In occasione del venticinquesimo anniversario della creazione di GuerreStellari.net, è stato indetto il secondo Concorso Letterario, a cui ha partecipato anche il racconto “Il Riscatto dei Sith”.
Il 15 giugno 2024, durante i festeggiamenti per il compleanno dello storico sito, i tre racconti che sono saliti sul podio decretato dalla Commissione Giudicatrice, sono stati premiati dalla Principessa Leia Organa, con l’assegnazione delle mitiche medaglie di “Star Wars: Una Nuova Speranza”.
Settimanalmente pubblicheremo tutti i racconti pervenuti. Questa settimana pubblichiamo la terza parte del racconto quinto classificato di questa edizione del Concorso Letterario.
“IL RISCATTO DEI SITH” di Serena Zeminian (III parte)
Se fosse stato sottratto dal lato chiaro non sarebbe servito a nulla siccome per i Jedi si presenterà come un innocuo pezzo di gioiello insignificante.
Il cristallo sprigionò una forte aura distruttiva che come una bomba disintegrò all’istante tutto quello che gli si parava davanti.
Collassò tutto, la grotta segreta, il bellissimo lago e le rocce bianche a forma di montagna.
I tre maestri Jedi furono polverizzati in un baleno e non si accorsero di nulla.
Al loro posto ci fu uno smisurato cratere e al suo interno regnava il nulla cosmico.
Adi, Agen e Stass erano deceduti, il consigliere aveva ragione.
“Che potere straordinario, sono sbalordita.”
Ero l’unica sopravvissuta.
Il sacro cristallo nero di Exegol era stato progettato per risparmiare i Sith dalla morte e così mi fece uscire incolume dal cratere.
“Cloni ascoltate, ho recuperato il cristallo nero. Prossima tappa Exegol, andiamo!!”
Tenendo ben saldo il prezioso monile mi affrettai a raggiungere lo shuttle imperiale e una volta salita a bordo sfrecciai via.
I cloni rimasti in vita dopo aver ascoltato il mio messaggio lasciarono la battaglia e fecero altrettanto con i loro veicoli.
“Le mie buone azioni le ho fatte” pensai fra me e me durante il tragitto nell’iperspazio.
“Ho fatto fuori cinque maestri Jedi in un solo giorno. È Prodigioso.”
“Siete giunta all’atto finale Darth Taipan un ultimo sforzo e poi sarà ampiamente ricompensata,” disse il consigliere Vanee comunicando attraverso la forza.
“La mia ricompensa è servire l’impero, collaborare con voi è un grande onore per me.”
“Le sue sono parole modeste, l’imperatore sarà orgoglioso delle sue prodezze.”
Sorrisi raggiante nel frattempo continuai il viaggio con il mio shuttle verso Exegol.
I cloni sopravvissuti nella battaglia alle rovine si piazzarono dietro di me seguendomi senza battere ciglio.
Atterrai insieme ai cloni su Exegol, finalmente, fremevo dal desiderio fino ad arrivare a questo preciso momento.
Ma le sorprese non erano finite nonostante il viaggio ci abbia risparmiato un altro combattimento.
“Darth Taipan un avvertimento. Entri nel tempio dei Sith poi inserisca il cristallo nero all’interno di una colonnina posta al centro della sala.
Lasci che il monile agisca e osservi il risveglio definitivo di tutti i signori dei Sith.”
“Lo consideri fatto consigliere,” risposi responsabile.
Mi voltai verso i cloni e gridai: ”Seguitemi e copritemi le spalle.”
“Si signora” disse il capitano Rex imbracciando il suo blaster.
Corsi a perdifiato cercando di raggiungere il tempio più velocemente possibile.
Stavo per arrivare al punto stabilito quando all’improvviso mi si parò davanti un ostacolo, un ostacolo fastidioso.
Come avevo ordinato poc’anzi, il mio plotone puntò immediatamente i loro blaster contro quella figura annebbiata, in lontananza, tenendola sotto tiro.
“Al mio cenno sparate a più non posso,” ribadì Rex seriamente.
“Non entrerai mai nel tempio. Di qua non passi perché io intralcerò i tuoi infausti piani.”
Sorrisi ironica verso quella figura di spicco mentre rivolgeva la sua lightsaber verso di me.
“Che sguardo minaccioso. Dovrei avere paura? Rey Skywalker.”
“Lascia che sia la mia spada a parlare, tu non compirai questa atrocità.”
“Fammi indovinare, perché farò di tutto per impedirtelo? Sono stufa di questa affermazione, in tal caso preferisco usare questo.”
“Il sacro cristallo nero di Exegol.”
“Esatto, come puoi constatare ho io il coltello dalla parte del manico.”
“Staremo a vedere,” ribatté Rey in procinto di attaccare.
“Le spariamo addosso?” Chiese il capitano Rex per avere una ulteriore conferma.
“Aspettate, ci penso io a Rey.”
“Non sono una principiante e te lo dimostrerò.”
“Bene, perché ti darò filo da torcere.”
Rey si lanciò contro di me provando a colpirmi con la sua lightsaber.
“Che ingenua,” dissi inebriata e a mia volta dopo aver ripreso la collana la puntai contro di lei.
Il diamante liberò la sua impareggiabile energia e il lato oscuro fu al massimo dei livelli.
Rey fu investita dal suo sfavillante potere e fu talmente cruento e terribile che la polverizzò in un soffio.
Rey Skywalker non esisteva più.
“Rey è morta,” disse Rex impietrito.
“Si capitano, ha fatto la fine che si meritava.”
Risi appagata, a pieni polmoni, mentre stringevo nella mano il cristallo nero.
Finalmente varcai la soglia ed entrai nel tempio Sith.
Feci esattamente come il consigliere aveva predetto.
Salì le scale con disinvoltura e una volta al centro della sala mi protesi verso la colonnina.
“È giunto il momento, il nostro riscatto sarà inesorabile.”
Staccai il diamante dalla catenella, dopodiché appoggiai il cristallo nell’insenatura soprastante della colonnina e si incastrò perfettamente all’interno.
Indietreggiai un poco e ammirai lo spettacolo emanato dalla gemma.
Il lato oscuro scorreva potente.
Le ciclopiche statue rappresentavano i saggi, i maestri, i guerrieri, i profeti, i politici, i signori, tutti i leggendari e implacabili Sith.
Le statue presenti nella sala erano poste a cerchio e le loro mani erano distese verso la colonnina come sorta di monito e di protezione.
La forza, in me, era dirompente e captavo una singolare presenza maligna intrappolata all’interno di ognuna di quelle nobili statue.
Lo spirito dei Sith ribollivano dal desiderio di essere resuscitati e grazie al portentoso cristallo si sgretolarono una dopo l’altra.
Una luce intesa uscì direttamente dalle innumerevoli statue in pietra grezza.
Indietreggiai fino a raggiungere la soglia del tempio.
Mi coprivo gli occhi per non essere travolta sia dal vigoroso fascio di luce e sia dai pezzi di pietra che cadevano dalle statue.
Il diamante dopo aver attuato il suo compito uscì dalla sua sede, dalla colonnina, volando verso di me.
Appena aprì gli occhi, trovai il gioiello esagonale che fluttuava davanti a me e lo recuperai nuovamente.
Il silenzio tombale regnava sovrano, le gigantesche statue di pietra non c’erano più ma solo macerie sparpagliate dappertutto.
La polvere provocata dal loro cedimento mi solleticava il naso e la sala era ridotta piuttosto male.
Il consigliere Vanee che si tratteneva su Mustafar, alla fortezza, avvertendo nella forza che il compito a me assegnato andò a buon fine, sorrise lieto e il suo cuore si riempì di speranza.
“Non trovo più le parole adatte per complimentarmi con lei.
Avverto fino a qui la presenza di tutti i Sith e questo mi riempie di euforia. Il suo è stato…”
La voce del consigliere fu bruscamente interrotta da un’altra.
Un’altra, inconfondibile ed estremamente considerevole.
“Darth Taipan, c’è l’hai fatta!! Sei stata straordinaria.”
Questa voce, la sua voce.
“Imperatore Palpatine.”
Come riverenza mi inginocchiai e portai una mano verso il petto.
“Su su, alzati amica mia e contempla il miracolo che hai compiuto.
Poi raggiungimi.”
Tutti i signori dei Sith erano tornati in vita, erano indomiti davanti a me.
Darth Bane, Darth Malgus, Darth Zannah, Darth Cognus, Darth Millennial, Darth Vectivus, Darth Tyranus, Andeddu, Desolous, Folkor, Naga Sadow,Khashyun, Exar Kun, Ommin, Tenebrous, Darth Atrius, Darth Caldoth,Darth Kriall, Darth Sanguis, Darth Noctyss, il grande Inquisitore, Darth Plagueis, il saggio.
Darth Wrend, Exim Panshard, Darth Tanis, Darth Maul, Darth Siberus, Darth Quellus.
Darth Shaa, Darth Ravi, Darth Krist-Ov, Darth Krall, Sith Dowutin, Darth Skrye, Darth Sakia, Ventress, le sorelle della notte, Generale Grievous, Conte Dooku.
La strega Sith, Darth Phobos, Darth Desolous, Rynymbis,Neer.
L’emozione era alle stelle ma non feci attendere Palpatine e lo raggiunsi di volata.
“Imperatore è bello riaverla con noi,” ribadì il consigliere emozionato.
“Sono tornato in carne ed ossa e questo è grazie alla vostra collaborazione. La tua a parole mentre Darth Taipan con i fatti.”
Fintanto che Palpatine parlava e si complimentava delle mie eroiche gesta, con timidezza abbassai lo sguardo distogliendolo per un attimo dal mio mentore.
Palpatine notò la mia evidente umiltà e per accentuare le sue parole toccò il mio viso con una mano calda.
“Se vuoi ti premierò con il rango che desideri, dopo tutto anche tu miri ad avere sempre più potere, vero? I Sith sono questo. Cara la mia Palpatine.”
“Cosa ha detto?”
“Si, proprio tu, ragazza mia. Chi altro sennò?”
L’imperatore tolse la sua mano dal mio viso ed io, incantata, sfiorai la mia guancia con le dita.
“Tu vorresti abbracciarmi ma non hai il coraggio di esporti troppo. Lo leggo nei tuoi occhi, allora fallo.”
Lo feci fulminea e Palpatine ricambiò sinceramente.
“Cosa credevi che come nipote avevo solo Rey? Ti sbagli.
Ci sei tu e insieme governeremo la galassia portando stabilità ed equilibrio una volta per tutte,” sussurrò tenebroso nel mio orecchio.
“Come mai non mi è stato riferito prima una notizia così straordinaria sulla mia vita?”
“Frena l’entusiasmo.”
“Perché ora?”
L’imperatore sciolse l’abbraccio ma appoggiò entrambe le mani sulle mie spalle per incoraggiarmi.
“La tua curiosità è insaziabile.”
“Mi perdoni.”
Palpatine sorrise incalzante e proseguì il suo discorso.
“Era per proteggerti.”
“Proteggermi?”
“Già, dal consiglio dei Jedi e dalla repubblica. Tuo padre ti tenne nascosta, ti ha cresciuto e ti ha insegnato tutto quello che sapeva.
Eri solo una bambina, allora, ma già sensibile alla forza.
I Jedi lo sapevano perciò volevo impedire che tu diventassi una di loro. Alla fine ci sono riuscito egregiamente.”
“Davvero?” Domandai ancora incredula.
“Hai dei dubbi a riguardo? Sei una Sith estremamente vigorosa e il tuo lato oscuro è incorruttibile. Diffidi delle mie parole?”
“No, mio signore. Vorrei sapere un ultima cosa, se è possibile?”
“I Sith non attaccheranno per prima senza un mio preciso ordine. Ti concederò il tempo di un ultima domanda.”
“Io chi sono?”
“Tu sei Seira Palpatine. Il tuo passato lo conosci, sai la tua storia e la tua provenienza.
La strada che hai percorso fino ad arrivare fin qui.
Sai tutto per volere di Alex.”
“Mio padre non avrebbe mai agito…”
Palpatine mi interruppe in modo scortese ma non ci diedi peso.
“Al compimento del tuo quattordicesimo compleanno, Alex ebbe un colloquio privato con me. Se le cose le conosci è solo perché io ho accettato.”
“Accettato?”
“Dovevi sapere tutta la verità sul tuo conto, non appena avresti raggiunto l’età adulta. Ed eccoci qua.
Darth Taipan è il nomignolo che ti assegnai come Sith una volta concluso il tuo periodo da apprendista.
L’unica cosa di cui eri rimasta all’oscuro è il tuo vero nome.”
“Perché?”
“Questa è un’altra domanda” ribadì Palpatine sornione.
“Vorrei sapere di più sulle mie origini” dissi rammaricata.
“Figliola mia sei imparentata con me, e questo è il nocciolo della questione.
Che vita avresti fatto dalla parte dei Jedi?”
“Ora è chiaro. Visto la malriuscita con Rey dacché ha denigrato chi è veramente non volevi correre il rischio che seguissi il suo esempio.”
“Brava, sei intelligente. Rey fece la sua scelta, tra l’altro sbagliata. Quale è la tua?
Rispondi con assoluta sincerità, volevi entrare a far parte dell’ordine Jedi?”
A tale domanda rimasi perplessa.
“Tutto deve procedere secondo i miei piani ma se è quello che detta il tuo cuore sarò costretto ad eliminarti.”
“No, mio imperatore.”
“Mi sono impadronito del tuo destino e l’ho modificato in modo che andasse come volevo io.”
“Ha agito nel modo giusto con me, non ho alcun rimpianto. Sono nata per essere una Sith sennò non avrei fatto quello che ho fatto,” ribadivo più convinta che mai.
“Molto bene. Sono felice di questa tua risposta definitiva e noto con piacere che hai detto la verità.
Sei davvero completa come avevo programmato.”
“La sua fiducia in me è ben riposta.”
“Non avevo nessun dubbio a riguardo.”
“Il suo prossimo ordine?”
“Si combatte fino all’ultimo sangue. Sith unitevi, è ora di agire!!”
Dopo quel preciso comando tutti i Sith estrassero le loro lightsaber che si accesero all’unisono.
Venne il mio turno, accesi le mie e Darth Sidious fece lo stesso.
Come una cosa sola ci dirigemmo all’uscita del tempio per gettarci a capo fitto nell’ultima titanica battaglia.
Nel frattempo erano comparsi su Exegol tutto il consiglio dei Jedi, i maestri, i ribelli e chi collabora con la repubblica.
Si erano radunati tutti fuori dal tempio dacché non potevano entrare a causa della troppa oscurità e crudeltà che aleggiava in quel luogo.
Il mio plotone stava combattendo animatamente.
Un fragore di colpi e rumori echeggiava su tutta Exegol.
“Sono fiero di te Seira, sei mille volte superiore a Rey. Pfff quella povera stolta,” ribatté Palpatine inebriato.
Sorrisi rinvigorita verso di lui.
“La signorina ci ha lasciato le penne.”
“Lo so, non poteva fare altrimenti.”
Durante il breve discorso con fare ipnotico volsi lo sguardo verso la battaglia in corso.
“Con il sacro cristallo nero in nostro possesso abbiamo già vinto. Loro lo sanno?”
Domandai con sarcasmo.
“Certo che lo sanno, non sottovalutarli. Ecco perché combattono contro di noi, per impedire la disfatta.”
“Allora ci converrà sterminarli, e subito!!”
“C’è tempo, non essere precipitosa. Prima divertiamoci un po’,poi sarà la fine della storia.”
“Che marciscano all’inferno,” esclamai eccitata roteando con destrezza entrambe le lightsaber.
Infine Sheev Palpatine esplose in una agghiacciante e prolungata risata.
[fine]
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