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La dottrina della Forza
lezioni di mistica da una galassia lontana lontana
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di Davide G. Canavero |
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Luke corrugò la fronte cercando di capire. «La forza? È la seconda volta che menzioni questa "forza"».
Kenobi annuì. «Ogni tanto dimentico con chi sto parlando. Diciamo semplicemente che la Forza è qualcosa che un Jedi deve possedere. Non si è mai riusciti a spiegare esattamente di che si tratta. Secondo gli scienziati è un campo energetico generato dagli esseri vivi e già nei tempi antichi si sospettava che esistesse, ma il suo vero significato è rimasto all'oscuro per millenni».
«Solo pochissimi hanno avuto il dono di riconoscere questa Forza, ma venivano calunniati e perseguitati senza pietà come ciarlatani, impostori, mistificatori e peggio. Ancora meno sapevano servirsene perché si sottraeva al loro controllo e spesso essi stessi ne erano sopraffatti».
Kenobi allargò le braccia in un gesto onnicomprensivo. «La Forza è attorno a noi tutti; certuni credono che determini le nostre azioni. La conoscenza di questa Forza e il saperla usare era il segreto del potere particolare che avevano i Cavalieri di Jedi (sic)».
(da Guerre Stellari di Alan Dean Foster - Oscar Mondadori I ediz sett. 1977)
Questa volta sarà bene liberarsi dello sguardo intellettualistico di chi analizza dal punto di vista filologico ed esegetico la saga: occorre calarsi dentro la finzione scenica per scoprire, con la sospensione dell'incredulità, cosa sia la Forza e quali meraviglie produca nell'universo di Star Wars.
Condenseremo il sapere sulla Forza in un certo numero di proposizioni, un "catechismo" dei Jedi, per così dire, nel senso più prosaico e meno religioso che possa darsi all'espressione; troppe volte abbiamo irriso gli eccentrici che prendono sul serio la filosofia Jedi facendone una vera religione per poter commettere il medesimo errore. Se pure quello che segue somiglia a un catechismo, lo tratteremo come si tratta la storia degli Anelli nell'opera di Tolkien o gli dei del mito greco. Finzione poetica e narrativa. Non guasta mai sottolinearlo (1).
Cos'è la Forza
1) La Forza è un campo di energia mistica che tiene unito il Creato, permeando di sé tutti gli esseri viventi e attraversando passivamente la materia inanimata.
«Ricordati che la Forza è onnipresente e ti avvolge nella misura in cui tu la emani. Un cavaliere di Jedi (sic) la sente come un fatto fisico».
«Allora è un campo energetico?» volle sapere Luke.
«Sì, ma anche qualcosa di più». Kenobi aveva adesso un'aria quasi mistica. «È uno strumento che insieme comanda e ubbidisce, un niente che compie miracoli».
«Nessuno, nemmeno gli scienziati Jedi, sono mai riusciti a definire la Forza. Probabilmente non si potrà mai spiegarla. Ci si sono provati in tanti sia con la magia sia con le teorie scientifiche. Ma che cos'è la magia se non teoria applicata? Be', riprendiamo gli esercizi».
(da Guerre Stellari di Alan Dean Foster - Oscar Mondadori I ediz sett. 1977)
È piuttosto interessante rilevare come già negli anni '70 Lucas desse della Forza una visione non soltanto spirituale, e seminasse indizi —pur senza approfondire— sul tipo di rapporto che i Jedi avevano verso di essa: indagine filosofica e, parallelamente, anche ricerca scientifica, per cercare una spiegazione razionale, che tuttavia sfugge; accanto alla figura base del monaco Jedi, dunque, c'è anche quella dello scienziato Jedi. Siamo nel 1976. Forse chi ha protestato per l'introduzione dei midichlorian, tacciandoli di eresia snaturante lo spirito originario, non ha tenuto conto di questo retroterra.
«La Forza?»
«Be', la Forza è quella che dà al Jedi la possanza. È un campo energetico creato da tutte le cose viventi. Ci circonda, ci penetra, mantiene unita tutta la Galassia»
(Luke e Obi-Wan, ANH)
Non si tratta di una visione panteistica: la Forza non è il divino che si identifica col tutto, ma che semplicemente permea il tutto, è presente ovunque.
Spirito e materia
2) la Forza ha due livelli, due piani: quello spirituale e quello materiale. Essa esiste infatti sul piano materiale come campo di energia che lega le forme di vita ed è in effetti la vita stessa, dal punto di vista biologico (immanenza); ma esiste anche su un piano spirituale trascendente (trascendenza). L'apparente contraddizione tra immanenza e trascendenza è risolta nella Forza stessa e nelle sue due nature, fisica e spirituale, non contrapposte ma fuse e inscindibili. La Forza trascende la materia, e al tempo stesso è ovunque.
Solitamente i Jedi insegnano che il piano spirituale ha un primato su quello materiale:
«Illuminati noi siamo, non questa materia grezza»
(Yoda, TESB)
Cioè a dire, gli esseri non si esauriscono nella loro materialità, ma trovano la loro vera essenza sul piano spirituale.
Il Volere della Forza
3) Sul piano spirituale la Forza è un mistero insondabile e trascendente, inconoscibile dagli esseri finiti nella sua pienezza. Ha una sua Volontà e suoi disegni provvidenziali.
Si può intendere la Forza, a questo livello, come un Dio non rivelato, un Dio ignoto, guardato dentro uno specchio, conosciuto in modo imperfetto e solo nelle sue manifestazioni ultime, non nella sua essenza prima, teologica, la quale è oggetto di indagine delle religioni, che esistono anche nella galassia di Star Wars, un campo che esula da quello della dottrina Jedi, che è una sorta di filosofia trasversale, compatibile con tutte le religioni (così come, fuori dalla finzione scenica, presenta spunti di spiritualità multiculturale).
«Chiedo che il bambino venga esaminato»
«Oh! Addestrato da Jedi tu chiedi che lui sia, mmh?»
«Io l'ho trovato per volere della Forza. Non ho dubbi su questo»
(Qui-Gon Jinn e Yoda, TPM)
La veridicità dei disegni della Forza è esemplificata dalla profezia sull'eletto, destinato a riportare l'equilibrio nella Forza stessa passando attraverso la distruzione dei Jedi, la cui sintonia con la Forza si era offuscata. Non è una dinamica meccanicistica a produrre l'eletto, non è uno squilibrio a generarlo per riequilibrare il sistema nel momento critico, ma una volontà che prevede e predispone con migliaia d'anni di anticipo, quando la crisi è lontana.
Forza e Vita
4) La Forza è creata ed accresciuta dalla vita, che al tempo stesso alimenta. È di fatto un tutt'uno con la vita e la natura: distinguere tra la Forza e la vita non è facile. La vita, in un certo senso, è la manifestazione stessa della Forza sul piano materiale. Vita e piano materiale della Forza vengono a coincidere.
«La vita essa crea ed accresce»
(Yoda, TESB)
«Senza i midichlorian non esisterebbe la vita e noi non saremmo consapevoli della Forza».
(Qui-Gon Jinn, TPM)
Dalla Forza agli esseri
5) Alcuni tra gli esseri finiti, senzienti e intelligenti, sono in grado di percepire la Forza poiché essa si cala sul piano fisico partendo dagli elementi base della vita, i mitocondri cellulari, favoleggiati come midichlorian nella dottrina Jedi.
Midichlorian
6) Quanto più i midichlorian sono concentrati (e non soltanto numerosi in senso assoluto) nelle cellule di un essere senziente (in tutte le cellule, non solo in quelle del sangue) tanto più questi sarà in sintonia col Creato, con la Vita, dunque con la Forza, che percepirà potentemente sul piano fisico e il cui volere sul piano spirituale gli si manifesterà nella meditazione. Concentrazione di midichlorian significa "densità di vita", una vita brulicante e possente che rende l'essere "più vivo" di altri.
Tra i midichlorian e la creatura maggiore nelle cui cellule essi si trovano si stabilisce un rapporto simbiotico: senza le forme più semplici quelle più complesse non potrebbero esistere, né essere consapevoli della Forza, poiché essa tesse la sua rete di energia tra le forme base della vita.
«I midichlorian sono una microscopica forma di vita che si trova in tutte le cellule viventi»
«Vivono... dentro di me?»
«Dentro le tue cellule, sì. E noi siamo simbionti di esse»
«Simbionti?»
«Organismi che vivono sempre insieme con reciproco beneficio. Senza i midichlorian non esisterebbe la vita e noi non saremmo consapevoli della Forza. In ogni istante essi ci parlano, comunicandoci il volere della Forza. Quando imparerai a placare la mente sentirai che ti parlano»
(Qui-Gon Jinn, TPM)
Vergenze
7) La rete di energia della Forza, un universo di vita brulicante costituito dalle forme elementari, i midichlorian, e via via da forme di vita sempre più complesse che li includono, ha dei nodi o gangli vitali nei quali c'è una particolare concentrazione di vita e dunque di Forza, detti vergenze. Una vergenza può rendere un luogo ricco di Forza, oppure può essere localizzata in un essere vivente, rendendolo eccezionalmente sensibile ad essa e in sintonia col creato.
«Inoltre... c'è qualcosa in quel ragazzo»
«La Forza è singolarmente possente in lui, è più che evidente»
(Qui-Gon Jinn, TPM)
«Col tuo permesso, mio maestro... Ho incontrato una vergenza nella Forza»
«Una vergenza tu dici?»
«Localizzata in una... persona?»
«Un bambino. Ha le cellule con la più alta concentrazione di midichlorian che abbia mai visto in una forma di vita. È possibile che sia stato concepito dai midichlorian»
(Qui-Gon Jinn, Yoda, Mace Windu, TPM)
«C'è qualcosa che non va, qui. Sento freddo, morte»
«Quel posto è forte del Lato Oscuro della Forza. Un regno malvagio esso è. Dentro devi andare.»
«Che c'è lì dentro?»
«Solo ciò che con te porterai.»
(Luke e Yoda, TESB)
Percezione e istinto
8) La percezione della Forza nella meditazione è possibile quando l'essere è in pace, calmo, concentrato, passivo. Sentirà la Forza scorrere attraverso di lui, incanalarsi in lui come manifestazione tangibile della vita. Solo affidandosi all'istinto, abbandonandosi è possibile per il Jedi entrare in sintonia con la Forza.
«Usa la Forza, Luke! Segui l'istinto, Luke!»
(Spirito di Obi-Wan, ANH)
«Espandi le tue sensazioni, Luke!»
(Obi-Wan, ANH)
«Ricorda, concentrati sul momento. Percepisci, non pensare. Usa il tuo istinto»
(Qui-Gon Jinn, TPM)
«Ti consiglierei di tentare di nuovo, Luke. Questa volta non seguire il tuo io cosciente e agisci solo con l'istinto»
«Con il paralaser abbassato non ci vedo neanche, come faccio a combattere?»
«Gli occhi a volte ingannano. Non fidarti di loro»
(Obi-Wan e Luke, ANH)
Controllo e guida
9) In questo fluire della Forza attraverso il suo essere fisico, oltre che mistico, egli potrà, con disciplina e controllo, imparare a controllare in parte la Forza stessa, in uno spontaneo equilibrio tra passività e controllo attivo. Sul piano spirituale e su quello materiale la Forza in parte guida e controlla i movimenti del suo servitore, il quale al tempo stesso sul piano materiale la controlla per un'altra parte.
«Ricordati che un Jedi può sentire la Forza scorrere dentro di lui»
«Vuoi dire che controlla le tue azioni»
«In parte; ma inoltre ubbidisce ai tuoi comandi»
(Obi-Wan e Luke, ANH)
«È uno strumento che insieme comanda e ubbidisce, un niente che compie miracoli».
(Obi-Wan, da Guerre Stellari di Alan Dean Foster - Oscar Mondadori I ediz sett. 1977)
Manipolare il Creato
10) Attraverso la Forza il suo servitore, o fruitore, manipola il mondo circostante: la sua energia lo lega a ogni altro essere e a tutto il Creato a partire dai mattoni di base della vita, i midichlorian, presenti in lui, negli altri esseri intelligenti, animali e vegetali; e lo lega anche alla materia inanimata, che dalla Forza è attraversata passivamente senza prendervi parte, senza controllo e percezione, senza midichlorian, senza vita. Con il piano spirituale della Forza il Jedi, o in generale chi ne fa uso, non può interferire direttamente, non può manipolarlo; può solo percepirne la Volontà nella meditazione e seguirla. Con il piano materiale, invece, l'interazione può essere attiva perché l'essere è immerso nel mondo fisico, nel Creato, nella Vita, nella rete di energia della Forza; dunque i suoi sensi Jedi possono percepire e manipolare —con limiti dettati dal livello di esperienza— la realtà circostante.
«La sua energia ci circonda e ci lega»
(Yoda, TESB)
«Tu devi sentire la Forza intorno a te. Qui, fra te, me, l'albero, la pietra, dovunque. Sì, anche fra... la terra... e la nave»
(Yoda, TESB)
«Non essere troppo fiero di questo terrore tecnologico che hai costruito. L'abilità di distruggere un pianeta è insignificante in confronto alla potenza della Forza»
(Darth Vader, ANH)
«Non riesco a capire come abbiamo fatto a passare. Credevo fossimo spacciati»
«La Forza. Esercita una grande influenza sulle menti deboli»
(Luke e Obi-Wan, ANH)
Size matters not
11) In sé, dimensioni e distanze, che oggettivamente caratterizzano il mondo creato, non influiscono su percezione e controllo della Forza, a patto di raggiungere una perfetta sintonia e concentrazione. La Forza ha una sua unità globale che varca le distanze e supera ogni dimensione, poiché sta sul piano spirituale trascendente: chi sa entrare nel suo flusso può fare ogni cosa, poiché è la Forza infinita a farla, non il suo utente finito e limitato.
«Guarda me: giudichi forse me dalla grandezza? Non dovresti farlo, infatti, poiché mio alleato è la Forza, ed un potente alleato essa è»
(Yoda, TESB)
Armonia cosmica
12) La Forza include il momento creativo e quello distruttivo, in armonia fra loro, senza che vi sia il "male" in essi: la vita germoglia e deperisce, le stelle nascono e muoiono, e così gli esseri pensanti. Male e bene non appartengono a questo piano del ciclo della vita.
Le due visioni
13) In sé una e perfetta, dal punto di vista della percezione Jedi la Forza ha due aspetti, due diversi modi di essere colta e attinta, due diverse fruizioni: la Forza Unificante e la Forza Vivente; non entità autonome o livelli della Forza, ma meri punti di vista che esistono solo nell'interiorità dei fruitori della Forza quando essi vi si abbandonano rapportandosi al mondo circostante.
«Ho un presentimento negativo»
«Io non sento niente»
«Non è per la missione, maestro. È qualcosa di remoto, elusivo»
«Non concentrarti sulle tue ansie, Obi-Wan. Mantieni la concentrazione solo sul momento presente»
«Ma il maestro Yoda ha detto di porre attenzione al futuro»
«Ma non a scapito del presente. Poni attenzione alla Forza Vivente, giovane padawan»
«Sì, maestro»
(Obi-Wan Kenobi e Qui-Gon Jinn, TPM)
Forza Unificante
14) La Forza Unificante è la Forza percepita come sguardo sul Tutto: il futuro, il passato, il presente lontano, la globalità dell'universo, i grandi disegni. È la Forza come si manifesta nel momento prettamente contemplativo, nella meditazione profonda. La Forza è Unificante quando il Jedi è passivo; incarna la calma, la riflessione, la concentrazione. È vissuta come più astratta ed è più vicina al piano spirituale; la Volontà della Forza si manifesta quando la Forza è vista appunto come Unificante, nello sguardo d'insieme sul tempo, sullo spazio, sul Tutto.
Forza Vivente
15) La Forza Vivente è la Forza come si manifesta quando si pone attenzione ai singoli; essa bada al qui e all'ora, è più vicina al piano materiale della realtà che a quello spirituale. Forza Vivente significa guardare alla Natura pulsante di vita, significa abbandono alla Forza nel suo aspetto più istintuale; è la Forza quando è anche passionalità, persino collera umana; quando dal qui e dall'adesso muove per dedicare più attenzione, compassione, empatia e amore alle singole creature più che badare a un disegno globale nel tempo e nello spazio. Essa fa da ponte verso il piano materiale, perché vi è più vicina ma anche perché quando la Forza è percepita come Vivente sono più facili il distacco dalla Forza stessa e il passaggio sul piano fisico ed etico, poiché quella Vivente è in qualche modo la forma più "concreta" e "tangibile" di Forza, quella più pericolosa da praticare, poiché rischia di avvicinare al Lato Oscuro.
Non a caso, Qui-Gon Jinn è un Jedi testardo, che ha imparato una visione "grigia" della Forza dal suo maestro, il Conte Dooku, altro innovatore poi avvicinatosi al Lato Oscuro. E Qui-Gon trasmetterà ad Anakin il seme della perdizione.
«Ricorda, concentrati sul momento. Percepisci, non pensare. Usa il tuo istinto»
(Qui-Gon Jinn, TPM)
«Non concentrarti sulle tue ansie, Obi-Wan. Mantieni la concentrazione solo sul momento presente»
«Ma il maestro Yoda ha detto di porre attenzione al futuro»
«Ma non a scapito del presente. Poni attenzione alla Forza Vivente, giovane padawan»
(Obi-Wan Kenobi e Qui-Gon Jinn, TPM)
Visioni unite
16) Poiché in sé la Forza è una e perfetta, ed è presente sia nella globalità che nella specificità del singolo, l'equilibrio tra i due aspetti Unificante e Vivente è necessario solo dove essi vengono distinti, cioè nella percezione dei singoli e in quella della collettività dei fruitori della Forza (l'Ordine Jedi, l'insieme di coloro che la usano). Ciò affinché il loro operato e il loro rapporto con la Forza, in sé unitaria, sia il migliore, il più saggio e completo possibile, dettato non da un unico modo di vedere la Forza, ma da entrambi. Uno squilibrio sul piano spirituale, tale che uno solo dei due modi di rapportarsi alla Forza venga privilegiato, produce uno scadimento della qualità del rapporto, un deterioramento dell'armonia con il Creato, poiché sul piano materiale le azioni compiute dai Jedi, anche se intrinsecamente buone, non tengono più conto di entrambe le visioni della Forza, e dunque dei due modi di rapportarsi con gli altri esseri; come se un artista perdesse del tutto di vista il quadro globale o viceversa trascurasse del tutto i singoli dettagli.
L'Etica
17) Quando è manipolata dai Jedi e dai Sith la Forza può essere usata per fini buoni o malvagi in rapporto all'etica naturale innata in ogni essere (es.: ferire, uccidere, distruggere è avvertito come male primigenio); e dunque su questi impieghi della Forza si possono formulare giudizi di tipo morale.
Lato Chiaro e Lato Oscuro
18) Pur essendo una, la Forza ha due "Lati", che come nel caso della distinzione tra Forza Unificante e Vivente, esistono solo in rapporto all'uso che della Forza viene fatto.
Il Lato Chiaro
19) La Forza, che è una, ha due Lati, che come nel caso della distinzione tra Forza Unificante e Vivente, esistono solo in rapporto all'uso che della Forza viene fatto.
Il Lato Oscuro
20) La Forza, che è una, ha due Lati, che come nel caso della distinzione tra Forza Unificante e Vivente, esistono solo in rapporto all'uso che della Forza viene fatto.
«Sì, sì, il vigore di un Jedi scaturisce dalla Forza. Ma attento al Lato Oscuro: rabbia, paura, violenza: sono loro il Lato Oscuro. Veloci ti raggiungono quando combatti. Se anche una sola volta la strada buia tu prendi, per sempre dominerà essa il tuo destino, consumerà te come consumò l'apprendista di Obi-Wan.»
«Vader. Il Lato Oscuro è più forte?»
«No. No. No. Più rapido, più facile, più seducente»
«Ma come distinguo quello cattivo dal buono?»
«Lo imparerai, quando sei calmo, in pace, passivo. Mmh, un Jedi usa la Forza per saggezza e difesa, mai per attaccare»
(Yoda e Luke, TESB)
«La paura è la via per il Lato Oscuro. La paura conduce all'ira, l'ira all'odio, l'odio conduce alla sofferenza. Io sento in te molta paura»
(Yoda, TPM)
«Devi sapere che tuo padre non può più sottrarsi al Lato Oscuro della Forza. E così sarà anche per te»
«Tu vuoi questa, non è vero? L'odio sta crescendo dentro di te, adesso. Tieni la tua arma Jedi, usala: sono disarmato. Uccidimi con questa, cedi alla tua collera, ed ogni istante che lasci passare sempre più diventi mio servitore»
«Bene, percepisco la tua ira. Sono indifeso, prendi la tua arma, abbattimi con tutta la forza del tuo odio e il tuo viaggio verso il Lato Oscuro sarà finalmente compiuto!»
«Bene, sfoga tutta la tua aggressività, ragazzo. Lascia che l'odio scorra attraverso te»
(Imperatore Palpatine, ROTJ)
«Tu sottovaluti il potere del Lato Oscuro della Forza. Se non combatti, allora subirai il tuo destino»
(Darth Vader, ROTJ)
«Bene! Il tuo odio ti ha fatto potente»
(Imperatore Palpatine, ROTJ)
«Le tue deboli facoltà non possono competere con il Lato Oscuro della Forza»
(Imperatore Palpatine, ROTJ)
l'Equilibrio della Forza
21) Il Lato Oscuro è in grado annebbiare la percezione dei Jedi, confondendo la loro visione della Forza Unificante, così come un colpo su uno specchio d'acqua ne turba la superficie ed intorbida la visione.
«Se ora ti dicessi che la Repubblica è sotto il dominio del Signore Oscuro dei Sith?»
«No, non è possibile. I Jedi ne sarebbero a conoscenza»
«Il Lato Oscuro della Forza ha annebbiato la loro vista, amico mio»
(Conte Dooku e Obi-Wan Kenobi, AOTC)
«Ciechi noi siamo se la creazione di questo esercito ai nostri occhi sfuggita è»
«Dobbiamo informare il Senato che la nostra capacità di usare la Forza si è indebolita»
«Soltanto il Signore Oscuro dei Sith sa che si è indebolita. Se il Senato informato sarà moltiplicarsi i nostri avversari vedremo».
(Yoda e Mace Windu, AOTC)
Annebbiamento della percezione
22) Il Lato Oscuro è in grado annebbiare la percezione dei Jedi, confondendo la loro visione della Forza Unificante, così come un colpo su uno specchio d'acqua ne turba la superficie ed intorbida la visione.
«Se ora ti dicessi che la Repubblica è sotto il dominio del Signore Oscuro dei Sith?»
«No, non è possibile. I Jedi ne sarebbero a conoscenza»
«Il Lato Oscuro della Forza ha annebbiato la loro vista, amico mio»
(Conte Dooku e Obi-Wan Kenobi, AOTC)
«Ciechi noi siamo se la creazione di questo esercito ai nostri occhi sfuggita è»
«Dobbiamo informare il Senato che la nostra capacità di usare la Forza si è indebolita»
«Soltanto il Signore Oscuro dei Sith sa che si è indebolita. Se il Senato informato sarà moltiplicarsi i nostri avversari vedremo».
(Yoda e Mace Windu, AOTC)
Perturbazioni nella Forza
23) La sofferenza o la morte degli esseri viventi riverbera nel tessuto della Forza, del quale essi fanno parte, un'onda che i Jedi possono sentire, e che li turba profondamente.
«Dolore, sofferenza, morte io sento. Qualcosa di terribile è avvenuto. Il giovane Skywalker soffre molto, soffre tremendamente»
(Yoda, AOTC)
«Non ti senti bene? Che cos'hai?»
«Ho sentito come una perturbazione nella Forza. Come se milioni di voci gridassero terrorizzate e ad un tratto si fossero zittite. Temo sia accaduta una cosa terribile»
(Obi-Wan e Luke, ANH)
Concentrazione
24) Il Jedi deve raggiungere una perfetta concentrazione per entrare in sintonia con la Forza.
«Dalla tua concentrazione viene la tua realtà»
(Qui-Gon Jinn, TPM)
«Un Jedi deve avere profondissimo impegno. Mmh! Serissima mente. Questo qui per lungo tempo ho osservato. Durante tutta la sua vita lui guardato lontano. Al futuro, all'orizzonte; mai la sua mente su dove lui era, mmh! su ciò che faceva, mmh! Avventura, puah! emozioni, puah! Un Jedi queste cose non ambisce. Tu sei avventato»
(Yoda, TESB)
Istruzione in fasce
25) I Jedi vengono identificati in fasce perché la loro mente possa essere plasmata all'uso e dall'uso della Forza fin dalla più tenera età.
«Se fosse nato nella Repubblica lo avremmo identificato prima»
(Qui-Gon Jinn, TPM)
«Verrà addestrato, quindi?»
«No, non verrà addestrato»
«No?!»
«È troppo grande»
(Mace Windu e Qui-Gon Jinn, TPM)
«È troppo vecchio. Sì, troppo vecchio per iniziare l'istruzione»
(Yoda, TESB)
Fede nella Forza
26) Il Jedi deve abbandonarsi totalmente alla Forza.
«Trovo insopportabile la tua mancanza di fede»
(Darth Vader, ANH)
«Tu non hai fede nella Forza, vero?»
«Ragazzo, io ho girato questa galassia in lungo e in largo, ho visto un sacco di cose curiose, ma non ho visto niente che mi abbia convinto che esiste un'unica e onnipossente forza che controlla tutto quanto. Nessun campo di energia mistica controlla il mio destino. Sono solo dei trucchi e delle idiozie»
(Luke e Han Solo, ANH)
«Le armi non ti serviranno»
(Yoda, TESB)
Ma Luke le porta dietro ugualmente, disobbedendo.
«Io... non posso crederci!»
«Ecco perché hai fallito»
(Luke e Yoda, TESB)
Note:
(1) Viene in mente Gorgia da Lentini, sofista che, contemporaneo di Sofocle ed Euripide, analizzava il rapporto tra il pubblico e l'evento teatrale: "La tragedia è un inganno, in cui è più saggio chi si lascia ingannare", concetto che possiamo trapiantare senza batter ciglio nel cinema moderno e nelle altre forme di intrattenimento basate sulla costruzione di mondi di fantasia: alla finzione è saggio abbandonarsi, non c'è nulla di male, ci porta in dono il sublime e la catarsi, e non ci toglie nulla. A patto che non si vada in giro convinti che l'Unico Anello, Sauron, i Cavalieri Jedi o la Forza esistano sul serio, darsi alla fantasia con interesse meticoloso, lasciarsi ingannare, insomma "stare al gioco", lungi dall'essere una perdita di tempo, è una delle cose più sagge che possiamo fare.
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