Il parere dello Staff è una rubrica pensata per farvi conoscere le opinioni dei tanti componenti della redazione di Guerrestellari.net su diversi argomenti legati alla saga creata da George Lucas. Questa settimana le valutazioni sul quinto episodio di Star Wars: The Acolyte, la nuova serie live action.
Erika Ahsoka: È difficile dire cosa mi é piaciuto, perché dovrei riportare tutta la puntata. La morte di Jackie mi ha fatto male, anche per lo scambio fra Sol e Qmir.
Mae si sta dimostrando proprio adatta al suo ruolo di cattiva e Osha sarà la vera Accolita. Sol nasconde qualcosa da sempre e spero che prima o poi si sappia cosa. Ho dei sospetti ma, per ora, non dico nulla. I combattimenti pazzeschi, brutali senza essere splatter.
Voto: 9
La disperazione
Mattia Campus: “Even in the revelation of our triumph you see the depth of our despair”. L’episodio 5 è un trionfo di azione e rivelazioni, condito con una profonda disperazione. Muoiono praticamente tutti e perché non dovrebbero? Il Sith viene smascherato e non puó fare altro che seguire il suo istinto. Sopravvivere nell’ombra.
Non solo, il Sith è umano, in cerca di quella libertà di espressione che gli è stata negata per un millennio. Il Sith cerca un pupillo perchè da solo quella libertà non gli è concessa. Mae ha fallito dove forse Osha non fallirà.
Voto: 8+
Salvatore Scandura: Il quinto episodio è stato a dir poco esplosivo e pieno di colpi di scena. Durante la visione della puntata non ero sicuro che si arrivasse a tanto ed invece è successo, sono morti un paio di jedi anche nella peggior maniera. La storia si infittisce sempre di più e getta ancora più ombre sull’ordine Jedi ed il passato del maestro Sol. I combattimenti sono stati abbastanza dinamici e non scontati e il cattivone di turno si è rivelato abbastanza spietato. Mi sarei aspettato qualcun altro sotto quel casco “sorridente” ma la prendo per “buona” questa scelta, non vedo l’ora che arrivi il prossimo episodio.
Voto: 8.5
Un episodio ricco di sequenze d’azione
Marcello Durante (di Star Wars News Italia): Lo show di Qimir mi ha estasiato. Lo adoro, anche perché per la prima volta in live-action ci troviamo di fronte a una figura brutale. Qimir non è sola forza bruta, ma pura poesia oscura. Dell’episodio ho apprezzato la strage dei Jedi, poiché non mi aspettavo un esito così devastante. I piccoli problemi di scrittura restano, ma questa volta si può sorvolare.
Voto: 8.5
Claudio La Russa: E dunque eccoci qui! Io do a questo episodio un voto stratosferico meritatissimo 10 in quanto è una serie centrata sul massacro dei Jedi! Perché finalmente vediamo quello che dovrebbe essere Star Wars, combattimento con spade laser, Sith e Jedi. In quanto a scenografia l’ambiente era perfetto per questo Sith super cattivo che ha la personalità di joker, imprevedibile nelle sue mosse. I Jedi come sempre troppo rispettosi delle regole hanno sempre la peggio e infatti c’è stata una strage! Questa serie sta a dimostrare appunto che i Jedi, nell’essere troppo rispettosi delle regole, alla fine fanno una brutta fine! Basti vedere come quel Jedi viene ucciso così di sorpresa con il collo spezzato, nemmeno lo spreco di usare la spada laser! Insomma il combattimento ti prende così bene che non ci pensi al resto della serie e alla trama. Di sicuro ne vedremo ancora di Jedi morti in questa serie ed è solo l’inizio! Ora c’è di bello lo scambio di ruolo delle gemelle che ovviamente ci farà rimanere di stucco!
Alcuni misteri trovano risoluzione
Samuele Pasquale Maraucci: Questo quinto episodio si dimostra inevitabilmente migliore del precedente, visto che essendone “la seconda parte” non risulta altrettanto monco. Nel complesso è ok: tanta azione ben diretta, con coreografie interessanti e sequenze piacevoli da seguire, soprattutto per gli appassionati di combattimenti con le spade laser. La rivelazione sul cattivo ce l’aspettavamo tutti, ma va bene così d’altronde. Lo penalizzo perché è una “seconda parte” e per alcune morti improvvise che ritengo abbastanza fuori contesto.
Voto: 6.5
Roberto Sablone: Perplesso, e assai, per le critiche sterili anche a questo giro di boa. Passiamo da un Andor troppo introspettivo e poco Star Wars a un’Ashoka che uffa, cosa c’entrano i personaggi animati con Star Wars, fino a questa puntata di TA, abbastanza prequel ma non abbastanza Star Wars. Critiche tarate sempre e solo su quello che della Saga disconosciamo continuando a perderne la visione d’insieme. Molta azione per gli amanti dei duelli con spade laser, mistero con un villain che ha ancora tutto da rivelarci, un cast e personaggi assolutamente in sintonia con la narrazione, e sento parlare del fatto che Sol è un Jedi pirla perché non percepisce lo scambio di persone tra le gemelle (shh non fatelo sapere a Vader). Credo che la serie funzioni e riservi ancora non poche sorprese perché, data la assai giovane età di Smiley , bisogna ricordare che… sempre due essi sono, né più, né meno. Un maestro e un apprendista… e non maestro e un accolito.
Avanti così.
Voto: 8
Lo scambio tra Osha e Mae
RSE: La quinta puntata di The Acolyte sublima il fallimento dei Jedi, accentrando nell’opinabile minutaggio (lungo quanto i capelli di Windu) un mirabile virtuosismo coreografico di spade laser, per colmare il vuoto diegetico. Benché la spettacolarità degli scontri rapisca persino lo sguardo più ermeneutico, la narrazione urla giustizia. Tra la rivelazione dell’identità del Sith (subordinata al limitato comparto attoriale) e le abituali amnesie Disneyane sull’utenza della Forza, la trama guida la spada laser di Qimir, falciando quasi tutti i potenziali latori della retrocontinuità. Stilato il manuale del perfetto narratore, il quale collima utile e dilettevole sterminando i personaggi pleonastici e ammassando i contenuti alla fine della serie, la puntata è coronata dal classico dei classici: lo scambio delle gemelle. L’incapacità allibente di Sol di discernere Osha da Mae (tatuaggio frontale, capelli bruciati), nemmeno impiegando la Forza, premia ancora i Jedi con l’ineluttabile fato che meritano. Alta Repubblica, alta perplessità.
Voto: 6
Scelte narrative
Pedro Paradisi: Questo episodio se pur rivelandosi il più interessante fino a ora, si salva solo grazie alla presenza del cattivo di turno. Il che è tutto dire.
L’azione e i combattimenti spettacolari intrattengono, ma manca la sostanza narrativa. La serie si conferma superficiale e leggera, senza grinta. Per non parlare delle scelte narrative:
Partendo dall’identità sotto la maschera (banale)
Sol che non percepisce lo scambio di persona…
Il “sith” sconfigge senza problemi una decina di jedi e poi si fa bloccare da delle falene?
Non sa usare più la forza?
Sembra che la sceneggiatura sia scritta per gli spettatori di disney channel.
Per fortuna la coraggiosa “scelta” di numerose dipartite, anche se obbligata per non creare retrocontinuità, alza l’asticella verso uno stile più maturo.
Purtroppo il limitato numero e la scarsa durata degli episodi non hanno permesso di affezionarsi davvero a nessuno e le perdite non pesano poi molto.
Voto 6-
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