I VIDEONASTRI HANNO I LORO PROPRI SOGNI


[(Post-)Folclore del XXI secolo]

di Barbara "Brea Aquanna" Paganelli

"La storia del film è un brutto pulp... E lo sono ugualmente i personaggi dell'eroe Luke e dell'eroina Leia." Richard Corliss, New Times, 24 giugno 1977

"La gente si meraviglia del successo di Guerre Stellari. Più di ogni altra cosa dipende dai personaggi e dalla storia, più che dagli effetti visivi spettacolari." Rick McCallum, produttore dell'Edizione Speciale della Trilogia

La stravagante space opera di George Lucas, anche se universalmente lodata per i costumi, le scenografie, e soprattutto per gli stupefacenti effetti speciali, è per quanto riguarda la trama considerata dai critici quasi all'unanimità roba per bambini. Molly Haskell riassume tutte le critiche in questa frase: "Star Wars è infantile, persino per un cartone animato" (Village Voice, giugno 1977). In realtà tutta la saga è un capolavoro di sintesi e, in fin dei conti, un eccellente pulp. Una volta Enrico Ghezzi notò che Guerre Stellari conteneva cose imbarazzanti facendole passare con la massima semplicità: due barattoli di ferro che dialogano tra loro, attori vestiti come nell'antica Roma che si combattono con spade fosforescenti... Alla fine Guerre Stellari è un trionfo di ingenuità pop. Un pastiche nel quale finiscono una moltitudine di vecchie storie. E mentre nella forma riecheggia i vecchi film d'azione del periodo classico del cinema americano, nella sostanza è un collage di citazioni di brandelli disparati, pescati dalla tradizione, dalla cultura di massa e da gran parte del folclore del ventesimo secolo. Passato presente e futuro si schiacciano l'uno sull'altro, instaurando un eterno presente virtuale. L'unica finalità è ludica. Guerre stellari fa parte di quella manciata di film che sul finire degli anni settanta hanno reinventato il cinema, prendendolo come un gioco e trasformandolo in un business. Anche i personaggi sono intenzionalmente bidimensionali. Essi sono esattamente quello che sembrano: rappresentazioni fittizie. Soggetti finti. Assomigliano ad altri prodotti commerciali, altre narrazioni, o personaggi, sono imitazioni, personificazioni superficiali, simulacri. Perché se è vero che i vari personaggi della saga affondano le loro radici nell'epica, è anche vero che sono rappresentati con pezzi di mitologia americana del ventesimo secolo. Non è la realtà a dar vita ai caratteri, ma altre immagini, altri caratteri. Brandelli che hanno reciso il loro rapporto con il reale. Mitologia del ventesimo secolo: vecchi film, serie televisive, fumetti, ecc. Tenuti insieme dal modello standard delle avventure di un eroe mitico. Lucas racimola le cianfrusaglie e le chincaglierie dell'immaginario della nostra cultura popolare, riassembla avanzi, ritagli, scarti, e mette insieme un mito… Guerre Stellari è, in effetti, sia un prodotto mitologico del XX secolo sia (anche) un prodotto commerciale. Un riuscito organismo fasullo. Un organismo, intendo dire, perfettamente in grado di generare le più diverse forme di SIMULAZIONE (e comunicazione), le stesse - più o meno - con le quali è stata messa insieme, assemblata: cinema, narrativa, fumetto, televisione, radio, videogiochi, musica, fan-fiction, giochi di ruolo… leggende metropolitane… Fino al più eclatante esempio di simulazione, assolutamente inedito: un romanzo, con i soliti personaggi, collocato nel periodo di intervallo tra L'Impero colpisce ancora e Il Ritorno dello Jedi; un libro, intitolato L'ombra dell'Impero e scritto da Steve Perry, che è uscito con l'incredibile corredo di un gioco di ruolo, un videogame, una schiera di pupazzetti, la versione a fumetti, nonché, la colonna sonora! Praticamente un nuovo, fittizio, capitolo della saga… manca solo il film; ma il punto è proprio questo, è COME SE un nuovo film fosse stato prodotto, quando nessun film, invece, è stato effettivamente prodotto.

[... quando Elliot porta fuori E.T. per Halloween, E.T. urta contro un bambino mascherato da Yoda. E.T. segue il bambino dicendo: "Casa! Casa! Casa!" - E.T. L'Extraterrestre -]

Se in Guerre Stellari non è la realtà a dar vita ai caratteri e alle immagini, sono di sicuro le immagini e il loro linguaggio dar vita alla realtà. Le immagini del film hanno costruito un mondo, un modo di esistenza. La loro opera ha modificato il nostro modo di essere, ha prodotto effetti, ha riconfigurato la realtà… Oh sì, le abbiamo sentite tutti: storie di dubbia origine che circolano distorte e raccontate così tante volte da acquistare una certa autenticità. Dopo tutto, se così in tanti le sostengono devono pur essere vere, o no? Numerosi libri e siti Internet diffondo varie leggende che riguardano l'universo di Star Wars. La maggior parte sono false, alcune contengono un po' di verità e poche sono effettivamente vere. Ma non è stabilire se sono vere o false quello che conta, giusto? Se mi avete seguito fin qui avrete già capito… non è una questione di 'autenticità' quella di cui stiamo parlando...

["Che La Forza sia con voi" Cerealkiller ai due protagonisti che stanno cercando di sfuggire all'FBI, in Hackers]

Star Wars è diventata parte dell'inconscio collettivo. Ha fatto ritorno al serbatoio della cultura popolare e del folclore, da cui era stata generata, alimentando, com'è naturale che sia, parlando di folclore, un fiume di leggende. Come si dice, cenere alla cenere… Una di queste leggende è particolarmente significativa, riguarda l'incontro di Luke e Biggs ad Anchorhead presente nelle prime sceneggiature di Guerre Stellari. Alcuni fan sono arrivati a sostenere di ricordare le scene tagliate in cui compaiono Biggs e Luke insieme... secondo loro apparse nella prima trasmissione televisiva del film. Le scene, stando al sito ufficiale di Star Wars, non sono mai state trasmesse. Eppure molti fan sono convinti di averle viste. Da dove vengono questi ricordi...? Sono reali? L'incontro di Biggs e Luke esiste in molte forme. E' descritto nel romanzo di Guerre Stellari. Un breve estratto di questa scena (realmente girata) è stata vista in "The Making of Star Wars", un special televisivo trasmesso il 16 settembre del '77. Una versione estesa della scena è inclusa anche nel radio dramma di Star Wars, messo in onda nel 1981. Frammenti di immagini e parole provenienti da diverse fonti inventano ricordi che non corrispondono a niente accaduto davvero?

["Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana" il bambino protagonista a sua madre, in Paris, Texas]

Star Wars è ormai saldamente radicato nell'immaginario collettivo, uno dei migliori esempi di folclore contemporaneo, un insieme di immagini consumistiche, fantasie pop e scenari virtuali. Ha esteso il concetto di simulazione oltre quello che si pensava possibile per una realtà fittizia, cavalcando naturalmente un cambiamento epocale. Seppur ambientato in una galassia parallela, lontana nel tempo e nello spazio è connesso con l'aria che respiriamo. Lo era nel '77 e lo è oggi.

["Quella non è una luna, è una stazione spaziale"-Twister-]

Qualche anno fa, la trilogia classica è stata riedita, dimostrando, anche, in ultimo, la rimaneggiabilità all'infinito delle immagini grazie alle nuove tecnologie: le immagini che vediamo oggi, potrebbero non essere le stesse che vedremo domani, il ricordo che abbiamo oggi del film potrebbe non corrispondere più al film reale, domani. Quelle stesse immagini inoltre, continuamente, vengono riprodotte e modificate, fuse e rimescolate in disegni, supporti digitali, racconti, maschere, alter-ego, ecc. da eserciti di fan. In questo modo la realtà artificiale diventa interattiva. Circola nella sua propria orbita, con la sua propria traiettoria, libera da qualsiasi contingenza, si muove in un universo parallelo. Star Wars ha creato un'astrazione in grado di proliferare e riprodursi, in grado di simulare esperienze, una 'zona' di esperienze sensoriali più reali di quelle che potremmo chiamare 'esperienze naturali'. Esperienze in cui la "realtà" è superflua, obsoleta… La scomparsa di un universo reale (nel senso di naturale) di riferimento è un fenomeno nuovo, una creazione dell'età post-industriale, fenomeno accelerato dell'evoluzione di universi paralleli come Internet e le reti di informazioni. Nuove forme di realtà parallele che si espandono a tal punto da non essere più in rapporto con il referente di origine. Nuove forme che hanno reciso il loro rapporto con la vecchia realtà. Non solo, quindi, George Lucas ha dato vita a un universo completo e auto sufficiente, ma ha dato vita a un universo dove si accumulano i sogni di molti… "una rete planetaria di immaginazioni attive collegate a mondi inventati" . La realtà artificiale dell'universo espanso di Guerre Stellari, ormai è in grado di riprodursi da sola. L'unica strada che resta è di immergerci in essa quanto più è possibile, quanto più irragionevolmente è possibile, e poi sedersi e godersela. Realizzando che le molte forme della realtà sono dopotutto mera illusione, come lo sono le facciate fasulle di un set cinematografico, come lo sono le maschere che indossiamo. Non c'è più nessun mondo referenziale a partire dal quale è possibile stabile un termine di misura. Quindi lasciamoci andare, consumiamo queste immagini e lasciamoci consumare da esse.

["Princess Leia where are you tonight... even tho' I'm not as cool as Han I still wanna be your man... I was hanging out with Lando down at Mos Eisley..." - Blink 182 - A New Hope -]

Le pellicole, i videonastri (consunti, per essere stati riprodotti fino alla nausea) hanno già i loro propri sogni. Figli istantanei di una memoria fasulla, di un passato fittizio. Le identità fittizie che si impongono modificano le forme che le circondano, le trasformano da definite a indefinite. Il concetto di verità o verosimiglianza non esiste già più. Guerre Stellari non è ambientata in un universo parallelo, Guerre Stellari è un universo parallelo. Nella sua memoria filmica un passato fittizio, di cui nulla si sa con certezza... neppure se sia falso .

["…and Alderaan is not that far away" - Californication, Red Hot Chili Peppers]

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Fonti:

Internet

Star Wars, The Official Site
(http://www.starwars.com)
Star Wars di Andrew Gordon, in Starkiller Multimedia Source Page (http://www.starwarz.com/starkiller)
Jedinet (http://www.jedinet.com)

Bibliografiche
Guerre Stellari, epica di fine millennio, di Gianni Bergamino e Pier Giuseppe Fenzi. Ed. PuntoZero
Guida completa a Star Wars, Ed. Falsopiano