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La Guerra dei Cloni è il conflitto leggendario al quale il vecchio Ben Kenobi fa un rapido cenno nel primo film, A New Hope, nel 1977. Quando nessuno sapeva cosa fosse un clone. Quando nessuno ancora si rendeva conto di cosa fosse la saga stessa di Star Wars, un fenomeno che stava nascendo solo in quel momento.
Per tre decenni il pubblico e gli appassionati si sono chiesti cosa fosse questa "Grande Guerra" combattuta nel recente passato in quella galassia lontana lontana, la cui fama sembrava pari a quella della Grande Guerra o della Seconda Guerra Mondiale nel nostro mondo.
A nessuno è mai stata data licenza di raccontarla fino all'autunno del 2003. Dopo aver realizzato l'Episodio II, nel quale la Guerra dei Cloni scoppia, su Geonosis, tra la Repubblica e i Separatisti del Conte Dooku, e mentre già lavorava alacremente a Episodio III, George Lucas incaricò il geniale animatore di origine russa Genndy Tartakovsky -già autore dell'acclamato Samurai Jack- di realizzare una serie animata dedicata a mostrare finalmente la Guerra dei Cloni.
I primi 10 episodi di Clone Wars andarono in onda nel novembre del 2003 su Cartoon Network, la seconda decina nel marzo del 2004. Insieme, i primi 20 episodi della durata di 3 minuti l'uno (eccetto il 20, della durata di 8 minuti) costituiscono il "volume I" in DVD della durata totale di un'ora circa, ambientata nei primi mesi della Guerra dei Cloni, subito dopo Episodio II.
Nel marzo del 2005 è poi uscita la seconda serie, costituita da soli 5 episodi ma della durata di 12-13 minuti l'uno, ambientati alla fine della Guerra e progettati per collegarsi direttamente al film che di lì a poco sarebbe uscito, Episodio III; al punto che l'ultima scena della serie animata prosegue senza soluzione di continuità nella prima del film con una fusione fra media diversi senza precedenti.
Il progetto Clone Wars svolge la stessa funzione che nel 1996 svolse il progetto Shadows of the Empire, cioè colmare il gap tra il secondo e il terzo film di una Trilogia (con SOTE si trattò della Classica, ovviamente) narrando gli eventi intercorsi.
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