The Bad Batch è finita

Lunga vita alla Bad Batch

La serie sui cloni difettosi conosciuti con il dispregiativo The Bad Batch, apparsi per la prima volta nell’episodio 1 della settima stagione di The Clone Wars, andata in onda il 21 Febbraio del 2020, intitolata proprio “The Bad Batch”, dopo 3 stagioni è giunta alla conclusione. Nonostante sia stata una puntata ricca di azione, colma di pathos e dai contenuti che rimangono fedeli alla narrazione degli episodi passati, l’episodio finale di “The Bad Batch” si distingue come una chiusura di stagione, sollevando interrogativi sulla sua efficacia come conclusione della serie nel suo complesso.

Sebbene alcuni elementi possano risultare prevedibili, l’episodio mantiene un ritmo incalzante che tiene lo spettatore incollato allo schermo. La Clone Force 99 si trova ad affrontare sfide sempre più insidiose, mettendo in dubbio la loro capacità di sopravvivenza e costringendoli a mettere in gioco tutti se stessi. Tuttavia, mentre la tensione raggiunge il suo apice, emergono interrogativi sulla profondità della narrazione e sulla mancanza di rischi narrativi più audaci. Questa sensazione è probabilmente dovuta al fatto che noi fan tendiamo a porci più domande di quelle necessarie.

Spoilers warning

Riassunti e Curiosità dell’ultima puntata di The Bad Batch

Chi si nasconde sotto la maschera dei CX?

Una delle sottotrame aperte in questa stagione, che ha suscitato innumerevoli teorie, è quella sull’identità del clone assassino CX-2. Infatti, per moltissimi appassionati, l’idea che il programma CX non fosse legato a nessun personaggio importante non era contemplata. C’è chi ha suggerito un ritorno di Tech in versione zombie, chi ha supposto che sotto al casco si celasse Cody, dato per disertore nella stagione precedente, e c’è chi invece pensava a un clone di Crosshair. Tuttavia, come capita spesso in Star Wars, la verità è molto più semplice e il tanto atteso reveal non è mai arrivato. Infine, il collegamento con Crosshair era già chiaro e delineato dagli episodi precedenti; furono gli stessi CX1 e CX2 a suggerire che Crosshair facesse parte dello stesso progetto. Con il finale di stagione, abbiamo potuto assistere al ricondizionamento/tortura che CT-9904 subì durante la reclusione nel monte Tantiss, dando allo spettatore anche più chiarezza sul motivo del tremolio della mano del clone.

Clone assassino CX-2 con la sua armatura nera e il blaster alla mano
CX-2

Omega e la Forza

Dopo la rivelazione sull’unicita’ del dna di Omega, gran parte del fandom ha dato per scontato che la giovane clone fosse sensibile alla forza e che avrebbe mostrato quest’abilita’ prima del finale di stagione. Invece cosi’ non e’ stato. L’abilita’ di Omega, come clone “difettoso” e’ sempre stata la sua capacita’ innata di comprendere il prossimo con l’empatia, offrendo alla controparte un percorso alternativa verso il futuro. Inoltre Omega possiede una qualita’ mimica che le permette di apprendere nuove abilita’ in pochissimo tempo. Che Omega sia o meno sensibile alla Forza, ha poca importanza a livello narrativo.

Omega tenta di usare la Forza

Che fine ha fatto Ventress?

L’apparizione di Asajj Ventress è senza dubbio la sottotrama più insolita. Infatti, oltre ad aver scatenato un putiferio data la sua presunta morte nel romanzo “Il Discepolo del Lato Oscuro”, a livello narrativo, la messaggera poteva essere chiunque. Lo scopo dell’episodio era quello di avvisare la Bad Batch dell’imminente arrivo dell’Impero, poiché il sangue di Omega è speciale. Certamente ha senso che, data l’implicazione della Forza, sia un Force user a dare la notizia, ma ciò non toglie che poteva trattarsi di qualsiasi altro sopravvissuto all’Ordine 66. Per capire le “nascoste” motivazioni per l’utilizzo di Ventress, bisogna trascendere dalla mera visione della serie e avventurarsi nel reame delle interviste e dei comunicati ufficiali. Infatti, la storia di Asajj verrà raccontata in altri prodotti, il che ricorda molto la prima apparizione della Bad Batch, avvenuta in un’altra serie. Quindi, aspettiamoci un annuncio succulento.

Ventress e la sua spada laser gialla

Scienze oscure. Clonazione. Segreti che solo i Sith conoscono

Nelle segrete della base Tantiss, esiste un stanza segreta piena di rune Sith dove erano presenti capsule di contenimento. Ma cosa contenevano? Tutti speravamo in una sbirciatina verso quello che potrebbe essere un proto-Palpatine o un primo tentativo di creare Snoke.

Ad ogni modo, la necessità di vedere il contenuto delle vasche è dovuta alla naturale curiosità umana di sapere quello che ci viene nascosto. Se ci pensate bene, sappiamo tutti cosa c’è all’interno e vederlo non darebbe lo stesso effetto che invece suscita l’ignoto. Infatti, a livello di narrazione, il non mostrare ha più efficacia, lasciando che l’immaginazione dello spettatore alimenti il mistero.

Palpatine, Hemlock e Nala Se all’interno della stanza segreta

Muoiono tutti

Infine, le previsioni più gettonate: le morti.

Per gran parte della serie si è pensato alla dipartita di Crosshair, non perché per quasi 3 stagioni è stato un antipatico patentato, ma per via dell’arco narrativo incentrato sulla redenzione, lo sviluppo del personaggio e la crescita emotiva, soprattutto verso Omega. Il suo sacrificio avrebbe avuto senso.

Wrecker e Hunter hanno rischiato grosso molte volte, specialmente il povero muscoloso impavido che si getta a capofitto in ogni pericolo senza pensarci due volte. Non avrebbe sorpreso nessuno se alla fine ci avessero lasciato la pelle.

La morte di Omega, invece, è quella che ci si aspettava di meno, sia perché è diventata a tutti gli effetti la protagonista della serie, sia perché trattandosi di una bambina in una serie destinata a un pubblico meno maturo, avrebbe potuto essere troppo. Eppure, anche la morte di Omega avrebbe avuto senso, considerando la sua importanza nel progetto Negromante.

Emerie e Echo sono altri due personaggi che se la sono vista brutta agli occhi degli spettatori. La prima per la redenzione, il secondo per concludere una vita fatta di sacrifici e dolori, una morte degna per un soldato che ha dato, volente o nolente, tanto per la causa e ha ricevuto così poco.

Tutte queste morti avrebbero dato al finale di stagione quella carica emotiva che invece è venuta a mancare, a favore di un epilogo più sereno e carico di speranza, che però è alla base della narrazione starwarsiana.

Teorie degne di menzione

Lunga vita a The Bad Batch

L’epilogo è un trionfo per la Bad Batch e per tutti i cloni, che finalmente possono scegliere il cammino da intraprendere senza che qualche autorità superiore la decida per loro.

Finalmente i Cloni difettosi possono depositare le armi e vivere il resto dei loro giorni in pace.

Anche Omega ha la possibilità di scegliere il suo destino e, quando il tempo è favorevole, decide di unirsi alla ribellione lasciandosi dietro i suoi fratelli al sicuro. Il suo però non è un addio, ma un arrivederci. Così come ci auguriamo sia un arrivederci quello della Clone Force 99.

La Bad Batch è viva. Lunga vita alla Bad Batch.

La bad batch si riposa su Pabu

Conclusione

In definitiva, l’episodio finale di “The Bad Batch” offre un’avvincente conclusione per la stagione, ma lascia aperti interrogativi sulla sua efficacia come finale della serie. Tuttavia, nonostante le sue imperfezioni, rimane un tributo al coraggio e alla determinazione dei suoi protagonisti, e una testimonianza del potere della speranza e della resilienza di fronte alle avversità.


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