In tanti si sono chiesti come il fisico di Palpatine abbia potuto sopravvivere all’esplosione della seconda Morte Nera e riapparire in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. Alle varie teorie dei fan, più o meno sensate e divertenti, Lucasfilm ha “brillantemente” deciso di chiudere la questione con l’adattamento su libro della pellicola.
“Che cosa mi puoi dare?” Kylo chiese. L’Imperatore Palpatine viveva, in qualche modo, e Kylo poteva sentire nelle sue stesse ossa che quel corpo clonato contenesse il reale spirito dell’Imperatore. Era un mezzo imperfetto, debole, incapace di contenere il suo immenso potere. Non avrebbe potuto durare a lungo.
Questa la traduzione, più o meno letterale, di quanto ha scritto Rae Cardon nella novellizzazione di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker.
Un chiarimento non dato nella pellicola che trova una soluzione postuma, che ricorda quanto già narrato in Dark Empire (che gli appassionati del Legends conosceranno).
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