Un'importante premessa
Presentiamo una cronologia stilata in base a un canone dai limiti molto severi. Tutti i romanzi ambientati dopo la battaglia di Endor non sono qui riconosciuti come parte genuina della saga di Star Wars; essi sono apocrifi, o meglio semplici prodotti commerciali destituiti di un particolare valore artistico: si collocano nel campo del puro merchandising e nessuno degli eventi in essi narrato riveste un'importanza storica tale da essere qui contemplato. Per quanto ci riguarda, l'eventuale storia della saga dopo la caduta dell'Impero è ancora tutta da scrivere.
Conseguenza di ciò è che questa cronologia comprende un numero di eventi molto ridotto rispetto a certe timeline i cui autori si affannano —ligi e cervelloticamente meticolosi— a stipare di dati che talvolta sfiorano il ridicolo, anche per la marginalità dei personaggi che riguardano. Da fan proviamo un senso di simpatia per chi nelle precedenti cronologie ha inserito nel canone gli eventi —ad esempio— della serie a cartoni animati Ewoks o del fumetto più assurdamente apocrifo di ogni tempo, la serie Devilworlds. Sì, qualcuno l'ha davvero fatto; l'unica ragione può essere stato uno strenuo e commovente attaccamento a qualunque cosa porti il marchio Star Wars; un sentimento che comprendiamo, perché l'abbiamo provato anche noi in certi momenti della nostra storia di fan. Ma adesso crediamo sia giunta l'ora di esercitare il senso critico per sfrondare questo universo troppo affollato e —se si pretende di inserirvi ogni storia— pieno di dati fra loro in contraddizione. Liberiamoci, dunque, una volta per tutte di quegli eventi che non siano parte genuina di Star Wars inteso come opera d'arte.
L'irraggiungibile casualità dell'essere
Dobbiamo ancora dare conto di una nostra scelta inconsueta: quella di modificare lievemente alcune date della storia antica; o meglio, precisarle. Ci ha spinti a farlo l'insopportabile mancanza di fantasia e di senso del realismo storico degli autori dell'Expanded Universe e dei compilatori delle precedenti cronologie, a cominciare proprio da quelle ufficiali. Si tratta di un problema che affligge anche —e in maniera vistosa— una saga che riteniamo eccellente, cioè Tales of the Jedi. Ai più sensibili non sarà sfuggito quanto stiamo per dire.
Quale assoluta povertà di idee e quale ottusa precisione ha potuto spingere a scegliere per Tales of the Jedi la data rotonda e ridicola di 4000 anni prima di ANH, non un anno più, non uno meno? Un caso, dirà qualcuno. No, purtroppo: non contenti di ciò, gli autori collocano Golden Age of the Sith 1000 anni prima di TOTJ e dunque 5000 anni prima di ANH; anche stavolta non 5001 o 4999, ma proprio 5000.
In A New Hope Obi-Wan diceva che i Jedi hanno vegliato sulla Repubblica per oltre 1000 generazioni. Ciò ha portato a collocare la fondazione della Repubblica al 25.000 prima di ANH. Al 25.000 esatto (sorprendente il numero delle ricorrenze "tonde" nell'anno della battaglia di Yavin!). Nessuno ha avuto tanto coraggio da stabilire una data più credibile per un evento capitale come la Fondazione della Repubblica Galattica. E si badi che le date vanno accettate proprio così: non regge la scusa, risibile, che esse siano arrotondate apposta, soprattutto quelle più antiche, in quanto non sarebbero note con esattezza. No: la Repubblica ha una sua storia, ha una sua cultura, ha biblioteche immense e non dimentica certo le date, e sicuramente non quelle di storici conflitti su scala galattica come la Guerra Sith o la data della propria fondazione, sulla quale nell'illusione scenica della storia dovrebbe basarsi un calendario galattico. È impossibile che in quell'universo nessuno conosca quelle date con precisione, ed è altresì impossibile che esse siano quelle propinateci, tutte tonde. La colpa è piuttosto di chi, tra gli autori minori e tra i compilatori, è stato così pigro da non voler inventare date credibili.
Con l'arrivo di Episode I la faccenda si ripete. Nel film, ambientato 32 anni prima di ANH, i Jedi affermano che i Sith si ritengono estinti da un millennio (battaglia di Ruusan, cfr. l'ottimo Jedi vs Sith). Un millennio è un tempo lungo, sarà una cifra più precisa... No, le cronologie (in questo caso amatoriali) collocano la scomparsa dei Sith esattamente nel 1.032 prima di ANH. Si dice poi che l'ordine era stato fondato duemila anni prima di Ep1? Bene, a che anno può essere ascritto questo evento se non... al 2.032 preciso prima di ANH? Nell'universo di SW extra-Lucas bisogna stare davvero attenti a enunciare una cifra perché si viene presi alla lettera!
Che sconforto... Hanno mai studiato la Storia vera questi signori? In realtà hanno colpa solo in parte, poiché non si tratta di una prassi esclusiva dei Prequel o dell'Expanded Universe della prima metà degli anni '90. Il vizio delle cifre tonde è stato diffuso dalla Lucasfilm almeno dagli anni '80, con il Gioco di Ruolo, che forniva molte informazioni inedite; o forse già durante l'uscita dei film classici, quando la necessità di inventare un abbozzo di background per i personaggi —nei tempi ristretti della produzione— fece ripiegare su date arrotondate per la fretta, perché non si aveva la fermezza di sedersi a un tavolo e progettare una complessa e realistica cronologia. Ma in ogni caso non è una scusa valida affinché una saga di questa portata debba accontentarsi di una timeline tanto squadrata.
Stando alle nozioni di background, quelle elaborate dagli scrivani di Lucas, ufficialissime (finché l'Autore non stravolgerà tutto, poiché è l'unico ad essere davvero libero), il nostro wookiee Chewbacca ha 200 anni in ANH. Non ne ha 201, non 198 o 194 o 207. No, 200 esatti. E dunque le cronologie riportano il 200 prima di ANH come data di nascita. Stessa cosa per Jabba, vecchio di 600 anni. Non 620, 589, 597, 615. No, 600. Dunque nato, molto fantasiosamente, nel 600 prima di ANH.
Alla luce di tutti questi esempi capite bene che la situazione è piuttosto deprimente, e se non ci avevate mai fatto caso potete rendervene conto ora.
Finita qui? No. Yoda in Return of the Jedi afferma di avere 900 anni di età. Uno può pensare ragionevolmente che possa averne circa 900, e che possano essere 906, 912, 889, 893. Non ci sperate neppure. Pare proprio che se vogliamo ragionevolezza dobbiamo cercarla altrove. I ligi e e scrupolosi (fino al compassionevole) redattori delle cronologie ufficiali e non, privi della dovuta autonomia intellettuale, di senso critico, di senso storico e di ogni barlume di fantasia, collocano la nascita di Yoda nell'anno 896 prima di ANH. Una data casuale, una volta tanto! dirà qualcuno. Macché: la loro azione deprimente volta a cancellare ogni naturalissima irregolarità li porta a scegliere quella data con implacabile e burocratica precisione, affinché quando Yoda in ROTJ, ambientato quattro anni dopo ANH, dice di avere 900 anni... intenda esattamente 900.
Una cronologia creata a caso da un computer sarebbe stata meno implacabilmente regolare. Imparino gli autori di SW dalla cronologia realistica di saghe come Dune o il Ciclo Tolkieniano, o dalla Storia reale.
Meglio fa Lucas che, a livello ufficiale, lascia quasi ogni data avvolta nel vago, imprecisata. Lui sì che, a differenza dei suoi dipendenti, ha il senso del meraviglioso e del racconto.
Un'ultima precisazione: abbiamo dovuto adattarci alle cronologie ufficiali almeno su un punto, cioè nel calcolare l'anno della battaglia di Yavin come "anno zero". L'anno zero non ha senso in una cronologia vera (e infatti non esiste nella nostra Storia), poiché si passa direttamente dal -1 al +1. Ma non ce la sentivamo di modificare una scansione temporale ormai patrimonio collettivo dei fan, come quella della Trilogia Classica: anno zero (ANH), anno tre (TESB), anno quattro (ROTJ), che all'aspetto definitorio assoluto delle date antepone quello relativo del lasso temporale, che svela immediatamente "quanti anni esattamente passano dall'anno zero a un evento dato". Questo perché in fondo nel nostro cuore tutto ruota ancora e sempre attorno ad A New Hope.
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