Fan Film “Ahsoka: a Star Wars Story – Kyber Crystals” – Intervista al regista Giovanni Rossetti

L’universo di Star Wars è costellato, oltre che dalle produzioni ufficiali, anche da moltissime altre storie provenienti dall’immaginazione degli appassionati e realizzate grazie al loro impegno e alla loro dedizione.

E’ questo il caso dei cortometraggi fan film e oggi vi parliamo proprio di uno di loro! Si tratta di Ahsoka: a Star Wars Story – Kyber Crystals, un cortometraggio prodotto dal giovane regista Giovanni Rossetti. Abbiamo avuto il piacere di farci due chiacchiere per parlare del suo lavoro, farci raccontare qualche dettaglio e retroscena, oltre che la sua esperienza nel realizzare una produzione fanmade legata alla Galassia Lontana Lontana.

Vi lasciamo qui di seguito l’intervista che abbiamo fatto e, in calce, link diretti sia al trailer che al cortometraggio. Buona lettura!

L’intervista al regista

Leonardo (GuerreStellari.net): Ciao Giovanni! E’ un piacere per noi di Guerrestellari.net ritagliarci questo breve momento per scambiare due chiacchiere. L’obiettivo è conoscere meglio sia te sia il tuo lavoro “Ahsoka: a Star Wars Story – Kyber Crystals “.

Per iniziare dicci di più su di te e sulla tua passione per Star Wars.

Giovanni (regista): Ciao Leonardo, è un piacere anche per me poter fare una chiacchierata su Star Wars e sui miei progetti artistici.

La mia passione per Star Wars nasce quando avevo 4 o 5 anni. Mi ricordo che il primo film che vidi fu episodio 4, grazie a mio padre che, per farmi stare tranquillo, un giorno mi mise sul divano e tirò fuori i VHS della trilogia originale.

Era appena uscita anche la trilogia prequel all’epoca, ma mio padre, da buon appassionato, mi fece vedere prima la trilogia originale. Poi mi disse che se mi fosse piaciuta avrei potuto continuare con i nuovi film appena usciti.

Beh, è andata proprio così e da quel momento la mia passione per Star Wars ha preso il sopravvento. Ho poi continuato a vivere la saga con altri prodotti come videogiochi, libri e fumetti. Insomma, sono un fan a 360°!

L: La tua passione è sicuramente molto profonda! A questo punto parliamo un po’ di come l’hai trasfusa nel tuo fan film. Dicci di più a riguardo.

G: Si certamente, la passione è la base per qualsiasi cosa di cui mi occupo. Anche l’ossessione, se positiva come quella per Star Wars o per il teatro per quanto mi riguarda, può essere molto utile quando si avviano progetti di questo tipo.

Nel caso del mio fan film io sono partito da un presupposto: gli attori in generale possono essere “ignoranti” sul tema su cui sono chiamati ad avere una parte, il regista invece no.

Il regista deve necessariamente avere una cultura profonda del mondo che vuole narrare. Deve aver studiato e approfondito tutti gli aspetti su cui si accinge a lavorare.

E così ho fatto io, andando a curare non solo la trama principale, ma anche i singoli particolari, dalle tipologie di costumi alle frasi che vengono pronunciate, per far si che tutto fosse coerente con il periodo in cui si inserisce la storia.

Poi, all’atto pratico, ho deciso di utilizzare una particolare tecnica che ho approfondito in accademia per gestire la regia. Questa tecnica si chiama “del non-metodo”, ideata dal maestro Fabio D’Avino, che è stato anche uno dei miei insegnanti.

Questa tecnica si basa sull’affidarsi all’esperienza degli attori, senza imporre un preciso metodo di recitazione che non sempre è efficace con tutto il cast. Questo permette a ogni persona coinvolta nel progetto di poter esprimere la sua miglior performance.

L: Chiarissimo e molto affascinante. In particolare in questo progetto hai radunato un cast molto variegato, tra cui alcuni componenti del gruppo di EmPisa.

Hai quindi messo insieme anche ragazzi che non fanno gli attori come professione o che magari sono solo degli appassionati.

G: Sicuramente una delle difficoltà maggiori è stata quella di portare avanti questo progetto in periodo di Covid, dove qualsiasi organizzazione di ogni tipo è sembrata un’impresa titanica.

Proprio per questo ho cercato di andare incontro anche alle esigenze personali, che in quel periodo storico sono state molteplici, di ogni membro del cast.

Ciò ha portato a dei rallentamenti e a delle modifiche del piano originale per poter portare a termine comunque questo prodotto così come lo avevo pensato, con un cast che si è anche inevitabilmente molto ridotto rispetto a quanto programmato.

Inoltre a vent’anni, quando ho iniziato questo progetto, è difficile gestire più di 20 persone, di età molto diverse tra loro. Ma ecco, con l’impegno e la determinazione sono riuscito a guadagnare la giusta autorevolezza che mi ha permesso di essere seguito da tutti i componenti della squadra.

L: Riguardo invece il periodo storico in cui hai deciso di ambientare la tua storia, perché hai fatto questa scelta?

G: Allora, ambientare un fan film all’interno delle epoche classiche non è mai facile, perché bisogna cercare il momento giusto per non andare troppo in contraddizione con il canone e rendere la storia inverosimile.

Allo stesso tempo però ti permette di utilizzare personaggi già conosciuti o inserirti in dinamiche più grandi come, nel mio caso, la costruzione di super armi nei primi anni dell’Impero.

Inoltre io sapevo che all’interno avrei voluto anche dei combattimenti con spade laser, quindi la scelta più opportuna è stata quella di posizionarsi tra ep.3 e ep.4, appunto nel 3 BBY. Questo avrebbe reso credibile l’esistenza di qualche jedi superstite e poter utilizzare personaggi come Ahsoka, Darth Vader e gli stormtroopers.

Infine, sempre per rimanere coerenti con il canone, sapevo che avrei dovuto trovare il modo di chiudere l’arco narrativo del protagonista della mia storia, altrimenti sarebbe andato in contradizione con l’evoluzione che conosciamo, dove di jedi in ep.4 praticamente non ce ne sono più.

Intervista a Rossetti: una scena del fan film

L: Rimanendo sulla storia che hai narrato, sarà questo un lavoro singolo oppure stai già pensando ad un sequel?

G: Se ti devo raccontare la genesi di questo cortometraggio, esso deriva da una fan fiction che avevo scritto e che al momento ho deciso di sospendere per dedicarmi ad altri progetti, ma che molto probabilmente riprenderò in futuro.

Questo cortometraggio costituisce una sorta di prequel della fan fiction.

La storia che ho in mente per un eventuale sequel comunque penso che la organizzerò ancora come un cortometraggio e l’idea è quella di proseguire con la storia del personaggio che si vede nelle scene finali. Senza fare spoiler infatti, posso dire che il dathomiriano che si vede sul finale è affiliato con l’Impero, ma non fa parte del canonico inquisitorio di Darth Vader, bensì ha ricevuto il consenso ad avere una sorta di inquisitorio personale, non direttamente controllato dall’Impero.

L: Parliamo ora un po’ di più dei personaggi che hai portato sulla scena e di come li hai costruiti. Quali sono gli aspetti su cui ti sei concentrato?

G: Riguardo ai personaggi e, più in generale, alla resa di questi all’interno della storia, ho valutato diversi aspetti prima di avviare le riprese.

Il primo è stato quello, per me fondamentale, di cercare di evitare di fare un errore classico dei fan film: cercare di avvicinarsi alla resa di un prodotto ufficiale mettendo in scena qualsiasi cosa senza porsi oggettivi limiti tecnici.

Nel mio caso sapevo che avevo a disposizione alcuni strumenti tecnici, alcune abilità di combattimento, ma sicuramente non tutto quello che è necessario per mettere in scena qualsiasi tipo di idea. Ho quindi cercato di far sì che storia e personaggi fossero adeguati a ciò che avevo a disposizione.

Ad esempio il ragazzo che interpreta il jedi è un attore, ma non un coreografo. Di conseguenza non avrei potuto mettere in scena un combattimento verosimile. Di conseguenza nello scontro contro Darth Vader ho fatto sì che il jedi arrivasse già ferito e provato dagli scontri precedenti con i Death Trooper. Sarebbe quindi stato credibile una sua rapida sconfitta da parte del Signore dei Sith.

Inoltre per me gli stessi combattimenti sono un modo per esplorare i personaggi. Infatti essi combattono in modo diverso in base alla loro personalità: se sono aggressivi, vigliacchi o furbi avranno delle tecniche che metteranno in risalto questi loro tratti.

L: E’ stato sicuramente un lavoro che ha richiesto grande accuratezza e attenzione. Cosa ci sai dire invece della musica, da sempre elemento fondamentale in ogni produzione di Star Wars?

G: Hai detto una cosa in cui anche io credo tantissimo: la musica è un elemento davvero centrale per ogni storia, di Star Wars ma non solo.

Nel mio caso ho avuto la fortuna di poter ingaggiare un compositore che conoscevo personalmente che però non aveva mai visto Star Wars.

L’ho contattato e ci siamo accordati sul fatto che, prima di cominciare a lavorare su questo progetto, avesse dovuto vedersi i film principali della saga, per conoscere lo stile e l’approccio del maestro John Williams e poter così produrre qualcosa di ben inserito in quel contesto.

Poi, sempre per cercare di fare un lavoro davvero completo, gli ho fatto ascoltare anche qualche colonna sonora di produzioni secondarie, ma secondo me davvero bellissime, come quella di KOTOR per lasciargli quanti più spunti di ispirazione possibile. Infatti, ad esempio, la musica dei credits finali hanno chiari riferimenti ai temi di Darth Malak e Darth Revan.

L: Anche qui confermi davvero di aver curato ogni aspetto. Continuiamo con un altro dettaglio tutt’altro secondario: il doppiaggio. Come hai approcciato questo ambito così complesso?

G: Il doppiaggio è effettivamente un aspetto molto importante, al pari della ripresa, e caratterizzato da una difficoltà molto elevata per raggiungere una buona resa.

Bisogna infatti riuscire a doppiare attori diversi, che hanno tempi e espressioni diverse, e cercare di rendere il tutto quanto più credibile possibile.

Inoltre anche le “non battute” sono battute vere e proprie, come ad esempio un personaggio che annuisce oppure ha qualche altra gestualità. Anche quel momento va doppiato, compiendo magari un sospiro o un’espressione di qualche tipo.

Per il doppiaggio mi sono affidato ai ragazzi della mia Accademia, che hanno alle spalle studi e esperienza in merito.

Inoltre per Darth Vader ho avuto l’onore di ricevere il consenso al suo doppiaggio da parte del mio maestro Fabio D’Avino. Lui non aveva mai visto Star Wars e quindi, dopo aver ricevuto il suo benestare a prendere parte al progetto, gli ho fatto ascoltare qualche battuta del lavoro sia di Massimo Foschi [voce italiana di Darth Vader nei film della saga, ndr] sia di Luca Ward [voce italiana di Darth Vader nella serie “Obi-Wan Kenobi”, ndr]. Appena finiti questi brevi ascolti lui mi ha detto che aveva in testa come rendere il personaggio. E beh, il lavoro che ha fatto in quelle poche battute nel mio corto mi ha reso davvero fiero.

L: E’ davvero tutto molto interessante! Per chiudere allora non posso non chiederti: idee per i prossimi progetti?

G: Come ti dicevo attualmente sono molto preso con diversi altri lavori, non legati al mondo di Star Wars.

Tuttavia l’idea del sequel che ho in testa è concreta anche se io sono solito rispondere a questa domanda: “i miracoli avvengono una volta sola!”.

Questo nel senso che arrivare a far uscire questo cortometraggio non è stato affatto facile. Anche se alla fine con difficoltà sono arrivato ad avere un prodotto che mi ha soddisfatto.

Per l’eventuale sequel però nel caso vorrei alzare ulteriormente il livello sia in termini di strumenti tecnici che di post produzione come gli effetti speciali.

Questo significa inevitabilmente riuscire ad avere un budget di almeno 10000 euro per un buon risultato. Per fare ciò occorre predisporre campagne di crowdfunding e sponsorizzazioni del progetto, quindi ecco ci vuole un discreto impegno e dedizione.

Sicuramente presto mi rimetterò a lavoro e, nel caso, vi aggiornerò senza dubbio!

L: Molto bene! Nel frattempo io ti ringrazio del tempo che ci hai dedicato, ti rinnovo i complimenti per il lavoro che hai fatto e di cui i nostri lettori potranno trovare il link subito sotto questa intervista. Ti faccio quindi l’in bocca al lupo da parte mia e di tutta la redazione di Guerrestellari.net per tutti i tuoi futuri lavori!

G: Grazie mille a voi della disponibilità e a presto! E che la Forza sia con voi!

Trailer Ahsoka: a Star Wars Story – Kyber Crystals

Fan Film Ahsoka: a Star Wars Story – Kyber Crystals


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