Star Wars The Acolyte: ep. 7 – Il Parere dello Staff

Il parere dello Staff è una rubrica pensata per farvi conoscere le opinioni dei tanti componenti della redazione di Guerrestellari.net su diversi argomenti legati alla saga creata da George Lucas. Questa settimana le valutazioni sul settimo episodio di Star Wars: The Acolyte, la nuova serie live action.

Sol, Indara e Torbin nel settimo episodio di The Acolyte.

Erika Ahsoka: Finalmente sappiamo cosa è accaduto su Brandock. Vedere Kelnacca manipolato così dalle Streghe mi ha fatto una certa impressione. Meglio avere un Wookie amico. Indara è la causa della morte delle Streghe, doveva essere davvero molto potente per combattere contro la congrega intera. Sol ancora non me la racconta giusta.

Voto: 8.5

Virginia Pepper Barbi: L’umanità dei Jedi prende il sopravvento, decretando la fine delle streghe. Non sempre le intenzioni giuste portano ad azioni giuste. Combattimenti spettacolari, intrecci di emozioni sensate, ma rimane ancora quell’amaro in bocca: l’idea c’era ma non ci ha creduto fino in fondo. Troppe cose da svelare in pochi episodi finali.

Voto: 6

Leonardo Affede: L’intreccio inizia a sciogliersi, almeno in parte. Tuttavia ho avuto la sensazione che a questo episodio mancasse qualcosa. Le idee in generale sono buone, intrigante il misterioso potere delle streghe e questo ampiamento della figura degli Jedi non sempre così “perfetti”. Forse la resa poteva essere fatta meglio, o forse manca quel pizzico di profondità in più per dare la giusta solennità. Ad ogni modo la prospettiva diversa che sta portando questa serie dalla sua metà in poi continua a convincermi.

Voto: 7

Finalmente alcune risposte

Marcello Durante (di Star Wars News Italia): Avevo bisogno di una puntata che mi spiegasse bene le ragioni di tutti e le motivazioni delle loro reazioni. Sono pienamente soddisfatto. Ho trovato tutto coerente.

Voto: 7

Salvatore Scandura: Flashback dal punto di vista dei Jedi, hanno chiarito certi punti narrativi non mostrati in precedenza, ma nulla di eclatante. Mi aspettavo qualcosa di diverso in questa puntata specialmente per quello che abbiamo visto nell’episodio precedente, avrei impostato in modo diverso il racconto degli eventi a cui stiamo assistendo. Resto sempre in attesa del prossimo episodio, auspicando a qualcosa di più concreto.

Voto: 7

RSE: La settima puntata di The Acolyte narra l’analessi di Brendok, collimando coerentemente con gli eventi già noti e la letteratura dell’Alta Repubblica. Come le lune di Brendok richiamano Ashla e Bogan di Thyton, stagliandosi tra luce e ombra, così il dualismo della “Diade” gemellare enfatizza la commistione emotiva umana, la quale non conosce il confine tra bene e male. Tutti sono ricettacoli di brame e pulsioni antitetiche: i Jedi buoni vivono di intrighi, le streghe malvage difendono ciò che amano, i Sith subdoli anelano alla libertà. L’episodio sazia la fame completista dello spettatore, rammentando che Koril potrebbe essere sopravvissuta e (come recensito nel quarto episodio) propugnare surrettiziamente la causa Sith o Dathomiriana, per vendicare il supplizio passato. Parimenti dicasi per le arti alchemiche della Forza, che sembrano aver concepito Osha e Mae alla stregua di Anakin. Peccato che un contenuto così entusiastico sia oppresso da un minutaggio claustrofobico.

Voto: 7

Il flashback dal punto di vista dei Jedi

Roberto Sablone: In questa puntata che sembra voler schernire l’ipercriticismo del “tutto e subito”, vengono scoperte le carte (alcune) che iniziano a dare l’esatta misura della tragedia che ha visto coinvolti i protagonisti. Sol and Co. vengono a raccontarci che il prescelto non è stato il solo ad essere rimasto vittima dell’attaccamento. Questi Jedi, assai più umani , vulnerabili e fragili di quanto Qui-Gonn e il consiglio Jedi ci avessero raccontato nella prequel, vivono una crisi d’identità che, sebbene interessante da un punto di vista narrativo, mi rattrista non poco essendo figlia di un’epoca che sta riuscendo a mettere in discussione ogni valore, eliminando la netta linea di demarcazione tra il bene e il male che da sempre è stata casa di tutte le favole più belle. Comunque… si può fare. P.S.: Kelnecca spacca.

Voto: 8

Mattia Campus: Il 7° episodio, è un capitolo avvincente che svela finalmente i misteri di Brandok 16 anni fa. Il potere delle streghe e la rappresentazione più umana e fallibile dei Jedi aggiungono profondità alla trama. Il flashback si intreccia bene con la letteratura dell’Alta Repubblica, esplorando il dualismo delle gemelle Mae e Osha e le emozioni umane. I Jedi, solitamente visti come nobili, sono qui mostrati in una luce più complessa. Sol, desideroso di un pupillo, interpreta erroneamente gli eventi, ma ciò aggiunge un ulteriore strato di intrigo e tensione. La scoperta che Mae e Osha sono frutto di magia oscura è affascinante, e la tragedia finale, con Sol che deve fare una scelta straziante, aggiunge un potente impatto emotivo. Un episodio che arricchisce la lore di Star Wars e mantiene alta l’attenzione.

Voto: 8


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