L’universo di Star Wars è ricco di lore e di storia, che si estende per millenni. Tra le esplorazioni più affascinanti di questa vasta mitologia c’è la serie “Dawn of the Jedi”. Composta da una serie a fumetti e un romanzo, “Dawn of the Jedi” approfondisce le antiche origini dell’Ordine Jedi, allora conosciuto come Ordine Je’daii, e offre uno sguardo affascinante sulle prime lotte e filosofie che hanno plasmato una delle organizzazioni più iconiche della fantascienza.
Il Sistema di Tython
“Dawn of the Jedi” è ambientato nel sistema stellare di Tython, situato nella regione del Nucleo Centrale della galassia. Questo sistema è unico per la sua forte connessione con la Forza, rendendolo il luogo perfetto per la nascita dell’Ordine Je’daii. Il sistema di Tython include diversi pianeti e lune chiave, ognuno dei quali contribuisce alla narrativa:
- Tython: Il pianeta centrale dove viene stabilito l’Ordine Je’daii. La sua connessione con la Forza è profonda, influenzando il suo ambiente e le abilità degli abitanti.
- Ashla: Una luna associata al lato chiaro della Forza.
- Bogan: Una luna che rappresenta il lato oscuro della Forza. I Je’daii che lottano per mantenere l’equilibrio vengono spesso inviati qui per la contemplazione.
- Kaleth: Conosciuto per le antiche rovine e la sua importanza storica per i Je’daii.
- Kalamar: Conosciuto per i suoi vasti oceani e la vita acquatica, fornendo risorse vitali al sistema.
- Furies Gate: Un mondo vulcanico e pericoloso, spesso evitato a causa della sua instabilità.
- Nox: Un pianeta oscuro e misterioso, raramente visitato per le sue condizioni inospitali.
- Obri: Conosciuto per il suo terreno accidentato.
- Sunspot: Un pianeta con un’orbita molto vicina alla stella del sistema, rendendolo estremamente caldo e in gran parte inabitabile.
Questi pianeti e lune offrono una varietà di ambienti e una serie di sfide diversificate che mettono a dura prova gli abitanti di questo sistema e in particolare quelli sensibili alla Forza che, a differenza dei Jedi “moderni”, camminano in bilico tra Lato Chiaro e Lato Oscuro, nella costante ricerca di equilibrio.
La Storia dell’origine dei Jedi
La storia di “Dawn of the Jedi” è raccontata attraverso tre archi principali nei fumetti—”Force Storm,” “Prisoner of Bogan,” e “Force War”—e nel romanzo “Dawn of the Jedi: Into the Void.”
I fumetti:
Force Storm
Scoperta di Tython
La storia inizia con l’arrivo di tre grandi navi chiamate Tho Yor, che portano individui sensibili alla Forza da vari mondi della galassia su Tython. Questi individui fondano il primo ordine dei Je’daii.
Personaggi Principali
- Xesh: Un cacciatore della Forza (Force Hound) del Rakatan Infinite Empire, addestrato a percepire e catturare la Forza. Viene inviato su Tython per scoprire il potenziale della Forza sul pianeta.
- Shae Koda: Una giovane Je’daii con un forte senso del dovere e della giustizia.
- Sek’nos Rath: Un Je’daii che lotta per mantenere l’equilibrio tra il lato chiaro e oscuro della Forza.
- Tasha Ryo: Una Je’daii dalla forte personalità e legami famigliari con la criminalità.
L’arrivo di Xesh e il Conflitto
Xesh arriva su Tython tramite una tempesta della Forza (Force Storm), causando caos e distruzione. Viene catturato dai Je’daii che sono confusi dalla sua natura e dalle sue intenzioni. I Je’daii iniziano a interrogarsi sulla vera natura della Forza e su come gestire questa nuova minaccia.
Scoperta della Verità
I Je’daii scoprono che Xesh è stato inviato dai Rakata, una specie malvagia che utilizza il lato oscuro della Forza per dominare la galassia. Xesh è stato addestrato a essere una macchina da guerra, ma nel corso della storia inizia a mettere in discussione il suo ruolo e le sue convinzioni.
Scontro Finale
La trama culmina in un grande scontro tra i Je’daii e le forze Rakata. I Je’daii devono unire le loro forze e utilizzare sia il lato chiaro che il lato oscuro per respingere l’invasione e proteggere Tython.
Tematiche Principali
- Equilibrio della Forza: La storia esplora il concetto di equilibrio tra il lato chiaro e oscuro della Forza, fondamentale per l’ideologia dei Je’daii.
- Origini dei Jedi: Viene illustrato come l’ordine dei Jedi si è formato e come le loro credenze si sono evolute nel tempo.
- Redenzione: Il viaggio di Xesh rappresenta un classico arco di redenzione, dove un antagonista inizia a mettere in discussione la propria esistenza e cerca una nuova via.
Prisoner of Bogan
Prigionia su Bogan
Xesh, un Force Hound dei Rakata catturato dai Je’daii, viene esiliato su Bogan a causa del pericolo che rappresenta. Bogan è una luna desolata, utilizzata dai Je’daii per isolare coloro che sono troppo vicini al lato oscuro della Forza.
Incontro con Daegen Lok
Durante il suo esilio, Xesh incontra Daegen Lok, un Je’daii che era stato esiliato su Bogan per le sue visioni profetiche e per il tentativo di prendere il potere. Lok è convinto che le sue visioni di una guerra imminente siano reali e vede in Xesh un alleato per realizzare i suoi piani. I due formano un’alleanza per fuggire da Bogan e avvertire la galassia della minaccia incombente dei Rakata.
Ritorno a Tython
Lok e Xesh riescono a fuggire da Bogan e tornano su Tython. Qui, Lok cerca di convincere i Je’daii della veridicità delle sue visioni e della necessità di prepararsi alla guerra. Xesh, nel frattempo, lotta con la sua identità e il suo ruolo, iniziando a percepire la Forza in modo diverso da quanto gli era stato insegnato dai Rakata.
Tensioni e Conflitti
Il ritorno di Lok e Xesh crea tensioni tra i Je’daii. Alcuni sono disposti a credere a Lok e a prepararsi per una possibile invasione, mentre altri sono più scettici e preoccupati per il pericolo rappresentato da Xesh. Shae Koda, Sek’nos Rath, e Tasha Ryo sono tra coloro che devono decidere come affrontare questa nuova minaccia e quale ruolo giocare nella crescente crisi.
Preparativi per la Guerra
Con il crescere delle tensioni, i Je’daii iniziano a prepararsi per la possibilità di una guerra. Vengono esplorati ulteriori dettagli sui Rakata e la loro capacità di usare il lato oscuro della Forza per conquistare e dominare altri mondi. Lok e Xesh, nonostante le loro motivazioni personali, diventano figure chiave in questa preparazione.
Tematiche Principali
- Conflitto Interiore e Redenzione: Xesh continua il suo viaggio di scoperta personale, lottando tra ciò che era e ciò che potrebbe diventare.
- Visioni e Profezie: La storia esplora il tema delle visioni profetiche e della difficoltà di farle accettare agli altri.
- Preparazione alla Guerra: La narrazione si concentra sulla preparazione per una possibile guerra, esplorando la paura, la speranza e la determinazione dei Je’daii.
- Equilibrio della Forza: Il concetto di equilibrio tra il lato chiaro e il lato oscuro rimane centrale, con Bogan rappresentante il lato oscuro e Tython il punto di equilibrio.
Force War
Invasione Rakatan
Il conflitto inizia con l’invasione del sistema Tython da parte dell’Impero Rakatan, una razza aliena potente che utilizza il lato oscuro della Forza per dominare e schiavizzare altri mondi. I Rakata cercano di conquistare Tython a causa della sua connessione unica con la Forza.
Resistenza dei Je’daii
I Je’daii, guidati da figure come Rajivari, Tasha Ryo, Shae Koda, Sek’nos Rath, e Daegen Lok, si uniscono per resistere all’invasione. L’unità tra i Je’daii è messa alla prova mentre affrontano una forza militarmente superiore e dotata di tecnologie avanzate basate sulla Forza.
Armi e Tecnologie
Durante la guerra, i Je’daii scoprono antiche tecnologie e armi che possono aiutarli a combattere i Rakata. Tra queste, spicca una potente nave da guerra che diventa cruciale per la resistenza. I Je’daii sfruttano anche le conoscenze di Xesh, il cacciatore di forza che ha disertato dai Rakata, per capire meglio le tattiche e le debolezze dell’Impero.
Conflitti Interpersonali
Mentre la guerra infuria, emergono tensioni interne tra i leader Je’daii. Daegen Lok, in particolare, continua a promuovere visioni estreme e metodi controversi che mettono in pericolo l’unità dell’ordine. Xesh, che sta ancora cercando la sua identità, deve affrontare le sue paure e il suo passato per diventare un vero Je’daii.
Battaglia Finale
La guerra culmina in una battaglia decisiva su Tython, dove i Je’daii devono usare tutta la loro saggezza, abilità e la forza dell’equilibrio per respingere i Rakata. La battaglia è feroce e molti Je’daii cadono, ma alla fine riescono a prevalere grazie alla loro determinazione e unità.
Caduta dell’Impero Rakatan
Alla fine della guerra, l’Impero Rakatan subisce una sconfitta devastante, e i Rakata sono costretti a ritirarsi. La vittoria segna un punto di svolta per i Je’daii, che dimostrano il potere dell’equilibrio nella Forza e l’importanza dell’unità e del sacrificio.
Tematiche Principali
- Equilibrio della Forza: La storia enfatizza ancora una volta l’importanza di mantenere l’equilibrio tra il lato chiaro e oscuro della Forza, un principio fondamentale per i Je’daii.
- Sacrificio e Coraggio: Molti Je’daii sacrificano le loro vite per proteggere Tython e la galassia dalla tirannia dei Rakata.
- Unità e Cooperazione: Nonostante le differenze e i conflitti interni, i Je’daii devono unirsi per sconfiggere una minaccia comune.
- Redenzione: Xesh continua il suo percorso di redenzione, diventando un membro vitale dell’ordine Je’daii.
Il romanzo:
Dawn of the Jedi: Into the Void
Lanoree Brock
Il romanzo segue Lanoree Brock, una Je’daii Ranger. Lanoree è incaricata di una missione critica: rintracciare suo fratello Dalien Brock, che si credeva morto da tempo. Lanoree e Dalien erano stati addestrati insieme come Je’daii, ma Dalien aveva sempre mostrato un’inclinazione verso il lato oscuro e un forte desiderio di lasciare Tython.
Missione di Lanoree
Lanoree viene chiamata dall’ordine Je’daii per fermare suo fratello, che ora è coinvolto in un piano per attivare un antico e pericoloso artefatto chiamato “Hypergate”. Questo dispositivo, se attivato, potrebbe permettere ai Rakata di tornare e conquistare Tython o addirittura distruggere il sistema. Lanoree deve fermare Dalien prima che il suo piano possa essere realizzato.
Flashback dell’Addestramento
La narrazione alterna tra il presente e il passato di Lanoree e Dalien. I flashback mostrano i loro giorni di addestramento come Je’daii, evidenziando le differenze tra i due fratelli. Lanoree abbraccia la filosofia Je’daii di equilibrio, mentre Dalien è sempre più ossessionato dal lato oscuro e dalla possibilità di lasciare Tython.
Conflitto e Scoperta
Durante la sua missione, Lanoree scopre che Dalien non è il solo coinvolto nel piano per attivare l’Hypergate. Un culto segreto chiamato Stargazers supporta Dalien, credendo che l’Hypergate possa portare un nuovo ordine galattico. Lanoree affronta numerosi pericoli e deve utilizzare tutte le sue abilità da Je’daii per combattere contro i nemici e cercare di salvare suo fratello.
Scontro Finale
Il climax del romanzo avviene quando Lanoree riesce a rintracciare Dalien nei pressi dell’Hypergate. Dopo un confronto emotivo e fisico, Lanoree deve prendere una decisione difficile. Nonostante i suoi tentativi di redimere suo fratello, Dalien rimane fermo nel suo obiettivo. Alla fine, Lanoree è costretta a uccidere Dalien per fermare la minaccia dell’Hypergate.
Tematiche Principali
- Equilibrio della Forza: La ricerca dell’equilibrio tra il lato chiaro e oscuro della Forza è un tema centrale, rappresentato attraverso il contrasto tra Lanoree e Dalien.
- Famiglia e Lealtà: Il rapporto complesso tra Lanoree e Dalien esplora temi di amore fraterno, lealtà e tradimento.
- Sacrificio: Lanoree è costretta a fare sacrifici personali per il bene superiore, compreso il sacrificio del suo legame con il fratello.
- Esplorazione e Scoperta: La curiosità di Dalien per il mondo oltre Tython e il desiderio di esplorare l’ignoto sono temi ricorrenti.
Temi e filosofie
Il tema centrale di “Dawn of the Jedi” è l’equilibrio. A differenza dell’Ordine Jedi successivo, che si concentra principalmente sul lato chiaro della Forza, i Je’daii cercano di mantenere l’equilibrio tra i lati chiaro e oscuro. Questo equilibrio è simboleggiato dalle lune Ashla e Bogan, che rappresentano rispettivamente il lato chiaro e il lato oscuro. I Je’daii credono che comprendere e integrare entrambi gli aspetti della Forza sia essenziale per raggiungere la vera armonia. Questo approccio inclusivo alla Forza consente ai Je’daii di trarre forza e saggezza da entrambi i lati, promuovendo una comprensione più olistica dei loro poteri.
I Tho Yor e la Diversità
Un elemento significativo della serie è rappresentato dai Tho Yor, antiche navi a forma di piramide che hanno trasportato esseri sensibili alla Forza da tutta la galassia a Tython. Questi esseri sono diventati gli antenati dei Je’daii, risultando in un ordine diversificato e multiculturale. Questa diversità arricchisce la comprensione della Forza dei Je’daii e il loro approccio all’insegnamento e all’apprendimento. L’arrivo dei Tho Yor su Tython segna l’inizio di una nuova era, in cui esseri provenienti da diversi background e specie si uniscono con uno scopo comune. Questo crogiolo di culture e filosofie crea una società dinamica ed evolutiva, capace di adattarsi alle sfide poste dalla Forza e dalla galassia.
Impatto sull’Ordine Jedi
“Dawn of the Jedi” fornisce un contesto cruciale per l’evoluzione dell’Ordine Jedi. L’enfasi dei Je’daii sull’equilibrio, le loro prove e tribolazioni, e i loro incontri con entrambi i lati della Forza gettano le basi per le future filosofie e pratiche dell’Ordine Jedi. Le esperienze dei Je’daii illustrano le complessità della Forza e la perpetua lotta per mantenere l’armonia in una galassia travagliata dai conflitti. Man mano che i Je’daii apprendono e crescono dalle loro esperienze, pongono le fondamenta per il futuro Ordine Jedi, che adotterà un focus più singolare sul lato chiaro della Forza pur mantenendo le lezioni di equilibrio e unità.
Conclusione e parere soggettivo
“Dawn of the Jedi” è un’esplorazione affascinante delle origini dell’Ordine Jedi. Attraverso una narrazione intricata, personaggi diversificati e temi profondi, offre una comprensione più approfondita della Forza e della storia antica dell’universo di Star Wars. Tuttavia, mi preme dare il mio parere soggettivo su un’opera che, nonostante sia ben scritta e strutturata e offra spunti interessanti, si allontana in molte occasioni da ciò che immagino siano le origini dei Jedi.
Uno di questi punti è senza dubbio il Tho Yor, che pare essere più un MacGuffin che un vero e proprio punto centrale della trama. In nessuna delle storie cartacee la sua presenza è realmente fondamentale, né tantomeno necessaria. Inoltre, trovo che la sua esistenza tolga misticità alla Forza, sostituendosi ad essa nell’unificare esseri senzienti sensibili alla Forza, che nei secoli fonderanno l’Ordine dei Jedi. L’introduzione del Tho Yor altera la percezione dei Jedi e del viaggio alla scoperta della Forza. Piuttosto che un percorso di crescita interiore e di esplorazione personale, la storia viene guidata da un elemento esterno che riduce l’autonomia nel loro sviluppo. Questo può essere visto come una semplificazione della complessità delle origini dell’Ordine Jedi.
Prospettive per il futuro film sull’Alba dei Jedi
Avendo letto la storia, ormai considerata legends, di “Dawn of the Jedi”, l’annuncio che James Mangold (regista di “Logan” e “Indiana Jones and the Dial of Destiny”) stia scrivendo un film sull’origine dei Jedi, ambientato 25 mila anni prima della saga degli Skywalker, suscita immediatamente la curiosità sul quanto il regista attingerà dalle storie già raccontate in passato.
Probabilmente uno degli elementi più interessanti di “Dawn of the Jedi” è la difficoltà dei primi Je’daii di mantenere un equilibrio tra il lato oscuro e il lato chiaro. In “Episodio VIII”, vediamo su Ach-To un mosaico del primo Jedi che è una rappresentazione in stile Starwarsiano dello Yin e dello Yang, ovvero l’equilibrio tra luce e buio. Lato Oscuro e Lato Chiaro. Bene e Male. Quindi, è plausibile credere che questo sarà un punto fondamentale della storia di Mangold.
Un altro tassello che il nuovo film potrebbe “rubare” da “Dawn of the Jedi” è l’impero Rakata. È ovvio pensare che i primi Jedi dovranno affrontare un nemico potente che li spingerà a unirsi e fortificarsi con la creazione di un ordine devoto al lato chiaro; sappiamo inoltre che i Sith al momento non esistono e che per la loro apparizione nella galassia dovremo attendere ancora 20 mila anni. L’impero Rakata, che ricordiamo è stato menzionato in “Andor”, quindi canonico, fornisce un nemico legato alla Forza formidabile per i Jedi primordiali.
Anche la prospettiva che l’intera storia sia relegata in un unico sistema stellare potrebbe essere interessante; magari i primi sensibili alla Forza venivano attirati su Ach-To nel loro pellegrinaggio alla scoperta del loro potere. C’è però il rischio che non si crei quel senso di pericolo galattico che invece è più prominente nella saga degli Skywalker e durante l’Alta Repubblica.
Cosa non copiare da Dawn of the Jedi
- Come già accennato in precedenza, il Tho Yor non rappresenta, a mio parere, un modo adeguato per rendere giustizia alla grandiosità della Forza e all’importanza dell’evoluzione indipendente dei Jedi. L’idea di un elemento “alieno” che rapisce esseri sensibili alla Forza di migliaia di specie e li relega su un pianeta sembra più un esperimento preso dal film Alien che un concetto propriamente inserito nell’universo di Star Wars.
- La creazione della Spada Laser dovrebbe essere indissolubilmente legata all’ordine dei Jedi. La sacralità di quest’arma per i Jedi è alla base della loro esistenza e della loro filosofia. Invece, nella serie Legends, sembra essere un’arma “rubata” dalla tecnologia Rakata.
- Niente gemelli, fratelli, sorelle, parenti o legami di sangue. Già visto e letto centinaia di volte.
- Parlando di tecnologia, ha senso pensare che 25 mila anni prima della saga degli Skywalker essa fosse molto più arretrata. Mi piacerebbe vedere questo aspetto esplorato, piuttosto che assistere a un’ambientazione troppo simile a quella già vista in Star Wars. Inoltre, vorrei approfondire come la tecnologia del viaggio nell’iperspazio sia strettamente legata alla Forza.
In sostanza, auspico che Lucasfilm si lanci in una mossa coraggiosa con questo film. Desidero vedere un’origine dei Jedi affascinante e ricca di filosofia e profondità, ma anche un’ambientazione così diversa da rendere questo universo, dagli elementi così iconici, quasi irriconoscibile, pur mantenendo la struttura narrativa tipica che ha reso Star Wars intramontabile.
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