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CLONE WARS:
EPISODIO 23


di Davide G. Canavero

    EPISODIO 23

     Trama:
     Invasione! Incapaci di sentire arrivare le macchine da guerra separatiste, prive di ogni forma di vita e di ogni contatto con la Forza, i Jedi sono colti totalmente di sorpresa: l'assedio di Coruscant è già in corso. Strano, comunque: è come se ci fosse sotto qualcosa... penetrare così nella capitale galattica...
     È il tempo della difesa a oltranza, dando fondo a tutte le risorse che i più potenti Maestri Jedi della galassia possiedono.

     Intanto su Nelvaan Anakin e Obi-Wan vengono condotti dai nativi nel loro villaggio costruito sui fianchi di una montagna. Grazie ai suoi viaggi al fianco di Qui-Gon Jinn, Kenobi è in grado di capire qualcosa della lingua nelvaan: tutti gli uomini della tribù sono stati inviati ad affrontare la minaccia che incombe sulla loro terra, e nessuno è tornato. Ora... toccherà ad Anakin, che ha interrotto il rito di passaggio del loro popolo.

     A Coruscant la battaglia si combatte strada per strada, tra i giganteschi palazzi. Un missile centra l'edificio di Padmé, e mentre C-3PO dà fuori di matto per il terrore, il capitano Typho porta in salvo la senatrice.
     Intanto Mace Windu si distingue combattendo valorosamente sul proprio caccia Jedi viola e abbattendo numerosi droidi-caccia e tri-fighters, finché non viene travolto da un sciame fittissimo e innumerevole di nemici e costretto a lanciarsi nel vuoto per centinaia di metri, fino ad atterrare su un droide-caccia e a... piegarlo alla sua volontà, usandolo come cavalcatura per abbattere altri droidi volanti.

     Ma c'è un altro fronte di battaglia: l'immenso scontro che avviene nell'orbita di Coruscant tra le flotte repubblicana e separatista. Il Maestro Saesee Tiin conduce allora una squadriglia di caccia dei cloni fuori dall'atmosfera e poi in un arrembaggio a gravità zero ai danni di un incrociatore nemico.

     A Nelvaan il rito ha inizio: lo spirito del fuoco rivela che la grande Madre è malata e triste per i guerrieri perduti che non hanno potuto guarirla; nell'inverno senza fine giunge uno straniero, una "mano fantasma". Obi-Wan scopre il braccio artificiale di Anakin e rivela agli indigeni che è lui l'eroe che attendevano.

     Nelle strade di Coruscant il Maestro Yoda compie imprese impensabili per le sue piccole dimensioni: grazie alla Forza, sua alleata, muove intere astronavi da sbarco facendole cozzare tra di loro.

     Anakin è sottoposto a una parte del rituale piuttosto singolare: sorta di sanguisughe gli vengono poste sul petto e tracciano da sole dei segni rituali complessi e quasi labirintici. Il Jedi dovrà seguire il vento e giungere alla "Bocca della Madre" per risvegliarla col fuoco. Cosa significherà mai?

     A Coruscant le cose si mettono male: i cloni stanno cedendo terreno, quando arriva Yoda a incoraggiarli a tenere la posizione e a combattere all'ultimo sangue. Così fa lui, supportato un attimo dopo anche da Mace Windu. I due Maestri insieme sono una forza senza eguali.

     Nel suo ufficio il Cancelliere Supremo Palpatine sorseggia con assoluta calma una bevanda e assiste alla battaglia che per la prima volta dopo millenni infuria nel cuore stesso della Repubblica. Shaak Ti ed altri Jedi accorrono per mettere al sicuro il Cancelliere, ma Palpatine minimizza e rifiuta di allontanarsi, finché la figura minacciosa del Generale Grievous non si affaccia alla sua finestra e la sfonda...



     Commento:
     È un episodio vivace e vario e dal ritmo sicuramente molto serrato. Giocato tutto sulla narrazione alternata, mostra i due filoni narrativi che caratterizzeranno anche gli ultimi due episodi lunghi, il 24 e il 25: la missione rituale di Anakin sul remoto e gelido Nelvaan e la battaglia di Coruscant, che prosegue in Episode III: Revenge of the Sith.

     Le due storie intrecciate hanno ritmi diametralmente opposti: lento e mistico la prima, frenetico ed epico la seconda.

     Due cose da rilevare. Le imprese strabilianti di Yoda e Mace Windu in battaglia (senza dimenticare il grande momento di gloria del molto meno noto maestro Saesee Tiin) e la simbologia del rituale cui è sottoposto Anakin, atteso come figura messianica non solo dai Jedi, ma anche dalla piccola tribù indigena di Nelvaan: da una parte la simbologia della mano e dall'altra quella del labirinto, che viene tracciato direttamente sul corpo del giovane. Questi simboli sono destinati a fondersi fra loro nell'episodio successivo.



(segue)
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