Midi-Chlorian e Maxi-Chlorian. I principi primi della Forza.

La Forza è un campo energetico originato da tutti gli esseri viventi grazie ai Midi-Chlorian, simbionti pseudo-mitocondriali inoculati nelle cellule. La vita genera la Forza Vivente (sua imprescindibile essenza), ma quest’ultima sostenta contemporaneamente la prima, divenendo un’astrazione olistica superiore alla commistione delle singole parti, la Forza Cosmica. Come già speculato sulla natura della Forza, essa trascende l’empirismo universale verso la totalità metafisica, deificandosi. Tale simbiosi è il fondamento delle Catene della Forza, legami inintelligibili tra individui che sprigionano un potere immenso in precise contingenze. Come dimostrato da molti personaggi delle Leggende (quali Darth Sion, Darth Nihilus, Darth Tenebrae, Meetra Surik, Bastila Shan ecc.), l’intercessione sulle Catene della Forza è la risorgiva che avvera l’impossibile, dalla carismatica manipolazione del morale collettivo, alla conquista dell’immortalità. Sussiste tuttavia un’altra soluzione per conseguire una vita imperitura.

Midi-Chlorian al microscopio.
Due immagini al microscopio di un Midi-Chlorian, la scaturigine della Forza.

Darth Plagueis e Darth Tenebrous

Star Wars Episodio III, La Vendetta dei Sith, introdusse per la prima volta Darth Plagueis, il Signore Oscuro dei Sith precursore di Darth Sidious, nonché suo maestro. È ormai rinomata la disquisizione tra Palpatine e Anakin relativa al talento di Plagueis di indurre i Midi-Chlorian a creare la vita, benché fosse solo un machiavello per corrodere l’animo del futuro Darth Vader. La recente serie The Acolyte ha palesato finalmente la figura del “mastro Midi-Chlorista”, scolpendolo nella diegesi Canonica. Ciò che invero inerisce all’importanza di Plagueis, è l’illazione che egli sia responsabile del concepimento delle gemelle Osha e Mae Aniseya, tramite una vergenza della Forza. Certamente questo è reminiscente dell’immacolata concezione di Anakin, tuttavia le bambine rappresentano di fatto il telaio progettuale sul quale si tesserà la coerenza sinottica della seconda trilogia di Star Wars.

Darth Plagueis (sinistra) e Darth Tenebrous (destra), i signori dei Midi-Chlorian.

Sebbene gli arcani sul controllo dei Midi-Chlorian siano una tematica tanto vasta quanto controversa, è parimenti doveroso rammentare un altro illustre Sith delle Leggende, esperto del settore. Rugess Nome, ossia Darth Tenebrous, il maestro di Plagueis vissuto tra il 247 BBY e il 167 BBY, conosceva doviziosamente i Midi-Chlorian e con perizia scientifica plasmò un sistema volto a massimizzarne il potenziale. Iniettandosi difatti un retrovirus artificiale, ingenerò un’infezione estesa nel proprio corpo che afferì ai micro-simbionti, creando così i Maxi-Chlorian. Siffatti Midi-Chlorian “drogati” erano stupendamente longevi e detenevano la notevole peculiarità di permanere nel mondo fisico persino alla morte del possessore, senza rimigrare alla Forza. L’unico detrimento del processo verteva sulla perdita delle doti precognitive del soggetto, poiché la sua coscienza trasmigrava direttamente nei Maxi-Chlorian per autoconservazione.

I Maxi-Chlorian sul Maxi-schermo

Le Leggende raccontano di come Darth Tenebrous anelasse alla creazione del Prescelto della Forza, per possederne il corpo dall’incredibile numero di Midi-Chlorian, quale ricettacolo ideale della propria coscienza. La sinergia tra l’immanenza dei Maxi-Chlorian e l’estremo valore-M del Prescelto gli avrebbero assicurato l’immortalità assoluta. Una brama sicuramente condivisa dall’apprendista, il quale lo assassinò prima della realizzazione dei propositi. I Maxi-Chlorian trasfusero tuttavia la personalità di Tenebrous nei Midi-Chlorian di Plagueis (come un parassita intacca un organismo) profittando della preveggenza dell’ex-discepolo. Il Sith scorse così l’infausto fato del proprio ospite, poiché non avrebbe mai totalmente padroneggiato “la scienza dei Midi-Chlorian”, e impaurito deliberò di recedere nel proprio corpo deceduto. La precognizione di Tenebrous risultò ormai inficiata e il suo cadavere ne vincolò ancor più le percezioni, tanto da costringerlo a rivivere la propria morte in un diallele infinito. Prigioniero del proprio corpo e spettatore eterno della propria caduta.

Darth Plagueis compare nell’ultimo episodio di The Acolyte. Il Sith è ammantato dalle ombre, come il destino della serie.

La vergenza della Forza menzionata in The Acolyte e l’introduzione surrettizia di Darth Plagueis sono il palafreniere di una consecuzione narrativa dai molteplici scenari, dove la fantasia e l’ingegno banchettano alla tavola dei buoni auspici. Se la vergenza in questione fosse un coacervo di Maxi-Chlorian o comunque un ente a essi correlato, troverebbe giustizia il ruolo ricoperto dalle protagoniste, nonché un esile collegamento alla nuova peculiarità del Cortosis di interdire la telepatia altrui. Quale Maxi-Chlorian potrebbe mai veicolare la coscienza di un Sith defungente, in un corpo catafratto da un casco in Cortosis?


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