La Kennedy molla la Lucasfilm e va in pensione. O almeno così si vocifera da un paio di giorni. La notizia ha già fatto il giro del globo terracqueo tra grida di esultazione ed espressioni di cautela che dividono il fandom.
Fandom, peraltro, che pare intenzionato a criticare sempre e comunque, sia che succeda qualcosa, sia che succeda il contrario. Si critica anche quando non succede nulla, quindi tanto vale fare ipotesi e dare occasione di espressione.
Tra quelli che “La Kennedy ha distrutto la Saga”, quelli che “Zio George sì che sapeva fare film!” e quelli che “Potrebbe andare peggio” (ai quali risponderei “Potrebbe piovere”), la domanda comune a tutti è: chi prenderà il posto dell’attuale Presidente di Lucasfilm?
Partiamo dall’inizio
Iniziamo facendo luce sulle voci che circolano: Kathleen Kennedy non si ritira.
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L’ha detto forte e chiaro la stessa Kennedy in un’intervista rilasciata ieri per Deadline.
“La verità è, e la voglio dire forte e chiaro, non mi ritirerò. Non mi ritirerò mai dai film. Morirò facendo film.”
Questa dichiarazione direi che non lascia dubbi sulle intenzioni dell’attuale Presidente Lucasfilm.
Nell’intervista, la Kennedy ammette l’intenzione di valutare un eventuale successore, ma precisa che attualmente si sta concentrando sul film incentrato su Mandalorian e su quello successivo, il film di Shawn Levy. Star Wars è un brand in continua evoluzione.
Stimata o criticata, la Kennedy è la produttrice che, dal 2008 a oggi, ha incassato al botteghino circa 15 miliardi di dollari.
Con collaborazioni storiche come quelle con il marito Frank Mashall e l’amico Steven Spielberg, Kathleen ha prodotto e coprodotto successi come E.T., Indiana Jones, Ritorno al Futuro, Schindler’s List, Il Sesto Senso, Jurassic Park, Poltergeist e una quantità notevole di pietre miliari del cinema.
Nel 2012 diventa Presidente della Lucasfilm, dopo l’acquisizione del brand da parte della Disney e da lì inizia a sfornare prodotti marchiati Star Wars.
Possono piacere più o meno, ma è fuori dubbio che ci sia stata una forte spinta mirata alla ripresa del brand e del mercato che lo circonda.
E adesso?
Non esiste la possibilità di un imminente cambio della guardia, ma Kathleen conferma di aver accettato le redini di Lucasfilm su richiesta esplicita del creatore George Lucas e, come prevedibile, prima o poi dovrà trovare chi la sostituisca. Sono due anni che la dirigenza del franchise sta tenendo d’occhio i nomi che gravitano nei dintorni e la Kennedy parla di persone interne che hanno tutti i numeri per gestire il business, oltre al lato creativo.
Ma quindi, chi potrebbe prendere in mano la guida della Lucasfilm e il destino di Star Wars in futuro?
Ovviamente in rete si può trovare di tutto, il toto-scommesse impazza.
Il primo nome che spunta è quello di Dave Filoni.
Entrato nelle grazie di George Lucas in persona, fin dal lavoro congiunto su The Clone Wars, con la serie live action Ahsoka, Filoni ha dimostrato definitivamente di essere un grandissimo fan della Saga, oltre che un ottimo regista e sceneggiatore.
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Interrogata in merito, la Kennedy glissa, confermando solo che la ricerca del sostituto è un processo interno che continua da parecchio tempo, come a dire che il suo sostituto potrebbe essere qualcuno già gravitante nel mondo di Star Wars.
L’opinione che circola per la maggiore però, da voci esterne, è che Filoni sia un “ragazzo della TV”, uno che sa realizzare cose spettacolari ma da lì a guidare un intero brand ne passa. Le capacità imprenditoriali di Dave sono un’incognita che, a tratti, preoccupa.
Il rivale
Il “papà” della serie live action The Mandalorian, in cui ha collaborato anche Filoni, è Jon Favreau, che io non smetterò mai di identificare con Happy Hogan di Iron Man.
The Mandalorian è stata una delle serie di Star Wars di maggiore successo e Favreau è noto per essere un attore, regista, produttore e sceneggiatore di assoluto talento.
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E’ con lui che, nel 2007, la trasposizione cinematografica del fumetto Iron Man fa esplodere il fenomeno Marvel con la MCU che da quel momento diventerà una fucina di produzioni apparentemente senza fine.
Quindi a doti imprenditoriali direi che siamo messi bene, stavolta.
Ma Favreau sarà disposto a mettere da parte i progetti Marvel per dedicarsi anima e corpo a Lucasfilm e Star Wars?
Il dubbio è legittimo.
Tra i due contendenti, Lucasfilm vince. Forse…
Nei pronostici che impazzano sul web, a sorpresa spunta un nome che, incredibilmente, è di un’ovvietà disarmante.
Dai discorsi fatti sopra, pare evidente che Disney abbia due brand che, in qualche modo, si assomigliano per tipologia di target: Marvel e Lucasfilm.
Cosa impedirebbe a Disney di piazzare al comando dei due brand la stessa persona? Quanto meno per risparmiare uno stipendio.
E così arriva prepotentemente il nome di Kevin Feige.
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Il boss della Marvel, che negli ultimi 11 anni ha raccolto successi planetari, potrebbe essere colui che unisce le due realtà sotto un’unica bandiera.
Ma… non poteva non esserci un ma.
Nelle ultime 24 ore sono spuntate insistenti voci che preannunciano il ritiro di Feige dalla conduzione della Marvel.
Che sia per prendere le redini della Lucasfilm senza distrazioni? Oppure, a fronte degli incassi al di sotto delle aspettative degli ultimi prodotti MCU (vedi Capitan America: Brave New World), il buon Kevin ha deciso di mollare la patata bollente a qualcun altro?
Rob Liefeld, il paparino di Deadpool, consiglia a Feige di farsi da parte già da qualche tempo, ma pare che ci siano acredini tra i due, quindi potrebbe non essere un consiglio spassionato.
Fiege e la Marvel
Di sicuro, Feige non si ritirerà prima di dell’uscita del reboot dei Fantastici 4, quindi non ancora per qualche anno, il che lo riporta in auge per l’ipotesi di combo dirigenziale Marvel/Lucasfilm.
Nell’intervista con Kathleen Kennedy, la figura di Kevin Feige viene messa in risalto come “causa” di un livello incredibilmente alto di successo da raggiungere. I supereroi Marvel hanno portato le aspettative degli spettatori a livelli davvero impegnativi da raggiungere. Il brand di Star Wars deve scontrarsi con un altro brand che attualmente non teme rivali. Oltre a ciò, la Disney ha pagato fior di soldoni investendo in un prodotto nel quale tanti fan della Trilogia Originale non vogliono modifiche, preferirebbero tenere le cose come stanno senza contaminazioni.
Lo zoccolo duro del fandom Lucasfilm/Star Wars
Anche su questo la Kennedy ha le idee chiare: “È qualcosa a cui penso continuamente. È affascinante pensare a come si sostiene un marchio, in particolare Star Wars, che sta per celebrare il suo cinquantesimo anniversario. […] Il mondo, inutile dirlo, sta cambiando ad ogni istante e, di conseguenza, il pubblico è cambiato radicalmente. […] Stai cercando di guardare avanti. E allo stesso tempo, stai cercando di creare storie che sembrano familiari. Quindi ti stai muovendo nel futuro, ma stai mantenendo un senso di familiarità. Penso che sia il più difficile equilibrio.”
Aggiunge anche dettagli sull’imminente futuro delle uscite Star Wars: “E ora penso che sia per questo che è così bello essere in grado di passare a un film di Mandalorian mentre stiamo uscendo da tre stagioni di uno show di grande successo. In realtà abbiamo costruito un pubblico per questo e abbiamo dato al pubblico giovane l’opportunità di entrare in Star Wars in un posto diverso e non sentirci come se dovessimo aver visto tutto. Può diventare il loro Star Wars. E questo, credo, è la divertente sfida di narrazione.”
Ma non tutto è rose e fiori. Il fandom di Star Wars, come ben sappiamo, è tra i più agguerriti al mondo.
“Ciò che è preoccupante e frustrante è che il nostro lavoro di sviluppo viene esaminato e non conosco nessun’altra società di produzione in cui il lavoro di sviluppo venga esaminato in quel modo.”
Kahtleen spiega quanto sia difficile evitare le fughe di notizie e quanto frequentemente capiti che una semplice idea o proposta diventi pubblica, quindi soggetta a critiche, prima ancora che si decida effettivamente di inserirla nella produzione. Questo crea notevoli problemi di gestione del fandom.
Chi è più pazzo? Il pazzo o il pazzo che lo segue?
Ne consegue che trovare qualcuno che abbia le capacità (o abbia la folle idea) di sostituire Kathleen Kennedy al timone della Lucasfilm non è così semplice e comporterà una ricerca ancora lunga e impegnativa.
Quelli di prima sono tre nomi interessanti, tre persone qualificate ma tutti e tre con pro e contro. E non si sa se uno di questi possa diventare il nuovo “pazzo” che si metterà al centro delle polemiche dei fan al posto della Kennedy.
A questo punto, non sarebbe una buona idea cercare qualcuno di esterno, che sia al di sopra delle parti e che si occupi solo di gestire, lasciando le produzioni effettive ai tre di cui sopra?
Se avete qualche proposta in merito da fare a Disney, sbizzarritevi: siamo sicuri che leggeranno questo articolo.
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