Il parere dello Staff è una rubrica pensata per farvi conoscere le opinioni dei tanti componenti della redazione di Guerrestellari.net su diversi argomenti legati alla saga creata da George Lucas. Questa settimana le valutazioni sul sesto episodio di Star Wars: The Acolyte, la nuova serie live action.
Erika Ahsoka: Puntata tranquilla, e ci voleva dopo la scorsa settimana. Tranquilla a livello di scene, ma comunque molto interessante. Qimir mi ricorda molto Palpatine, subdolo e manipolatore. Vernestra che non difende Sol dalle accuse, ma di questo non mi stupisco. Sol che è molto inquietante alla fine quando dice a Mae che lo deve ascoltare. Ho come l’impressione sapesse che lei era viva.
Voto: 7
Manuela Milady: Finalmente vediamo come e perché un Force User abbraccia il Lato Oscuro. Qimir non è un Sith, gli serve un apprendista per attingere al potere dei due e, magari, ripristinare l’Ordine Sith. Ma non sa che i Sith non sono estinti… del resto sa solo ciò che gli hanno insegnato i Jedi prima di tradirlo.
Sol, invece, sa molto e sa di aver sbagliato in passato. Per correggere gli errori, sta continuando a sbagliare come fosse in un circolo vizioso da cui non riuscirà ad uscire. Classico stupido comportamento Jedi. Secondo me i veri Sith li vedremo solo alla fine e Qimir morirà, annullando il rischio retcon.
Nel frattempo sta entrando nell’Olimpo dei miei personaggi preferiti in assoluto. I suoi dialoghi li riascolterei all’infinito.
Voto: 9.5
Virginia Pepper Barbi: La sesta puntata di The Acolyte si presenta come uno specchio tra lato chiaro e lato oscuro, tuffandoci all’interno delle sensazioni e delle convinzioni dei personaggi che vengono sconquassate dai rispettivi credi, dimostrando che dentro ognuno di noi sono presenti entrambi.
Il dualismo delle gemelle e di Qimir e Sol funziona molto bene, rendendo lo spettatore curioso e affamato di altre puntante. Non stupisce la staticità dell’ordine Jedi, al contrario il personaggio di Sol è come un piatto che meraviglia e incuriosisce ad ogni assaggio.
Voto: 7.5
Un episodio di transizione
Marcello Durante (di Star Wars News Italia): La puntata ha di buono tutta la sequenza su Qimir e Osha. Invece, la parte su Sol e Mae mi ha un po’ turbato. Sol non lo capisco più, ma non capisco nemmeno scelte di scrittura come “la nave rotta”. Scusa per allungare il brodo? Resto confuso.
Voto: 6+
Salvatore Scandura: Il sesto episodio non è altro che “la quiete dopo la tempesta”, una sorta di nuovo atto che si apre a qualcosa di diverso e contorto. Le due parti contendenti sembrano momentaneamente allontanarsi dal loro obiettivo principale allungando letteralmente l’andamento narrativo lasciando lo spettatore in attesa per tutto l’episodio. Il mio voto arriva ad un 7- perché sostanzialmente non è accaduto nulla di tanto eclatante, forse converrà aspettare il prossimo episodio per assistere a qualcosa di più sostanzioso.
Leonardo Affede: Questo episodio completa l’azione del precedente e, anche se molto interlocutorio, permette di dare spessore ai personaggi, alzando progressivamente ma continuativamente la tensione. Insieme all’episodio 5, dà il vero boost a questa serie, permettendole di acquisire un’inaspettata profondità di significato e alzando di molto le aspettative per il suo finale.
Voto: 8
Pedro Paradisi: In questa puntata l’azione latita ma la narrazione è ben condotta da un introspezione dei personaggi, che mettono in dubbio le loro convinzioni e diventano piano piano consapevoli del dualismo della Forza. Finalmente si nota una costruzione ponderata della sceneggiatura, dove oltre al dualismo interiore viene mostrato un dualismo pratico: Sol e Mae da un lato e Qimir e Osha dall’altro, ognuno con i propri demoni interiori e i propri insegnamenti da dare e apprendere.
Le convinzioni dello spettatore vengono annebbiate e un ribaltamento dei ruoli è più che possibile: quello che è sicuro ormai è che il legame fra le due gemelle è significativo; sperando che ci venga mostrata un’ evoluzione e la risoluzione di alcuni nodi della trama nelle prossime due puntate.
Grandi assenti ingiustificati i Jedi che sembrano già sottovalutare la minaccia e girare a vuoto cento anni in anticipo.
Voto 7.5
Lo scambio delle gemelle
Roberto Sablone: Questo bellissimo scambio incrociato giocato con la carta delle gemelle, ci mostra quanto sia flebile il confine tra il lato chiaro e quello oscuro regalandoci una splendida antologia didascalica dei fondamentali della Saga.
A poche puntate dalla fine, il mistero alla base della narrazione regge ancora assai bene, promettendo sicure sorprese. Una nota di merito per la scrittura di Qimir e l’interpretazione di Jacinto che ci hanno regalato un villain (Sith o qualunque cosa sia) che riesce a riempire la scena in maniera maestosa, non andando mai sopra le righe, anche e soprattutto senza indossare lo Smiley e in assenza di duelli. A mio parere è già entrato a pieno titolo tra i migliori cattivi della Saga grazie a una rappresentazione del male in tutta la sua normale e seducente banalità.
Voto: 9
Samuele Pasquale Maraucci: Questo sesto episodio si rivela una buona transizione verso quella che è l’inevitabile conclusione. La narrazione fa un bel respiro e si concentra sull’introspezione dei personaggi, mettendo in crisi le convinzioni dello spettatore e dei personaggi. C’è da dire che la serie se la prende un po’ troppo comoda rispetto al tempo che gli rimane, ma vediamo come se la gestiscono per il finale.
A parte qualche superficialità è abbastanza ok.
Voto 6+
RSE: La sesta puntata di The Acolyte adagia la narrazione sul giaciglio della riflessione, favorendo l’introspezione dei personaggi. I temi si polarizzano sul chiasmo dei protagonisti, per instaurare scene didascaliche su come il passato dei “buoni” sia allusivamente più oscuro degli antagonisti stessi. Tra il rinvigorito acume di Sol nell’identificare Mae, i lapalissiani tentativi di Qimir di ingraziarsi Osha e il tardivo intervento di Vernestra, i binari della serie conducono verso un futuro dalla reminiscenza Sith. L’emistichio del codice di Moraband/Korriban, enunciato nel secondo episodio, riecheggia nelle orecchie dello spettatore, rammentando che il grande architetto della storia deve ancora palesarsi. Il filtro anti-retrocontinuità finora ha funzionato bene e l’antitesi tra Sol e Quimir rispetto alle gemelle auspica un finale culminante e pregno di sorprese.
Voto: 7
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