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THE CLONE WARS
episodio 7, "Duel of the droids"


di Davide G. Canavero



Trama:

Il Vulture's Claw, la nave del rigattiere trandoshano Gha Nachkt, si dirige verso la luna di Ruusan, coperta da coltri di nubi. Il viscido profittatore contatta il generale Grievous e gli ricorda che aspetta di essere pagato e in fretta. Intanto, chiuso dentro un vano cargo, R2-D2 si dà da fare per liberarsi: usa la sua sega circolare per recidere un fascio di cavi e avere accesso al sistema di comunicazione, riuscendo a trasmettere un segnale inequivocabile anche se breve, utile a identificarlo e testimoniarne la posizione e la situazione di pericolo; ma Gha Nachkt se ne accorge e passa alle maniere forti con il piccolo e scaltro droide, infliggendogli scariche elettriche.


La Twilight, nel frattempo, è alla ricerca della stazione segreta di Grievous: in quel frangente Ahsoka intercetta il segnale trasmesso da R2 e Anakin vi riconosce l'impronta unica del suo droide e ordina al capitano Rex di dirigersi nella direzione indicata da quella traccia. Ahsoka fa presente che gli ordini sono di trovare la stazione separatista, ma Anakin risponde che forse R2 si trova proprio lì, il che giustificherebbe il cambio di priorità. La nave salta nell'iperspazio.


Nei cieli della luna di Ruusan la nave di Gha Nachkt attracca alla Stazione Skytop, che altro non è se non una nave centrale sferica della Federazione dei Mercanti attrezzata come centro di ascolto delle comunicazioni. Il rigattiere, superando alcuni tecnici aqualish, conduce R2 di fronte a Grievous: il droide astromech risponde insolentemente al minaccioso cyborg, che ordina di farlo a pezzi per scoprirne ogni informazione segreta. Gha Nachkt spinge a forza di scariche elettriche il piccolo R2 verso un'orribile sala di smantellamento droidi.


La Twilight arriva sulla luna di Ruusan e identifica la posizione della Stazione Skytop. Anakin ordina a R3-S6 di contattare Obi-Wan Kenobi su una frequenza segreta e fa rapporto al maestro che gli ordina di attendere i rinforzi in arrivo; ma Skywalker spiega che R2-D2 si trova a bordo della Stazione nemica. A quel punto Kenobi ne impone la distruzione urgente, prima che sia possibile accedere ai banchi di memoria del droide. Kenobi sa che Anakin ci tiene, ma una volta caduta in mano separatista R2 dev'essere distrutto insieme alla Stazione. Anakin vorrebbe andarlo a salvare ma Obi-Wan tronca la comunicazione sostenendo che non si tratta di una missione di salvataggio.
Anakin, Ahsoka, Rex e gli altri cloni presenti sulla Twilight si introducono sulla stazione lasciandosi cadere a corpo morto attraverso l'atmosfera densa della luna: Anakin e Ahsoka grazie ai loro poteri jedi, i cloni mediate l'uso di jetpack; a Rex tocca il compito di trasportare R3-S6, utile per infiltrarsi nei sistemi informatici per sbloccare passaggi sigillati e superare altre barriere.


Una volta atterrati, Anakin si apre un passaggio nello scafo con la spada laser e il gruppo si introduce nella struttura, scontrandosi subito con una pattuglia di droidi da battaglia. R3-S6 si interfaccia con un pannello di controllo e proietta un ologramma della stazione: i reattori della nave si trovano trenta livelli più in basso. Una volta distrutti i reattori a repulsione che tengono la stazione sospesa nei cieli della luna a chilometri dalla superficie, la nave sarà consegnata alla forza di gravità precipitando al suolo. La missione di raggiungere e distruggere i reattori sarà affidata ad Ahsoka e ai cloni, mentre Anakin si occuperà di trovare e salvare R2-D2.

Intanto R2 è stato smontato completamente e le sue parti giacciono sul tavolo operatorio per droidi. Gha Nachkt, nella sua esplorazione dei file del droide, si imbatte in informazioni a dir poco vitali: la memoria dell'astromech non è mai stata cancellata e dunque contiene informazioni su ogni operazione militare e ogni base della Repubblica. Gha Nachkt chiama Grievous con eccitazione riferendogli la straordinaria scoperta e chiedendo un cospicuo aumento del suo compenso. Il generale dice di voler pagare subito la ricompensa: accende una delle spade laser della sua collezione e trapassa brutalmente il corpo dell'avido e sfortunato trandoshano, che stramazza privo di vita.


Mentre Ahsoka conduce le truppe attraverso i livelli centrali della Stazione Skytop, l'astromech dorato R3-S6 si mette in comunicazione con il suo vero padrone, Grievous stesso. Il piccolo droide dorato riceve dal generale ordine di rallentare l'avanzata dei Jedi e dei cloni mentre lui si prepara ad affrontarli, lasciando quattro MagnaGuards a sorvegliare i resti smontati di R2-D2. Poi ordina che sia condotto sulla sua nave.


Quando Rex e Ahsoka trovano la sala dei reattori Grievous ha già dato l'allarme e una barriera energetica impedisce loro l'accesso. Ahsoka chiede a R3 di eliminare la barriera, ma il droide (solo apparentamente imbranato) chiude invece un ulteriore pesante portale. Intanto sopraggiungono droidi a impegnare i cloni in una sparatoria: essi ricorrono a granate anti-droide, che li disabilitano mediante impulsi elettromagnetici.

Grievous piomba nella sala e ingaggia in duello Ahsoka. Il generale la mette subito fuori combattimento scagliandola contro una parete. Rex e gli altri cloni aprono il fuoco, ma Grievous, con la sua micidiale agilità, piomba in mezzo a loro e ne fa strage. Quando Grievous si prepara a calare su Rex il colpo di grazia, Ahsoka vi frappone la propria spada laser e riprende il duello. Il cyborg ne sfodera una seconda e irride la debolezza della ragazzina Jedi mandata a tenergli testa. Ciononostante Ahsoka, pur costretta a retrocedere, resiste abbastanza da guadagnare la fuga insieme a R3. Grievous dà l'allarme alle sue truppe: un secondo Jedi è in circolazione. Poi torna a inseguire la giovane Jedi, che raggiunge in un magazzino buio.


Rex e un altro clone sopravvissuto riprendono i sensi accorgendosi che gli altri sono morti. Il capitano riceve da Ahsoka l'ordine di continuare a piazzare cariche esplosive sui reattori della Stazione Skytop. Nel buio del magazzino l'infido R3 accende un piccolo riflettore su Ahsoka tradendone la posizione e consentendo a Grievous di trovarla.

Anakin, intanto, si imbatte nelle MagnaGuards che traportano R2-D2 e le affronta. Mentre lo scontro si svolge, R2 ne approfitta per autoripararsi e rimettersi in piedi. L'ultimo androide, che si trascina anche abbattutto, è finito da una sua scarica. Finalmente il Jedi e il suo droide sono di nuovo insieme. Anakin ordina alla Twilight un rendezvous nella baia di attracco.


Mentre Ahsoka si nasconde nel magazzino da Grievous scorge con costernazione che Grievous e il piccolo R3 sono in combutta: il droide dorato è stato una spia fin dal principio, sabotando ogni loro azione. Ora R3 viene inviato ad ostacolare Anakin. La Twilight arriva alla baia di atterraggio e arrivano anche il droide dorato e Rex, che fa rapporto sul piazzamento delle cariche. Ma Ahsoka non c'è: è da sola ad affrontare Grievous. Anakin è allibito all'idea, ma Rex si giustifica dicendo che hanno obbedito agli ordini di lei. In quel momento R3 chiude ogni portale e ogni uscita e attiva i droidi caccia appesi nell'hangar, che scendono sul pavimento e avanzano camminando verso di loro, insieme ad altri super droidi da battaglia. Il tradimento dell'unità astromech dorata è palese. Lo scontro si accende e i nostri sono costretti a cercare riparo.


Nel magazzino, intanto, Ahsoka viene sorpresa da Grievous che la afferra per la gola sollevandola da terra e strappandole la spada laser. Per lei sembra finita. Nell'hangar Anakin ordina a Rex di far saltare le cariche e il clone si meraviglia di doverlo fare, dal momento che sono tutti ancora a bordo della stazione; ma Skywalker insiste. La detonazione scuote la Stazione Skytop e soprende anche Grievous, dando ad Ahsoka un'opportunità di liberarsi ritorcendo la spada impugnata dal cyborg contro di lui e tagliandogli una mano. La ragazzina si arrampica fulminea guadagnando l'uscita in un condotto d'aerazione recuperando con la Forza la propria spada laser, mentre Grievous taglia furiosamente il metallo del condotto. Poi il generale salta a bordo del proprio caccia personale e abbandona la stazione che, priva di repulsori, ha iniziato la sua caduta attraverso l'atmosfera della luna di Ruusan.


Anakin ordina ad R2 di recarsi all'esterno per sbloccare le porte dell'hangar: viene però seguito da R3 che lo urta violentemente, deciso a fermarlo. I due droidi astromech ingaggiano un duello utilizzando i loro strumenti di riparazione.

Nella sua fuga, Ahsoka raggiunge l'hangar e atterra sui droidi caccia in forma di camminatori, decapitandoli. Finalmente si riunisce al suo maestro e scambia con lui qualche battuta mentre continua lo scontro. Poi Anakin usa la Forza per sollevare una tanica di carburante e i cloni la colpiscono distruggendo numerosi droidi.


All'esterno, R2 mette fuori combattimento R3 con una delle sue potenti scariche e apre il portale dell'hangar. Ma il droide dorato si risveglia e riprende il duello: R3 arretra ma perde l'equilibrio. Per non precipitare lancia un cavo contro R2, rischiando di trascinarlo giù con sé. R2, allora, mentre lo investe con l'olio lubrificante e lo incendia con i propri razzi, taglia il cavo con la propria sega circolare e abbandona al suo destino R3, che precipita e urta un frammento staccatosi dalla stazione in caduta libera, andando in pezzi.


Mentre la Twilight decolla dalla Stazione Skytop, Anakin sul suo caccia si dirige a salvare R2 all'esterno: allinea il velivolo al camminamento sul quale si trova R2, che grazie ai suoi piccoli razzi lo raggiunge sistemandosi nel suo alloggiamento del droide navigatore. Poi il caccia si allontana mentre la stazione separatista conclude la sua caduta a precipizio.

Più tardi, a bordo della Twilight, Anakin fa rapporto a Kenobi, incredulo per i rischi corsi per salvare un droide. Ma per Anakin R2 non è un droide: è un amico.

Commento:

L'episodio completa il dittico iniziato con il precedente, incentrato sull'intramontabile R2-D2.
Lo scenario della luna di Ruusan ricorda, in qualche misura, quello di Bespin, con una stazione sospesa fra le nubi in uno scenario suggestivo. E non sarà un caso, allora, se il tono della narrazione si incupisce sensibilmente, al punto che assistiamo molto presto a scene abbastanza disturbanti da indurre anche i più critici ad accantonare l'etichetta di serie per bambini incautamente applicata al prodotto ancor prima della sua trasmissione. Mi riferisco ad esempio alle torture inflitte ad R2, spinto da un pungolo elettrico che gli trasmette scariche verso un'inquietante "sala operatoria" per lo smembramento dei droidi. Qualcuno obietterà che non si tratta di un essere vivente; e tuttavia possiamo far finta che R2-D2 non sia a tutti gli effetti considerato "vivo", un personaggio a pieno titolo, umanizzato com'è da trent'anni? La sua paura e la sua sofferenza sono più che sufficienti ad innescare l'identificazione empatica.
Subito dopo è la volta di una scena ancora più cruda: Grievous ripaga l'avidità di Gha Nachkt trapassandolo con la spada laser davanti agli occhi degli spettatori. L'uccisione a sangue freddo del personaggio, fino a quel momento percepito come spregevole, suscita nei suoi confronti un certo senso di pietà alla vista del suo cadavere inerte a terra, inquadrato in più di una scena, con un'insolita persistenza dell'immagine della morte. Occorre anche sottolineare quanto una scena di omicidio spietato e brutale faccia bene a rafforzare il senso di minaccia che promana da Grievous, irrobustendone la solidità come villain, crudele e narrativamente efficace nella migliore tradizione starwarsiana e non mero personaggio "di plastica" e innocuo come qualcuno temeva che fosse.
A confermare il tono tendenzialmente oscuro è la riduzione dei consueti siparietti comici fra droidi a un paio di brevissimi momenti. L'alleggerimento della tensione è affidato, invece, a qualche scambio tra i personaggi; sottile è il collegamento fra le ultime parole che si dicono Ahsoka e Anakin prima di separarsi e le prime quando si ritrovano ("Pare che tocchi a noi completare la missione, come al solito! (ingl.:as usual)" / "Cosa mi sono persa?" "Il solito! (ingl.:The usual!").
L'episodio presenta anche il primo incontro tra Ahsoka e il Generale Grievous (quello con l'arcinemico Skywalker invece avverrà solo nel cinematografico Episode III). La ragazzina Jedi non si dimostra per nulla intimorita dallo spaventoso aspetto del cyborg che, anzi, affronta con spavalderia eccessiva, subendo una dura lezione. Lo scontro, infatti, è a dir poco impari. Grievous, che massacra i cloni con colpi precisi e letali come nella serie a cartoni di Tartakovsky, mette fuori combattimento Ahsoka quasi subito. In seguito la giovane riprende il duello, ma tutto quello che può fare è parare i colpi e indietreggiare. Scena suggestiva è quella che si svolge nel buio del magazzino, dove il senso di tensione è reso efficacemente.
Ahsoka è fuor di dubbio, insieme a R2, la protagonista dell'episodio, fin dall'intraprendenza mostrata quando si lancia dalla Twilight giù attraverso le nubi per atterrare sulla Stazione Skytop: ha ormai preso il posto di Anakin come "testa calda" della situazione, costringendo il giovane maestro a maturare.
L'inettitudine dell'astromech dorato R3-S6, che nel precedente episodio destava già qualche sospetto nei più acuti osservatori, trova qui finalmente spiegazione nella rivelazione di un doppio gioco a scopo di sabotaggio condotto fin dal principio dal droide per conto di Grievous. Ahsoka è costretta ad ammettere di aver riposto la propria fiducia nel droide sbagliato mettendo a rischio anche Anakin.
La scena del duello fra droidi, inedita concettualmente e surreale nel suo sviluppo, è piuttosto divertente e riuscita, non senza una giusta dose di cattiveria da parte di R2, che taglia il filo che tiene appeso il suo rivale dorato abbandonandolo al destino che merita (almeno in virtù della sua programmazione).
La scena migliore di R2, però, è forse quella in cui, salvato da Anakin dalle MagnaGuards, il droide si ripara da solo, aiuta lo stesso Anakin friggendo i circuiti dell'ultimo androide e trova infine il tempo per ingelosirsi e offendersi quando apprende dell'esistenza del suo sostituto R3, costringendo Anakin a giustificarsi con imbarazzo. La successiva vendetta nei confronti del rivale dorato assume in quest'ottica molto più sapore!








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