GuerreStellari.net Memories – “Tehuthi – parte III” di Sara Guarnieri

Concorso Star Words 2003

Tra Ottobre e Dicembre 2003, guerrestellari.net aveva organizzato un concorso letterario dedicato alle fanfiction.

Durante la manifestazione: Immaginaria – Giochi Sforzeschi 2003 a Milano, era avvenuta la premiazione dei migliori racconti, in seguito alla pubblicazione della classifica, che riportiamo di seguito:

Classifica finale

Riproponiamo volentieri gli scritti di questi fan, che meritano di rimanere nelle memorie di guerrestellari.net

Tehuthi III – Sara Guarnieri

Tehuthi Parte Terza – Tamburi nell’oscurità

Semisdraiata sul plinto di pietra su cui troneggiava l’enorme mole di Jabba the Hutt, Tehuthi cercava di trovare una posizione meno scomoda. Leia, accanto a lei, le lanciò un’occhiata inceneritrice inducendola a restare ferma. La ragazzina sospirò mentalmente poi indurì lo sguardo quando colse l’occhiata vogliosa che uno degli esseri che affollavano la sala del ‘trono’ di Jabba le rivolse. Certo con quel ridicolo coso che le avevano fatto indossare e che lasciava poco spazio alla fantasia non poteva sperare di passare inosservata.
Lei e Leia si erano introdotte nel palazzo di Jabba per liberare Han che era stato portato li dal Cacciatore di Taglie alcune settimane prima. Era passato quasi un anno dagli avvenimenti di Bespin ed ora finalmente avevano scoperto dove Fett aveva portato il blocco di grafite che imprigionava il Corelliano.
C’era già stato un tentativo di salvarlo, mesi prima, che però era andato male. Adesso loro due c’erano quasi riuscite quando le avevano scoperte: Han, ormai non più congelato era stato portato nelle prigioni mentre le due ragazze erano state trasformate in schiave. Prima di fissare al loro collo i collari la cui catena era in mano a Jabba le avevano obbligate ad indossare identici abiti da danzatrici formati da un corsetto in metallo e da una succinta cintura nello stesso metallo da cui pendevano misericordiosamente due veli, uno davanti ed uno dietro.
Tehuthi era furiosa non tanto per la prigionia, sentiva l’avvicinarsi di Luke perciò sapeva che sarebbe durata poco, quanto perché l’avevano costretta ad indossare quel costume che la metteva in mostra davanti a tutti. Un fremito nella Forza ed il lontano rumore dei cancelli del palazzo che si aprivano attirò la sua attenzione.
Volse lo sguardo verso la scala che portava nella sala dove si trovava proprio mentre Bib Fortuna, il ‘maggiordomo’ di Jabba si faceva incontro all’intruso: Luke.
Lo vide usare i suoi poteri per convincere l’umanoide a farlo scendere fino alla sala e non riuscì a reprimere un caldo sorriso quando incontrò i suoi occhi blu. Non era preoccupata, la Forza era con lui, sarebbe riuscito a tirarli fuori tutti da quel pasticcio.
Poco prima di separasi, la mattina precedente, lui le aveva spiegato tutti i particolari del suo piano che avrebbe messo in opera se lei e Leia fossero state catturate. Era un piano ardito e pericoloso ma Tehuthi aveva fiducia in Luke…

Tehuthi III - Luke al palazzo di Jabba

Il Galeone a Vela si muoveva maestoso sui repulsori diretto al Pozzo di Carkoon. Su un piccolo velivolo da deserto che gli viaggiava accanto stavano ritte sette figure: quattro guardie ed i tre prigionieri. Leia e Tehuthi li osservavano da una delle finestre del Galeone mentre, intorno a loro, esseri di ogni specie festeggiavano la morte imminente dei tre.
Leia era preoccupata mentre cercava di scorgere i volti di Han e Luke all’ombra del grande Wookiee alle loro spalle.
Stai tranquilla, andrà tutto bene.– le disse Tehuthi.
Come fai ad essere così calma? Stanno per giustiziarli!– esclamò sottovoce l’altra.
Non accadrà. Abbi fede in Luke: ha previsto tutto e si è preparato.
Facile per te: non stanno per giustiziare l’uomo che ami.
Questo non è vero, Leia.
La donna si voltò a guardarla sorpresa.
Non mi dirai…– si interruppe – Credevo che tu e Luke foste solo amici.– riprese con calma – Pensavo che, se non fosse stato così, me lo avreste detto.
Non c’è stato il tempo.– volse gli occhi al giovane biondo – Tra gli avvenimenti degli ultimi mesi…– sorrise mesta – Non so neppure se sono ricambiata.– concluse piano.
Leia le passò un braccio dietro le spalle con fare consolante.
Sarebbe un vero sciocco se non ti ricambiasse.– le disse con un sorriso.

La battaglia per la salvezza dei suoi amici impegnava Luke. Ogni fibra del suo essere era tesa a quello scopo ed egli dava il meglio di se nello scontro, la Forza era al suo fianco e nulla gli sembrava impossibile.
R2, entrato al servizio di Jabba, aveva seguito le sue istruzioni ed, al momento opportuno, gli aveva lanciato la sua spada laser. Luke era orgoglioso di quell’arma che aveva costruito con le proprie mani ed ora la brandiva con abilità falciando le guardie sul ponte del vascello di Jabba.
Vide arrivare le due ragazze che erano riuscite a liberarsi delle catene ed ordinò a Leia di puntare il cannone di poppa verso il ponte e fare fuoco. Tehuthi, raccolta una pistola laser, le copriva le spalle mentre Luke caricava il grosso dei nemici. Quando il ponte fu sgombro si avvicinò alle due e presa una cima da usare come liana le guardò, bloccandosi. – Non riesco a portavi entrambe.– realizzò.
Andate prima voi.– disse Tehuthi – Torna a prendermi, però!– cercò di scherzare guardandolo.
Luke ricambiò quello sguardo deciso e sorrise, non c’era tempo ma non importava: le passò una mano dietro la testa schioccandole un bacio veloce sulle labbra.
Torno subito.– le disse guardandola negli occhi.
Passò un braccio intorno alla vita di Leia e si slanciò verso il veicolo su cui si trovavano Han Chewie e Lando. Come si staccarono dal ponte Tehuthi attivò il cannone avviando la reazione a catena che avrebbe distrutto la nave. L’intera struttura fu scossa dalla possente esplosione e lei rischiò di essere gettata a terra ma, prima che potesse accadere, si ritrovò stretta al petto di Luke, in volo verso i loro amici.
Recuperare i droidi, insieme ad R2 anche 3PO era stato catturato, fu questione di istanti poi si allontanarono velocemente mentre con un ultimo boato il Galeone di Jabba si disgregava.

Tehuthi camminava veloce, quasi correva, verso l’hangar d’attracco cercando di mantenere regolare il proprio battito cardiaco. Aveva sentito uno dei controllori di volo dire che il caccia di Luke stava per atterrare e lei voleva esserci. Dopo Carkoon c’era stato poco tempo per parlare perchè Luke si era separato da loro: doveva mantenere una promessa, le aveva detto, ma li avrebbe raggiunti appena possibile. Ed ora stava arrivando.
La ragazza avvertiva chiaramente la sua presenza nella Forza, calda e luminosa più che mai. I poteri di Luke erano cresciuti a dismisura in quell’ultimo anno, lei lo aveva aiutato meglio che poteva nell’apprendimento delle Vie della Forza, nel consolidamento dei suoi poteri. Luke era stato un ottimo allievo e presto non aveva più avuto bisogno del suo aiuto per imparare, ma si erano esercitati spesso insieme.
Tehuthi vide l’X-Wing posarsi con delicatezza sul pavimento dell’hangar e, quando il ragazzo ne scese, dovette ricorrere a tutto il proprio autocontrollo per non corrergli incontro: non voleva dare ai pettegoli qualcosa di cui parlare.
I loro sguardi si incrociarono e lei gli sorrise felice. Anche lui sorrise andandole incontro ma, la ragazza, avvertì la tristezza dietro a quel sorriso: era successo qualcosa. Camminarono fianco a fianco in silenzio finchè si trovarono in un corridoio deserto allora Luke si fermò e la trasse a se abbracciandola.
Yoda è morto…– disse.

La fitta volta vegetale costituita delle fronde degli innumerevoli e fitti alberi filtrava la luce del sole di Endor. Il drappello di Ribelli abbigliati in tenute mimetiche si muoveva silenzioso tra la natura lussureggiante della luna boscosa del pianeta attorno alla quale, in orbita, stava la seconda Morte Nera ancora in costruzione. Era per questo che loro erano li: dovevano distruggere il generatore dello scudo che proteggeva la stazione e che era generato da una base sulla superficie della luna.
Il canto ininterrotto di miriadi di creature formava un sottofondo al silenzio del drappello. Luke, Han e Chewie si guardavano attorno procedendo cauti: la responsabilità del drappello era loro e volevano arrivare alla base senza intoppi per compiere la loro missione. Una volta disinserito lo scudo la Flotta Ribelle avrebbe potuto distruggere la stazione da battaglia. Luke avvertì qualcosa e Han fece fermare gli uomini poi, insieme a Chewie ed alle due ragazze andarono a controllare: soldati imperiali.

La speeder bike correva velocissima tra gli alberi che sembravano fuggire dietro di loro. Tehuthi rafforzò la stretta attorno alla vita di Leia nel tentativo di non venir sbalzata dal sellino. Mentre accorrevano in aiuto di Han alle prese con due soldati, lei, Leia e Luke avevano visto due speeder biker imperiali partire di gran carriera per dare l’allarme. Leia era montata su uno dei due mezzi fermi e lei era salita dietro l’amica mentre Luke aveva preso l’altra speered bike e si erano lanciati all’inseguimento.
Si erano trovati alle prese con quattro nemici così si erano separati: Luke se ne era tirati dietro due e loro stavano cercando di fermare gli altri. Uno finì la propria corsa contro l’immenso tronco di un albero secolare ma l’altro scomparve tra le fronde per ricomparire quasi accanto a loro ed aprire il fuoco con la pistola laser. Leia tentò una manovra azzardata che quasi sbalzò Tehuthi ma, alla fine, caddero entrambe dal veicolo svenendo all’impatto col terreno. Il pilota si distrasse a guardare la loro caduta e si schiantò contro una radice monolitica.

Tehuthi guardò sconsolata le pareti metalliche della stanza dove era rinchiusa. Ufficialmente era li per riposare e riprendersi in realtà era prigioniera. Si era risvegliata circondata dalla natura della luna con Leia accanto che la guardava preoccupata, l’aveva rassicurata di star bene poi aveva notato la piccola creatura pelosa che le osservava.
L’aveva appena vista quando due soldati le avevano raggiunte, uno dei due l’aveva caricata sulla propria speeder bike mentre l’altro si apprestava a fare lo stesso con Leia. Era stato allora che la creaturina era intervenuta distraendo il militare quel tanto che aveva concesso a Leia di eliminarlo. L’ex Senatrice aveva poi puntato la propria arma contro l’altro che teneva prigioniera Tehuthi ma questi era partito portando la Principessa con se.
L’aveva riconsegnata a Lord Vader e, pur nella gioia di rivederlo, lei non riusciva a non pensare che non avrebbe mai più rivisto i suoi amici. O Luke…

Luke osservava il Consiglio degli Ewok avvertendone la benevolenza. Lui, Han e Chewie assieme ai due droidi erano andati a cercare le due ragazze quando non le avevano viste tornare ed erano stati catturati da quelle creature che li avevano condotti al loro villaggio. Lì avevano ritrovato Leia che, con dolore gli aveva riferito della cattura di Tehuthi. Seppur felice di aver ritrovato la sorella, aveva scoperto questo legame con Leia da poco tempo, Luke era preoccupato per la Principessina. Sapeva che Vader avrebbe fatto il possibile per impedire che le accadesse qualcosa, ma la Flotta Ribelle era in viaggio: Tehuthi rischiava di morire. E Vader con lei.
Luke uscì dalla capanna immergendosi nel silenzio della notte. Fu li che Leia lo raggiunse preoccupata per lui. Luke la guardò per un istante, combattuto: doveva dirle chi era. La decisione che aveva appena preso glielo imponeva poiché rischiava di non tornare, di non aver un’altra occasione per farlo. Così, lentamente, le aprì il proprio cuore rivelandole di essere suo fratello. E che Vader un tempo era stato Anakin Skywalker, suo padre. Il padre di entrambi. Le disse che doveva andare, che doveva affrontarlo. Che doveva salvarlo. E, con lui, salvare colei che amava: Tehuthi.

La sala del trono dell’Imperatore era sprofondata nella penombra. Tehuthi, in piedi accanto al seggio imperiale, osservava con apprensione le luci dell’ascensore accendersi, sapeva chi ne sarebbe uscito: Vader e Luke. Il giovane si era consegnato al padre che lo aveva portato sulla Morte Nera per condurlo dinanzi all’Imperatore. Prima, però, gli aveva concesso di rivedere la ragazza e lo aveva fatto entrare nella stanza dove lei era rinchiusa lasciandoli soli per qualche istante.
Tehuthi si era precipitata tra le braccia del ragazzo che aveva sollevato i polsi legati per stringerla a se. Lei lo aveva rimproverato per quel gesto folle ma, nonostante tutto, era felice di rivederlo. Ora però, in piedi in quella sala, tremava per il confronto che stava per avvenire.
Luke camminava accanto al padre, sembrava calmo, la sua presenza nella Forza era ancor più luminosa di quanto fosse mai stata e l’Imperatore sorrise preparandosi allo scontro di volontà. La trappola per l’anima di Luke scattò pochi istanti dopo quando, fuori dalle vetrate della sala, comparvero una dopo l’altra le navi Ribelli e l’Imperatore rivelò di aver fatto conoscere l’ubicazione della nuova Morte Nera di proposito. Disse anche che coloro che si trovavano sulla luna boscosa erano stati catturati poi, acceso un comunicatore, ordinò di aprire il fuoco e, con orrore, i due giovani scoprirono che la stazione era operativa.
Il temibile raggio verde che quattro anni prima aveva distrutto Alderaan, ridotto ad un decimo della potenza, venne impiegato per distruggere le navi Ribelli. La rabbia in Luke crebbe, Tehuthi l’avvertiva distintamente, pregò perché il ragazzo riuscisse a controllarsi ma, alla terza esplosione, Luke si voltò di scatto e, richiamata a se la sua spada, l’attivò incrociandola con quella di Vader.
Il duello si spostò per tutta l’ampiezza del ponte vedendo ora la superiorità di un contendente ora quella dell’altro. Tehuthi osservando il duello tra i due uomini che più amava si ritrovò a pregare per un miracolo che permettesse di salvarli entrambi. L’Imperatore, seduto nel suo scranno, rideva per quella battaglia tanto più interessante, per lui, di quella che si svolgeva fuori nello spazio.
Luke poco a poco riuscì a calmarsi e tentò di far riaffiorare la voce della coscienza in suo padre, di far affiorare quel lato di lui che, fino a quel momento, solo Tehuthi aveva visto. Vader combatteva più contro le parole veritiere del figlio che contro la sua spada finchè, in uno strenuo tentativo di zittirlo, scagliò la propria arma contro i sostegni della passerella su cui il giovane aveva trovato momentaneo rifugio facendola crollare.
Tehuthi gridò spaventata il nome del ragazzo ma un impercettibile cenno del suo Maestro la zittì mentre, quest’ultimo scendeva verso il livello ove doveva trovarsi Luke. Nell’oscurità in cui si trovò iniziò a parlare al figlio tentando di scatenarne la rabbia, stuzzicandolo finchè riuscì ad indurlo ad abbassare la guardia, leggendo nei suoi pensieri e scoprendo l’esistenza della sorella.
All’idea che Vader potesse insidiare l’anima di Leia, Luke reagì con violenza riattivando la spada ed ingaggiando col padre un combattimento senza quartiere finchè, strettolo su una passerella, infranse la sua guardia tranciandogli di netto la mano che reggeva la spada. Vader crollò a terra con la lama verde di Luke alla gola mentre uno sfrigolio di cavi si alzava dal polso mutilato rivelandone la natura artificiale. Quella vista riscosse Luke che, ritrovato il controllo, si volse verso l’Imperatore gettando via la spada e dichiarando che non si sarebbe mai unito a lui.
Il vecchio non si perse in parole e, sollevate le mani, investì il ragazzo con scariche di energia scaraventandolo a terra ed infierendo fino a farlo contorcere dal dolore. Tehuthi si precipitò in avanti ma venne fermata da Vader che si era rialzato. La ragazza guardò il giovane a terra agonizzante e si sentì preda della disperazione, volse lo sguardo al suo Maestro:
Vi prego, milord, fate qualcosa!– lo supplicò – Vi prego! E’ vostro figlio!– insistette vedendolo indeciso – E’ vostro figlio!– ripetè.
Vader rimase immobile un istante poi la spinse indietro, agguantò l’Imperatore sollevandolo da terra e lo scaraventò nel pozzo del reattore dove le grida del vecchio si spensero.

Gli allarmi risuonavano per tutta la base, Luke e Tehuthi sostenevano Vader, indebolito dalle raffiche di energia che lo avevano avvolto quando aveva fermato l’Imperatore, dirigendosi verso gli hangar per fuggire dalla stazione. Erano quasi sulla rampa d’accesso di una delle navette quando Vader si accasciò a terra.
I due giovani si inginocchiarono accanto all’uomo che chiese di essere liberato dell’elmo poi, dopo averli guardati per qualche istante pregò Luke di dire alla sorella che aveva avuto ragione su di lui e di aver cura di Tehuthi, la sua bambina. Quindi, con loro grande dolore, morì.

La luna boscosa risuonava di canti e grida festose: la Morte Nera era stata distrutta e l’Imperatore era morto. La guerra non era ancora finita ma ora, nel cuore dei Ribelli, viveva la certezza della vittoria. Solo due persone non si sentivano partecipi dell’euforia generale. Luke e Tehuthi osservavano le fiamme della pira funeraria su cui il corpo di Vader si stava consumando e le loro figure si stagliavano contro la luce del fuoco.

Luke gettò a terra la torcia e, avvicinatosi di un passo, prese per mano la ragazza cercando di infonderle un po’ di conforto. Si abbracciarono tenendosi stretti per farsi forza l’un l’altra, intorno a loro il buio nascondeva i margini della radura.
Sapevano di doversi allontanare, che i loro amici li stavano aspettando ma rimasero li, ancora un po’, alleviando reciprocamente il loro dolore cullati dal crepitio del fuoco e dal pulsare lontano di tamburi nell’oscurità.

F I N E


Non dimenticate che potete trovare GuerreStellari.Net su FacebookInstagramTwitterTwitchYouTube e TikTok non solo per assistere, ma anche per partecipare attivamente alle nostre dirette con ospiti davvero speciali!

Vi ricordiamo inoltre che se siete dei veri appassionati di Star Wars ed amate il Fandom, potete liberamente seguirci ed intervenire con tanti altri appassionati sul nostro canale Telegram, il nostro canale Whatsapp e il nostro gruppo Facebook!

Exit mobile version