Abbiamo sentito parlare per la prima volta di “Corsa degli sgusci” circa 24 anni fa ne “La Minaccia fantasma”, quando Anakin Skywalker cercò di aiutare Qui-Gon Jinn e Padmé a riparare la loro nave, gareggiando nella competizione locale, il Boonta Eve Classic.
Cosa sono davvero gli sgusci?
Prima di tutto il loro nome reale, come sanno i fan di Star Wars, è “Podracer”, che è una parola composta da due termini.
Pod significa Barcella/Baccello e infatti possiamo vedere che il luogo dove è posizionato il pilota sembra una sorta di baccello.
Racer si può tradurre con Corridore/Corritrice.
Quindi, tecnicamente, PodRacer potrebbe essere tradotto come “Corridore sul Baccello”.
Gare assai pericolose, venivano disputate nei sistemi senza legge e/o più remoti dell’Orlo Esterno della Vecchia Repubblica.
Sono in parte ispirate alla gara di bighe di “Ben Hur” e ai gran premi di Formula 1, grande passione di George Lucas.
L’Impero provò a proibirle tuttavia il grosso giro di scommesse che vi ruotava attorno era tale, che il divieto le rese ancora più appetibili ai criminali e a chi voleva fare soldi facili.
Secondo il vecchio canone, ora Legends, la corsa di podracer sopravvisse persino alla terribile guerra con gli Yuuzhan Vong.
Vi sono varie tipologie di Podracer.
BT310: prodotto da Balta-Trabaat, aveva 4 motori. Ne abbiamo visto uno alla partenza del Boonta Eve Classic però non è mai partito a causa di un malfunzionamento. Appare, oltre che nella pellicola “La Minaccia fantasma”, nei racconti “Rebel Force: Target”, nei fumetti Podracing Tales e nel videogioco Star Wars Episode 1 – Racer
Bin Grassi Racing Engines Quadrijet 4- Barrel 904E: aveva un design unico e un’elevata velocità massima, che avevano permesso di vincere due volte il Boonta Classic Event a Boles Roor. Appare nel film e nel fumetto de La minaccia fantasma, nel videogioco Star Wars Episode 1 – Racer e nel suo sequel Racer Revenge e nel film L’Attacco dei cloni.
FG 8T8 Twin Block2 Special: ideato dalla Farwan&Glott principalmente prima dell’invasione di Naboo. Aveva un design insolito, in quanto il baccello/abitacolo era chiuso ed unito ai motori davanti tramite delle staffe fisse carenate. Questo modello ha gareggiato al Boonta Classic Event e alla corsa di Mon Gassa. Lo si può vedere nel film La Minaccia Fantasma, nei videogiochi, tra cui Episode I Adventures 6: The Hunt for Anakin Skywalker e nella serie di racconti The Clone Wars: Crash Curse.
Elsinore- Cordova TurboDune 99-U: modello assai manovrabile, nonostante le dimensioni. Aveva inoltre una forte auto accelerazione, trazione e aerofreni. Lo si è visto ne La Minaccia fantasma e in svariati videogiochi, tra cui il celebre Star Wars Episode 1- Racer
GPE-3130: modello assai bizzarro, fu creato dalla Galactic Power Engineering, prima dell’invasione di Naboo. Realizzato pensando alla velocità in linea retta, è alimentato da due motori a razzo aerospike GPE ThrustMaster 9000. Questi motori erano potenziati da due ramjet più piccoli che fornivano brevi raffiche di spinta e alimentavano i propulsori di assetto del Podracer. Appare nel film e nel videogioco de La Minaccia fantasma e nei videogiochi Racer e Revenge Racer.
J930 Dash-8: prodotto da JAK Racing prima dell’invasione di Naboo. Il pilota del Triffian Podracer Ebe E. Endocott utilizzò motori J930 Dash-8 blu nel Boonta Eve Classic vinto da Anakin Skywalker. Successivamente, durante il 22 BBY, il concorrente di Devlikk Raido lo utilizzò durante l’evento Mon Gazza Maze. Il suo Podracer, tuttavia, è stato distrutto quando ha speronato alle spalle un altro concorrente. Appare ne La Minaccia Fantasma, nei racconti Clone Wars Crash Curse e nei videogiochi Racer e Kinect.
KRT 410C: era un modello prodotto da Kurtob prima dell’invasione di Naboo. Durante il Boonta Eve Classic tenuto prima di quel conflitto, un KRT 410C è stato utilizzato dal signore del crimine Kam Nale, altrimenti noto come Elan Mak. Lo si può vedere ne La minaccia fantasma e in svariati videogiochi.
Il podracer costruito da Anakin Skywalker per il Boonta Classic Event
Lo sguscio era blu e argento ed equipaggiato con una coppia di motori da corsa 620C personalizzati realizzati da Radon-Ulzer Repulsorlift.
Ha il design di base di altri veicoli con due motori ad alta potenza che trasportano dietro di loro un piccolo abitacolo.
Questi motori erano collegati da un raccoglitore di energia e uniti all’abitacolo con cavi di controllo prodotti da Steelton. Il veicolo era più piccolo e più snello degli altri.
È chiaramente impossibile raccontarvi le caratteristiche di tutti i podracer, essendo tantissimi.
Altri modelli erano infatti: MARK IV Flat-Twin Turbojet, Plug-2 Behemoth, Titan 2150, Plug-F Mammoth, Vulptreen 327, Plug-G 927, Sguscio di By’t Distombe e Scaltapen.
A proposito di Sgusci – Podracer, vi è una chicca molto interessante.
La Formula E si sta ispirando proprio ai Podracer dal 2020, in particolare gli Airspeeder, come potete vedere in questo articolo
Dmove – Airspeeder come Sgusci di Star Wars
A me piacciono moltissimo i J930 Dash-8 per la loro forma aerodinamica, che li fa sembrare delle aquile e trovo intriganti i KRT 410C per via dei motori, che hanno un design simile a due giganteschi occhi mentre l’abitacolo pare una giostra volante.
E voi quali preferite?
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