E’ il 1999 e quello che tutto il fandom sta aspettando da più di 15 anni sta per accadere: Star Wars torna nelle sale cinematografiche con Episodio I: La Minaccia Fantasma.
Le anteprime nei cinema sono sold out e, in Italia, è proprio con la collaborazione di guerrestellari.net che si riesce ad organizzare l’incredibile evento per i fan al Cinema Arcadia di Melzo (MI).
Sono passati 25 anni da quel momento, ma Ep.1 continua a essere visto e rivisto sia dagli appassionati della Saga che da chi si avvicina per la prima volta.
I retroscena che aspettavamo
Ma cosa è stato The Phantom Menace per noi che mangiamo pane e Star Wars?
Anakin Skywalker.
Il significato, per la maggior parte di noi, è riassunto in questo nome e cognome.
Aspettavamo da sempre di scoprire il passato di chi si celava sotto l’armatura del personaggio più iconico di tutti i tempi. E chi se lo aspettava che fosse un bambinetto così dolce e di buon cuore, con il caschetto biondo e la voglia di cambiare la Galassia aiutando sempre tutti?
George Lucas è indiscutibilmente un genio. Ci presenta un ragazzino con cui non si può non empatizzare, cresciuto solo con la mamma a cui è affezionatissimo. Ma ha capacità straordinarie e vuole usarle per tornare e liberare dalla schiavitù sua madre e tutti gli altri.
Il piccolo Anakin vuole cambiare la Galassia e, in effetti, è quello che farà anche se in modo molto diverso dal previsto. Tutti quelli che si aspettavano il ragazzaccio dannato, il precursore del mostro, rimangono spiazzati.
Poi c’è lei, la futura madre dei gemelli Skywalker. Padmé è bella, intelligente e coraggiosa. Con lei viene introdotta la parte politica di Star Wars, quella parte da cui prenderà vita e potere l’Imperatore e che, già in Episodio 1, comincia a delineare i contorni del torbido in cui è immersa la Repubblica.
Intrighi, voltafaccia e manipolazioni sono tutti lì accennati, gettano i semi della presa di potere più eclatante di sempre: quella di Palpatine e del futuro Impero Galattico.
Il Consiglio Jedi
Poi abbiamo i Jedi. Finalmente scopriamo cos’erano e com’erano organizzati. Per la prima volta vediamo il Consiglio e le sue regole.
Scopriamo che anche Obi-Wan Kenobi ha avuto un Maestro e che non era Yoda.
Scopriamo anche che non solo i politici hanno problemi interni, ma anche gli irreprensibili Jedi non sono sempre tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Quelli che esprimono dissenso, come Qui-Gon Jinn, vengono tenuti al di fuori della sfera decisionale costituita dal Consiglio.
In questo primo film della nuova trilogia, scopriamo che l’attaccamento è vietato ai Jedi ma che il rigore a cui sono sottoposti rischia di lasciare conseguenze anche peggiori. Vediamo Obi-Wan discutere con il proprio Maestro ma poi accettare di buon grado le sue decisioni. Anche di fronte alla perdita di Qui-Gon, che poteva rappresentare una figura paterna, Kenobi si attiene a quanto gli è stato chiesto dal Maestro, ossia addestrare Anakin. Per quanto Obi-Wan non sia d’accordo nel crescere quel ragazzino come un Jedi, tiene fede alla promessa fatta e lo prende come suo Padawan mentre il Consiglio, incurante dei sentimenti contrastanti del giovane Jedi, consente questo primo passo verso la distruzione.
La vera Minaccia Fantasma
Come cigliegina sulla torta, in La Minaccia Fantasma compare ciò che dà il titolo al film: la Minaccia, il Lato Oscuro e, con esso, ciò che aspettano tutti, i Sith.
In rete esistono innumerevoli meme che ironizzano sull’espressione del pubblico nel momento i cui Darth Maul accende la seconda lama della sua lightsaber. Vi assicuro che quei meme non sono esagerazioni. Maul ha avuto un impatto tale sull’immaginario collettivo che, pur dicendo tre parole scarse in tutto il film e fare la fine di un totano affettato in due, LucasFilm ha fatto di tutto per farlo tornare successivamente.
Sidious è l’eminenza oscura ma Darth Maul, in Episodio 1, incarna il prototipo del cattivo con la figosità a livello Super Sayan. Merito di questo anche la stupenda colonna sonora di John Williams, Duel of the Fates, che è rimasta nei cuori di tutti come uno dei brani più potenti dell’intera Saga.
Con quest’opera, Lucas ci porta in una galassia diversa da quella a cui siamo abituati, non siamo più nel polveroso porto spaziale di Mos Eisley, siamo nelle linde stanze del Tempio di Coruscant o a bordo della scintillante nave reale nubiana.
Usciamo dalla sala cinematografica con la sensazione di aver visto qualcos’altro, uno Star Wars che non ci aspettavamo. E’ epico, con effetti speciali spettacolari e computer grafica come se piovesse. E’ la creatura di Lucas, come la voleva fin dall’inizio quando sognava ciò che negli anni ’70 non si poteva ancora realizzare.
In conclusione
Ci sono state critiche controverse, come sempre in produzioni simili. Anche il fatto che fosse in coincidenza con l’avvento dei social a portata di chiunque, ha favorito gli scambi di opinioni ma anche lo spuntare di haters che, al riparo di uno schermo, si sentivano in diritto di sparare sentenze pesanti.
Ma il dato di fatto è che, come A New Hope ha sconvolto il cinema degli anni ’70 aprendo un mondo, anzi una galassia nuova, anche The Phantom Menace ha dato una spinta notevole al cinema di fine millennio, soprattutto per ciò che riguarda l’utilizzo degli effetti speciali.
E a noi, starwarsiani incalliti, ha dato modo di tornare ad immergerci nella Saga di cui ci sentivamo orfani da tempo.
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