama principale.
Comunque interessante l’incontro con Fennec, mentre la parte fra Omega e Crossair abbastanza inutile e sciatta.
Voto: 6.5
Maria Pia Leone: Ciò che mi ha colpita di questo episodio non è tanto la trama quanto l’ambientazione: un evidente omaggio ad Apocalypse Now, con i nostri che attraversano una giungla ostile sapendo di essere in costante pericolo di vita. Proprio per questo ci si aspetta di più di quanto in realtà avvenga.
C’è da sottolineare che citando il film di Coppola, l’episodio omaggia lo stesso George Lucas – che partecipò alla scrittura di Apocalypse Now.
La trama dell’episodio lascia tuttavia un po’ a desiderare. L’iniziativa di Hunter per indagare sul fattore M è decisamente imprudente, considerata la caccia imperiale a Omega e alla stessa Clone Force 99 – ormai individuata come protezione certa per la ragazzina; ma il finale resta aperto a qualunque imprevedibile sviluppo. Questo e l’ambientazione alzano il voto di un punto.
Voto: 7.5
La narrazione descrittiva prevale
Lune Blue Chevalier: In parte sono perplessa e in parte entusiasta. La strana alleanza tra i due cloni e Fennec è stata divertente in un territorio ostile, un misto tra Dagobah e gli incubi notturni sui mostri e vampiri. Mi è piaciuto come Hunter e Wrecker abbiano fermato le varie trappole e come insieme a Fennec siano riusciti a catturare la preda. Prevedibilissimo il tradimento di Fennec ma del resto lei lavora per se stessa e ha i suoi obiettivi, non ci si poteva aspettare che si affezionasse ai nostri solo perché l’hanno aiutata. Ho apprezzato che Hunter si preoccupi di Crosshair nonostante il tradimento subito. A proposito di Crosshair, pur non essendo una fan di Omega, mi piace come lei cerchi di aiutarlo, mostrando così tanta empatia da rivelargli tecniche insolite per guarire, come la meditazione.
Voto: 7
RSE: L’ottava puntata di The Bad Batch 3 dimostra incontrovertibilmente che persino nei campi di rose può crescere un’ortica. Il volo della mirabile estetica paesaggistica atterra sulla piattezza narrativa, devolvendo ai camei e alle schermaglie l’ingrato compito di intrattenere il pubblico. La riesumazione di Fennec Shand condisce la storia col minutaggio necessario a plasmare un episodio riempitivo e sardonico, culminando col mistero finale. Con chi è in contatto la cacciatrice di taglie? Sicuramente non con la trama.
Voto: 6
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