L’importanza strategica
Sheev Palpatine, altrimenti conosciuto come Lord Sidious, Cancelliere della Repubblica nonchè successivo Imperatore, non ha mai fatto nulla a caso, compreso scegliere il Conte Dooku come suo apprendista e alleato.
Abbiamo conosciuto Dooku negli episodi II e III della trilogia Prequel, subito prima dell’Ordine 66.
Poi abbiamo approfondito il personaggio nel periodo delle Guerre dei Cloni nella serie animata The Clone Wars e, recentemente, in Tales of the Jedi.
Ma il personaggio di Dooku è molto più complesso e affascinante di quanto non sia sembrato all’inizio, con un background particolare e incredibilmente utile al Cancelliere Supremo.
Partiamo dal pianeta natio, Serenno.
Le origini
La Galassia Lontana Lontana è costituita da una moltitudine di pianeti che vanno dal Nucleo centrale all’Orlo Intermedio, fino ad arrivare all’Orlo esterno, del quale fanno parte pianeti come Tatooine e Jakku, conosciuti grazie a film della saga.
I collegamenti tra i vari pianeti, situati nei diversi sistemi, sono assicurati fin dall’antichità dalle rotte commerciali che sfruttano corsie iperspaziali per coprire distanze inimmaginabili in tempi relativamente brevi.
Come nelle migliori tradizioni degli insediamenti di esseri evoluti, più ci si allontana dal Nucleo e dalla sua Capitale, nel nostro caso Coruscant, più si affievolisce il controllo operato dalla Repubblica per assicurare giustizia e legalità.
Esistono varie pubblicazioni canon, romanzi, fumetti, ecc. che ci accompagnano alla scoperta di quello che era l’assetto della galassia prima degli eventi della famiglia Skywalker.
Nella serie di romanzi L’Alta Repubblica, scopriamo che tra tutti i mondi dell’Orlo Esterno, uno dei più importanti era, appunto, Serenno ossia il pianeta di provenienza del Conte Dooku.
Pianeta strategico
Di impostazione dichiaratamente militare e colmo di notevoli ricchezze, Serenno è un pianeta che ha dovuto conquistare la propria libertà dalla tirannia Sith dei tempi antichi.
Leggenda vuole che le sei casate in cui era suddiviso il pianeta si fossero unite sotto il comando di una di esse, riuscendo a sconfiggere gli invasori Sith e ad eliminare dal pianeta tutti i Force Users.
La dichiarazione di indipendenza del pianeta dal controllo esterno e la definizione del proprio assetto politico, con l’insediamento ufficiale della casata regnante, era stata un esempio per gli altri pianeti dell’Orlo Esterno tanto che secoli dopo gli avvenimenti venivano ancora ricordati e raccontati.
L’organizzazione rigida ed esemplare di Serenno aveva valso ai propri rappresentanti politici un posto nel Senato, nonchè il conferimento a uno dei funzionari del pianeta dell’incarico di Segretario dei Trasporti della Repubblica Galattica.
Quindi, già più di 200 anni prima della Battaglia di Yavin, Serenno ha il controllo diretto di tutte le rotte iperspaziali della Repubblica.
E già comincia a delinearsi la grande importanza del pianeta nel quadro generale del governo della Galassia.
Ma non è finita qui…
I Separatisti
Come dicevamo, Serenno è un pianeta estremamente ricco, quindi anche altrettanto militarizzato per poter proteggere le proprie ricchezze.
L’Orlo Esterno non è un posto facile in cui vivere, con la Repubblica lontana, i pianeti più esterni corrono maggiori rischi di finire preda di malviventi e predoni come gli Hutt o i Nihil.
Nei tempi immediatamente precedenti gli eventi di Episodio I “La Minaccia Fantasma”, nascono gruppi di sovversivi che agiscono nell’ombra e che vorrebbero staccarsi definitivamente dalla Repubblica, non considerandola in grado di occuparsi degli affari dei pianeti minori.
Palpatine, già nel suo ruolo di Senatore e poi di Cancelliere, favorisce il malcontento rallentando le operazioni di voto del Senato e facendo in modo che rifornimenti e protezione scarseggino per i mondi dell’Orlo Esterno che si ritrovano, in pratica, abbandonati a sè stessi.
E qui entra in scena Dooku.
L’ex Jedi, dopo l’abbandono dell’Ordine, torna su Serenno e si riappropria del titolo nobiliare nonchè della guida del pianeta.
Ma Serenno è il pianeta di riferimento dell’Orlo Esterno, il pianeta che nell’antichità si è affrancato dal controllo Sith e, quindi, può aiutare il pianeti dell’Orlo a fare lo stesso con la Repubblica.
La Gilda dei Mercanti
Serenno, in quanto controllore delle rotte iperspaziali, è anche il pianeta di riferimento per la federazione dei mercanti, gilda commerciale controllata principalmente da creature provenienti da un altro pianeta dell’Orlo esterno: Cato Neimodia.
Il Conte Dooku governa Serenno, che controlla le rotte commerciali, quindi implicitamente controlla anche la Gilda dei Mercanti che è la maggior frangia separatista esistente nel periodo pre-guerre dei cloni.
Palpatine, dietro le quinte, fa in modo da creare scontento tra i pianeti dell’Orlo Esterno che si sentono abbandonati dalla Repubblica, quindi sempre più sistemi periferici vedono l’indipendenza dal sistema centrale come l’unica soluzione.
I pianeti dell’Orlo Esterno che vogliono sottrarsi dal controllo della Repubblica chiedono l’appoggio di Serenno, quale pianeta esterno maggiormente ricco e organizzato militarmente, nonchè protezione alla Federazione dei Mercanti, dalla quale dipendono per qualsiasi rifornimento.
Cominciate a vederlo il perfetto disegno galattico di Palpatine?
Il Cancelliere gestisce la Repubblica, ma Dooku controlla i Separatisti e, praticamente, tutto l’Orlo Esterno.
La guerra
Per ottenere il potere necessario a fondare l’Impero Galattico, Palpatine ha bisogno di una guerra: è necessario che la Repubblica gli dia poteri speciali chiedendogli aiuto per risolvere l’insurrezione dei pianeti dell’Orlo Esterno sostenuti dai Separatisti.
Ma se i Separatisti sono controllati dal Conte Dooku, quale può essere il miglior alleato strategico per Palpatine se non lo stesso Conte?
In The Clone Wars, vediamo più volte la prova di forza tra Repubblica (rappresentata sempre più spesso dai Jedi) e Separatisti (rappresentati da Dooku), per assicurarsi l’affiliazione di vari pianeti, non più sicuri di quale sia la parte conveniente in cui stare.
Ufficialmente non sappiamo se il Conte Dooku sia consapevole dell’identità del suo Maestro, Lord Sidious, ma seguendo gli accadimenti è davvero difficile pensare che non sapesse che il Cancelliere Palpatine stesse tenendo il piede in due scarpe.
Il che significherebbe, tra l’altro, che Dooku poteva essere l’unico in tutta la Galassia a sapere l’effettiva identità del Signore dei Sith.
Ma perchè appoggiare le mire imperiali di Palpatine?
E’ qui che entra in gioco il vero genio del futuro Imperatore.
Dooku non controlla solo un pianeta, una federazione, un gruppo di dissidenti.
Dooku è un Force User, era uno stimato Jedi, seppur atipico e tormentato, sfiduciato dal modo di affrontare i problemi della Casta di cui faceva parte ma della quale, per molto tempo, gode comunque della fiducia.
L’ex Maestro Dooku è un uomo d’azione, ma è anche uno studioso e un potente Force User.
Dooku come Anakin
Il romanzo Maestro e Apprendista, ci dice quanto Dooku si fosse immerso nello studio delle profezie, in particolare quella del Prescelto.
Come successivamente successo ad Anakin Skywalker, anche Dooku aveva avuto chiare percezioni delle conseguenze devastanti che l’avverarsi delle profezie avrebbe portato.
La sofferenza e le tragedie che la Forza aveva mostrato allo studioso Jedi, l’avevano convinto della necessità di operare per scongiurarle, così come per Anakin la visione della morte di Padme era l’avvertimento di ciò che avrebbe dovuto impedire che accadesse, a qualsiasi costo.
Ed esattamente come per Anakin, tutti gli sforzi per evitare il compiersi di quel fato non avrebbero fatto altro che farlo compiere.
Dooku si rende conto dell’inadeguatezza dell’Ordine Jedi e più ne prende coscienza, più si allontana dalla Casta.
Nel tentativo di impedire la morte e la distruzione che accompagna il compiersi delle profezie, Dooku cerca e poi si affida ad un potere più grande di quello dei Jedi: il Lato Oscuro.
Lord Sidious sfrutta a proprio vantaggio questa situazione estrema per assicurarsi la fedeltà di quella che, in effetti, è la pedina cruciale per la sua riuscita nella presa del potere assoluto sulla Galassia.
Dooku, per Sidious, incarna la persona giusta al posto giusto: è a capo di un pianeta ricco e potente, ha ascendente e seguaci in tutto l’Orlo Esterno, è un potente Force User ma deluso dalla Casta Jedi, è tormentato e cerca una guida.
Tatticamente il Conte Dooku era l’unico a poter riunire i Separatisti sotto un’unica bandiera, quella della Confederazione dei Sistemi Indipendenti e favorire l’avvento della guerra.
Il risvolto inaspettato
Il Conte Dooku, quindi, è stato un alleato tattico fondamentale di Palpatine per l’ascesa al ruolo di Imperatore.
La sua utilità è venuta meno solo a guerra inoltrata, quando i Separatisti e le varie Federazioni erano già completamente coinvolte nella battaglia contro quella che una volta era la Repubblica, poi dichiarata Impero.
Però la serie televisiva Andor, la cui prima stagione è stata trasmessa nel 2022 su Disney+, ci propone la situazione da un diverso punto di vista raccontandoci il periodo post Ordine 66, in cui la Ribellione non era ancora una forza congiunta e organizzata ma ciascuno tentava di agire per conto proprio.
Nell’episodio 11 “La Figlia di Ferrix“, il dissidente Saw Gerrera discute animatamente con Luthen Rael proprio del futuro della guerra contro l’Impero e fa l’elenco di innumerevoli celle di combattenti che, successivamente, sappiamo si uniranno per diventare la forza di Ribellione.
Tra le varie celle di combattenti vengono citati anche i Separatisti che, riuniti precedentemente proprio dal Conte Dooku, per primi hanno iniziato a combattere la tirannia dell’Impero comandato da Palpatine quando ancora si chiamava Repubblica.
Se vogliamo semplificare molto, Dooku è la vera scintilla che ha dato il via alla Ribellione, spingendo quanti più sistemi possibili a combattere per l’autonomia da un sistema politico che stava per diventare una tirrania.
Esattamente come Anakin, anche Dooku ha cercato di impedire l’avverarsi di una premonizione tragica ma, così facendo, l’ha portata a compimento gettando, nel contempo, le basi perchè tutto venisse risolto e tornasse in futuro all’equilibrio.
La Forza opera in modi davvero strani.
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